00 22/04/2005 13:09
Reazioni nel resto del mondo.
Bisogna tenere presente un aspetto importante della questione: la maggior parte degli Italiani, per varie ragioni storiche e sociali, è sempre vissuta nella convinzione che l'unico cristianesimo esistente fosse quello cattolico, apostolico e romano. Per questo motivo capita molto spesso di sentire i cattolici italiani utilizzare il termine "chiesa cristiana" per indicare la sola chiesa cattolica. In realtà, se usciamo dai confini Italiani ci rendiamo conto che una buona parte dell'Europa centrale (Svizzera, Germania, Olanda) e settentrionale (Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia e le repubbliche Baltiche) è di tradizione protestante, e che i paesi dell'est (Primo fra tutti la Grecia) sono, per lo più, di tradizione ortodossa. Per non parlare poi dei paesi anglosassoni come gli Stati Uniti, a maggioranza protestante, e l'Inghilterra. Tutto questo per dire che i toni di quasi unanimità riscontrati in Italia, non hanno avuto la stessa eco in altri paesi in cui i cristiani di tradizione differente non considerano Benedetto XVI come capo della chiesa universale, ma come la guida di una parte (importante, certo, ma non unica) di questa realtà varia e multiconfessionale che è la cristianità. All'estero quindi c'è sicuramente interesse, c'è entusiasmo, ma c'è anche la preoccupazione tra chi, come me, ha sempre considerato le posizioni del Cardinale Ratzinger in materia di società e di ecumenismo piuttosto reazionarie.

[SM=x346219]