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per trammue
Nel dopoguerra, per venire incontro alle esigenze trasportistiche della città che cresceva la UITE decise di accoppiare mediante giunti vetture e rimorchi di vecchia generazione, su progetto dell' ing. della stessa azienda Remigio Castegini(colui che aveva progettato il primo tram genovese a carrelli e con porte ad aria compressa Serie 700 bidirezionali + serie 800 unidirezionali, nati come rimorchi e poi trasformati in motrici) nacquero le 1200 che erano costituite da motrice a due assi più un' appendice. Il nome lambrette glielo diedero gli utenti assieme ad altri nomignoli, se non vado errato erano anche chiamate gallinai, per via dell' instabilità che questo tipo di tram aveva sul binario accidentato. Non fu un modello ben riuscito, nonostante ce ne fossero 30 esemplari che vennero tutti radiati e demoliti molto prima dell' operazione rotaie. Sempre lo stesso Castegini progettò le 1600 articolate a due casse unidirezionali e le 1700 articolate a tre casse bidirezionali, che furono i tram più lunghi ad aver circolato sulla rete genovese(erano prevalentemente usate sulla linea 1 da Caricamento a Voltri, conclusero la loro carriera in valpolcevera, visto che il primo atto dell' operazione rotaie portò alla soppressione del tram proprio nel ponente) più lunghi di 23 cm credo delle 4 1100 le littorine tipo genova articolate a due casse bidirezionali poi vendute all' azienda di trasporto di Neuchatel dove mi pare rimasero in servizio fin agli anni 80( la sorte di queste vetture ispirò la battuta al famoso comico genovese Giuseppe Marzari, che nella trasmissione radiofonica La lanterna disse:" Avevamo 4 tram in un canto, li abbiamo mandati in un cantone")