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Finora, appartenevano quasi solo al mondo di fumetti e simili le auto bidirezionali, con due volanti e due pedaliere alle estremità.
Questo era, è, dovuto essenzialmente alla natura dei motori a combustione interna, sia a scoppio che diesel, che nascono con rotazione possibile in un solo senso; per avere una inversione di marcia,occorre agire sugli organi di trasmissione del moto, come viene fatto attualmente inserendo una "retromarcia" nel cambio; oppure, come attuato nella automotrici ferroviarie, con ingranaggio "invertitore" che permette la bidirezionalità del mezzo.
Peraltro, a fine anni '90 trovai in servizio all'aeroporto di Malpensa, per i tragitti navetta da aerostazione a velivolo e viceversa, dei bus con normale motore diesel bidirezionali, probabilmente dotati di invertitore simile a quelli della automotrici.
L'adozione dei motori elettrici negli autoveicoli potrebbe ora ribaltare la situazione, consentendo facilmente la bidirezionalità dei mezzi: questi motori, assai più versatili ed elastici, permettono una facile inversione del loro moto, con la semplice inversione di corrente in uno degli avvolgimenti, come già universalmente realizzato nei mezzi elettrici su rotaia; a parte i tram ancora unidirezionali, sono molte le vetture tranviarie già bidirezionali , mentre lo sono pressochè tutti i mezzi elettrici ferroviari.
Vedremo come si evolverà la tecnologia automobilistica: quello dei mezzi elettrici su strada a batteria è un capitolo ancora quasi interamente da scrivere...