00 01/08/2016 20:15
Da "La Nuova Sardegna.it"

L’Atp viaggia verso l’esame europeo

Nel frattempo si punta a migliorare il servizio con chioschi attrezzati, nuove paline e lo svecchiamento del parco macchine
di Pinuccio Saba


SASSARI. Due traguardi a breve e a medio termine, una scadenza precisa e (al momento) inderogabile: la certificazione di qualità Iso 9001 e dimensionamento dell'azienda sulla Rete Metropolitana sono i due traguardi, il 3 dicembre del 2019 è invece il termine ultimo per il completamento della gara europea per l'assegnazione del servizio di trasporto urbano. Questi i paletti fra i quali si deve muovere Roberto Mura, 52 anni, presidente del consorzio Azienda Trasporti Pubblici che opera a Sassari e Porto Torres. Ingegnere meccanico con una lunga carriera di insegnante e poi docente universitario prima di passare alla libera professione, uno specialista di logistica e trasporti, esperienze maturate nel campo delle consulenze. Dal gennaio di quest'anno è stato chiamato a presiedere "la mente" dell'Atp, cioè il consiglio di amministrazione che dovrà anche ripensare la nuova azienda di trasporto pubblico. Un Cda giovane, evidenzia il presidente, con un'età media inferiore ai 40 anni formato da Loredana Chessa (l'unica non laureata ma con una grande esperienza nel settore della gestione del personale), Antonio Idini, Antonio Lullia e Daniele Ruiu. Con quella scadenza che si intravede all'orizzonte del 2019. Ma prima di pensare al bando europeo, l'Atp deve affrontare i problemi della quotidianità e risolvere le criticità segnalate dai cittadini (clienti-utenti) che riguardano la qualità del servizio offerto. Problemi che si affrontano con le risorse finanziarie, cioè con i soldi. "La prima cosa che ho esaminato è stato il bilancio e va subito detto che l'Atp è un'azienda sana e con i conti a posto _ è l'esordio di Roberto Mura _ ma questo non significa che si possono dormire sonni tranquilli. Dobbiamo migliorare alcuni servizi, modernizzare l’azienda, fare crescere il numero delle persone che utilizzano i mezzi pubblici così da aumentare anche gli incassi, la seconda voce di finanziamento dopo le risorse che ci mette a disposizione la Regione. Un progetto di modernizzazione che abbiamo già avviato a partire dalla “nostra” segnaletica verticale».
Cartelli e paline. Le paline gialle e ancora di più quelle arancioni sono destinate a sparire. In tutto sono 700. È però iniziata la sperimentazione con l’installazione di 30 paline elettroniche che segnalano la linea, il tempi di attesa, la frequenza. «Sì, dopo la sperimentazione ne abbiamo acquistate altre 30 ma è nostra intenzione arrivare a 100 pannelli elettronici. Di più non si può fare, con queste risorse. I pannelli saranno integrati da paline di nuova generazione, più basse, dove saranno indicate linea, frequenza e percorso. Inoltre con una “app” sarà possibile avere tutte le informazioni e non solo su quella tratta. Crescerà anche il numero della nuove pensiline nate dalla collaborazione con il Comune e i privati mentre le vecchie strutture saranno sostituite con altre più moderne e funzionali»

Parco macchine. Il servizio è effettuato con 109 automezzi con un’età media di 6 anni, mezzi che variano dai 6 ai 12 metri di lunghezza e che ogni anno percorrono oltre cinque milioni di chilometri. «Al momento è un buon parco macchine, ma dobbiamo pensare al futuro. E ricordare che nel 2019 l’età media degli autobus sarà di 9 anni. Troppi per essere competitivi in Europa e per questa ragione stiamo già studiando come reperire fondi per l’acquisto di nuovi mezzi».

Personale. Al momento all’Atp lavorano 296 persone fra autisti, addetti alla manutenzione dei mezzi, meccanici, amministrativi. «Con tutti si è instaurato da subito un ottimo rapporto anche perché abbiano voluto incontrare il personale per spiegare i nostri progetti. E la risposta è stata più che positiva. Rapporto ottimale anche con i dirigenti con i quali, in realtà, si parla la stessa lingua. E questo non può che far bene al futuro dell’azienda».
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