Estratto da pagina 41 di MATTINO NAPOLI del 20-10-2013 - Autore: COPPOLA LIVIO
Partecipate: 3 mila lavoratori da salvare. Trasporti, parte la fusione.
Anm incorpora Metronapoli: via al piano da 280 milioni
Un futuro più roseo per lavoratori e servizi attraverso un piano di finanziamenti da 280 milioni di euro in due anni. Così si va avanti verso la rivoluzione del trasporto pubblico napoletano. Giovedì si stipulerà l'atto formale per la costituzione della nuova versione della Anm, che incorporerà Metronapoli e i rami di servizio della ex NapoliPark.
Le Partecipate, la fusione Trasporti, parte la holding tremila lavoratori da salvare Anm incorpora Metronapoli: via al piano da 280 milior Livio Coppola Un'azienda unica da 3 mila operatori della mobilità.
Un futuro più roseo per lavoratori e servizi attraverso un piano di finanziamenti da 280 milioni di euro in due anni. Così si va avanti verso la rivoluzione del trasporto pubblico napoletano na delle scommesse più grandi dell'amministrazione de Magistris. Giovedì si stipulerà l'atto formale per la costituzione della nuova versione della Anm, che incorporerà Metronapoli e i rami di servizio della ex NapoliPark.
I tempi sono maturi, perché giovedì prossimo, 24 ottobre, si stipulerà l'atto formale per la costituzione della nuova versione dell'Anm , che incorporerà a tutti gli effetti Metronapoli e i rami di servizio (prevalentemente sosta) della ex NapoliPark, che a sua volta si è trasformata in Napoli Holding, società destinata a gestire gare e contratti t della nuova Anm quanto delle altre Partecipate comunali. Dopo un lungo lavoro di preparazione, passato attraverso la delibera di giunta che ha stabilito due mesi fa la fusione, ecco dunque arrivare la fase operativa della nascita del sistema unico di trasporto cittadino. Un processo reso possibile innanzitutto dalle buone nuove finanziarie che stanno toccando il Comune. Parliamo dell'adesione dell'ente al decreto legge 35 di quest'anno, con cui si sono gettate le basi per il riequilibrio finanziario delle amministrazioni in difficoltà. Napoli si è aggiudicata risorse pari a 596 milioni di euro, da spalmare in due annualità. Per ciò che concerne il primo anno, ben 180 milioni vanno ad appostarsi proprio sul comparto del trasporto pubblico locale, andando m soccorso di aziende che hanno vissuto o vivono tuttora situazioni contabili non eccelse. A partire dalla Anm, che alla fine del 2012 si è vista accrescere l'esposizione delle banche a causa delle difficoltà del Comune di erogarle somme per crediti arretrati pari a 289 milioni di euro. Uno stallo che ha generato svariate crisi di liquidità, condite da un accumulo di debiti con i fornitori che a marzo scorso raggiungevano i 150 milioni di euro. Il tutto a danno della liquidità per manutenzione e circolazione quotidiana dei bus, scesi da 450 (fabbisogno standard) a 300 al giorno. Ora però comincia la risalita. Le pendenze del Comune va verso l'azienda sono in progressiva estinzione grazie ai primi fondi in arrivo da Roma, tanto che Anm ha potuto assicurare 100 pullman in più e programmare per fine anno la messa in strada complessiva di 500 mezzi. Allo stesso tempo Anm giovedì prossimo diventerà azienda unica per il trasporto partenopeo. Sotto la sua sigla sarà dunque incorporata Metronapoli, l'azienda che gestisce le linee su ferro (linea 1, linea 6 e funicolari) e che aveva registrato un bilancio 2011 in perdita (-1,8 milioni) e quello successivo in utile (2,8 milioni). Non è finita, in Anm saranno riversate le attività di gestione di parcheggi e sosta a raso fino ad oggi condotte dalla Napolipark, che dunque cede il suo ramo d'azienda operativo per tramutarsi in Napoli Holding. Quest'ultima (per la quale si fa il nome dell' avvocato Emesto Stajano come nuovo amministratore unico) fungerà invece da società di controllo di tutte le Partecipate del Comune. In primis gestirà subito gare e contratti della Anm in versione unificata, nei prossimi mesi farà lo stesso anche per realtà municipali come Asia e Napoli Servizi. I primi effetti della fusione delle aziende di trasporto saranno quindi due: risanamento finanziario di un sistema appesantito da tagli nazionali e gestioni troppo frammentarie; messa in sicurezza dei lavoratori. In pratica la nuova Anm riunirà i 2.200 lavoratori della vecchia azienda su gomma, i 550 di Metronapoli e i 270 provenienti da Napolipark. Ai 180 milioni previsti per il 2013 si aggiungeranno poi altri 100 per annualità successiva, un monte risorse che dovrebbe impedire la generazione di nuovi debiti con le banche e l'acquisto e manutenzione di nuovi bus e treni, visto che il sistema della metropolitana è in espansione verso piazza Garibaldi e Centro Direzionale. Il modello della fusione sarà progressivamente utilizzato dal Comune anche per altre sue aziende, molte delle quali ancora oggi in sofferenza economica. In tal senso la centralizzazione dei contratti in Napoli Holding rappresenta un primo step del piano di riorganizzazione che coinvolgerà tutte le Partecipate. ® RIPRODUZIONE RISERVATA La società Cambia Napolipark: gestirà i contratti di servizio Stajano in pole per la guida I tempi Giovedì prossimo la firma dell'atto formale con cui Anm incorporerà Metronapoli e i rami di servizio di Napolipark La scheda SISTEMA TRASPORTI DEL COMUNE DI NAPOLI VECCHIO ASSETTO ANM (gomma) METRONAPOLI (ferro) 550 Bilancio 2011 Bilancio 2011 NAPOLIPARK (sosta) Bilancio 2011 VECCHIO ASSETTO NUOVA ANM (Anm + Metronapoli + servizi Napolipark) Obiettivo Bilancio nel 2015 NAPOLIHOLDING (ex NapoliPark)