00 02/05/2009 22:38
Bellissimo. Il ritratto della città e della sua gente negli anni Cinquanta che ne viene fuori è assolutamente veritiero.
Io da piccolo - o meglio da ragazzetto - usavo fare le mie scorribande dal negozietto di mia madre in Via Giulia fino al deposito dei tram di Via Margherita, che oggi non esiste più, per veder entrare e uscire i tram delle linee 3,6 e 9, e soprattutto per "cucar" ( = guardare) dentro, fino in fondo alle tre vecchie rimesse col tetto in legno, scure come un antro infernale, e arrivare a vedere i vecchi tram Savigliano a due assi, alti e imponenti, dismessi pochi anni prima e messi lì sul dietro in abbandono, e dai quali ero - e sono ancora, quelle rare volte che se ne vede una foto - affascinato.
Che tempi....
Poi, qualche anno dopo, nella vicina via Battisti (sempre sul percorso delle citate tre linee, però, eh!) aprirono la Standa, ed io e altri "muleti" di seconda media cominciammo a fare altre scorribande, e a piazzarci alla base delle grandi scale mobili (novità delle novità)e "cucar" le commesse che salivano, con le gonne finalmente sopra il ginocchio (altra novità). E il deposito dei tram ne risultò un po' trascurato.
[Modificato da iltriestino 02/05/2009 22:55]