00 21/08/2016 23:21
Guarda Censin, venendo via mi son trovato a dire: per cancellare l'impronta dei regimi comunisti nelle città dell'est ci vorranno cento anni. Quello che mi stupisce ogni volta che ci vado (ci ho già fatto più viaggi) è lo spaventoso squallore delle periferie urbane. Il grigiore di quei casermoni in cemento di cattiva qualità fa quasi paura. Tutto sommato nelle campagne dei paesi più avanti i segni sono quasi spariti: le casupole povere dei contadini, essendo monoproprietà, sono state sostituite in gran parte da moderne villette, o sono state ove possibile trasformate in moderne villette. Qualcosa di vecchio rimane ma in via di scomparsa.

Nelle periferie urbane invece immagino che sia impossibile intervenire pesantemente sugli edifici perché in assemblea ci sarà sempre qualche condomino meno abbiente contrario a fare lavori importanti. In qualche rarissimo caso ho visto edifici che, magari per la loro posizione strategica, sono evidentemente stati acquistati in blocco da aziende (banche per es.) che li hanno rifatti completamente. Ma sono casi sporadici. Non conosco la situazione della ex DDR dove la forza economica del governo federale potrebbe avere fatto la differenza. Un giro a Berlino est si impone.

Nelle periferie delle città dell'est, insomma, l'unica nota piacevole è l'onnipresente tram!