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In effetti, l'adozione dello scart. ridotto per i tram di Genova era dovuta proprio alle caratteristiche della città, con strade talvolta strette, in discreta pendenza e con curve strette (un paragone viene spontaneo: Lisbona). Gli stessi motivi avevano consigliato l'uso di vetture bidirezionali, con le due cabine di guida e le due aste alle estremità; era a volte disagevole, anzi impossibile, realizzare capilinea ad anello, come è comune a Torino o a Milano o a Roma, ed anche a triangolo di inversione come talvolta in uso un tempo sotto la Mole.
Tornando alla già ricordata linea Brignole - Nervi, ad esempio, il capolinea cittadino di Brignole, situato immediatamente dinanzi la stazione ferroviaria, era costituito da una semplice interconnessione tra i due binari; all'arrivo al capolinea, il manovratore spostava il rubinetto del freno da un banco di manovra all'altro, commutava le aste, alzando quella posteriore e abbassando l'anteriore, e, all'orario fissato, ripartiva in direzione opposta a quella di arrivo. Il capolinea di Nervi era invece ad anello, lungo le strade della località di villeggiatura, quindi non richiedeva manovre d'inversione.