00 17/06/2010 22:55

Ma che dice Vetrella... forse non sa che nessun azienda di trasposti in Italia ma anche in Europa è in pareggio con il bilancio, è ovvio che il trasporto pubblico deve essere pagato dai cittadini, parte con i biglietti e parte con le tasse. Altrimenti a cosa servono le accise sulla benzina?


Nemmeno io condivido una politica che privilegi il bilancio rispetto alle esigenze sociali, ma bisogna superare la mentalità che ci debba essere per forza la perdita, altrimenti si rischia di vivere il TPL con la spada di Damocle di tagli e soppressioni per ragioni di bilancio. Chiediamoci, semmai, perché ci siano le passività: forse per offerte che partono in perdita per propria scarsezza (corse poco frequenti, che saltano) o perché non si è pianificato per far sì che il servizio fosse allettante (corsie preferenziali, per esempio)? Dagli anni '60 a questa parte si è badato più a spendere soldi per far andare gli autobus in strada ma non a far sì che potessero circolare liberati dal traffico e dalle auto in doppia fila.
Le accise sulla benzina sono in contraddizione con l'obiettivo di portare i cittadini dall'auto al mezzo pubblico: nel momento in cui gli utenti del TPL aumentano e le auto in strada diminiscono, le aziende di trasporto pubblico si trovano paradossalmente con meno soldi.
[Modificato da Vincenzo201 18/06/2010 02:01]