00 19/01/2010 16:05
da " IL MATTINO"
La brutta notizia è che mancano 600 milioni di euro per completare la linea 1 della METROpolitana. Quella buona è che Napoli è l’indiscussa capitale italiana - ed è ben posizionata anche a livello europeo, ha gli stessi standard di Berlino e Barcellona - per il trasporto su ferro. È quanto viene fuori dal convegno svoltosi al Pan dal titolo emblematico: «La metropolitana per il futuro della città». Nel Palazzo delle arti di via dei Mille la mostra delle stazioni già aperte e quella da aprire - come quella di Bovio a giugno - che racconta come Napoli almeno da questo punto di vista è già nel futuro. Affollatissima la struttura di Chiaia con Giannegidio Silva - il presidente della metropolitana - a fare da anfitrione fra i plastici delle stazioni - e il sindaco Rosa Russo Iervolino che ha dato il benvenuto a big del settore. A cominciare dal direttore generale del Censis Giuseppe Roma, per passare a Ercole Incalza, capostruttura tecnico del ministero dei Trasporti, a Ennio Cascetta, assessore regionale ai Trasporti che da dieci anni segue le vicende del metrò, e al vicesindaco Tino Santangelo, che ha la delega al metrò. E ancora: una tavola rotonda moderata da Bruno Vespa, che ha pizzicato enti locali e governo e processato addirittura la Fiat colpevole dei ritardi negli investimenti sul ferro. Incalza spiega: «La linea uno del metrò è finanziata con altri 440 milioni già erogati. Serviranno per arrivare a Piazza Municipio. Servono ora i soldi per ultimare la tratta e arrivare al Centro direzionale e a Capodichino. In sede di progettazione era stato stabilito servissero 400 milioni, ma quando si è andato nel concreto ci si è accorti che serve un miliardo di euro». E ancora: «Il governo ha sempre sostenuto questi investimenti, speriamo continui». Investire sul ferro è davvero l’unica strada da percorrere per lo sviluppo sostenibile delle città? «L’Italia non ha centrato la questione strategica delle METROpolitane - attacca Cascetta - In Campania sono stati realizzati 54 chilometri di nuove linee e 39 stazioni tra nuove e riqualificate. Abbiamo speso 3 miliardi di euro tra fondi europei, regionali e statali. È la risposta più convincente alle ingiuste critiche che ci sono arrivate in questi anni sullo spreco di fondi pubblici. È un record. Nessuna città italiana ha investito i nostri stessi fondi nel trasporto pubblico su ferro». Perfettamente in linea con la Iervolino: «Con la metro cambia la qualità della vita, la concezione del tempo, anche il modo di organizzare il lavoro». Eppure restano i problemi legati ai costo di gestione. Con Santangelo che proprio a Vespa consegna una lagnanza e un attacco nemmeno tanto velato al governo. «Si potrebbe pensare a un sistema di incentivi per il trasporto pubblico al pari di quelli che ci sono per l’acquisto delle auto - sottolinea il vicesindaco - Anche la pubblicità perché si fa solo per le auto e per i mezzi pubblici no? Unica eccezione la pubblicità delle Ferrovie». Quindi l’affondo: «C’è il paradosso che il Comune anche se ha i soldi non li può spendere per il blocco del patto di stabilità e vale anche pe rla metropolitana. A Roma e Milano è stata concessa la deroga, a noi no. Non è giusto». Un’amarezza mitigata dal plauso che arriva da Edoardo Zanchini di Legambiente: «Ciò che è stato realizzato in Campania - dice - è quello che vorremmo fosse fatto anche a livello nazionale. METRO e treni devono essere il cuore degli investimenti mentre la gran parte dei fondi viene destinata a strade e autostrade».