00 19/03/2010 21:17
Recandomi sovente in montagna, d'estate, nelle vallate vicine, per fuggire l'afa, ho avuto spesso modo di utilizzare le cabinovie, specie nella Valle d'Aosta, che, per ricchezza di impianti, merita davvero la definizione di "regione delle cabinovie" (anche perchè questi impianti sono generosamente finanziati dalla "ricca" Regione Autonoma!). Si pensi, ad esempio, alla cabinovia che unisce il capoluogo, Aosta, a 500 metri d'altitudine, a Pila, a 1.800 metri, in meno di mezz'ora, con tre o quattro fermate intermedie.
Proprio questo impianto di risalita mi ha fatto pensare alla possibilità di un utilizzo delle cabinovie anche "in piano", lungo strade, o nei parchi o altrove. I vantaggi mi sembrano innegabili: le cabinette scorrono in continuazione, senza fermarsi, la loro velocità è comunque tale da consentire un'agevole salita e discesa; i tempi di attesa (che sono quelli che più pregiudicano la rapidità d'uso dei trasporti pubblici) sono praticamente ridotti a zero. Su distanze medio-piccole, mi sembrerebbe la soluzione ideale.
Se ben ricordo, uno dei sindaci passati di Roma, non ricordo più se Veltroni o Rutelli, aveva proposto la costruzione di una cabinovia lungo il Tevere; non ho però più sentito parlare dell'iniziativa, che probabilmente non ha avuto seguito.
Una teleferica venne utilizzata, un secolo fa, all'Esposizione di Torino del 1911, del cinquantenario dell'Unità d'Italia, per gli spostamenti attraverso l'area espositiva (in piano), così come 50 anni dopo, a Italia 61, la monorotaia Alweg.
Chissà se qualcuno vorrà considerare seriamente la proposta?