Innanzi tutto vi ringrazio dei complimenti!
Rigurdo alle mensole, io stesso so che è una forzatura, ma lo scopo di questo "tavolone" non è la perfezione ma la dimostrazione di come si possa riprodurre in scala un mezzo reale, cercando di dare maggior realismo possibile al movimento dinamico del mezzo.
In più va tenuto in forte considerazione l'aspetto di ingombro del complesso una volta smontato: non avendo (almeno per adesso) una superficie apposita per ospitare il tavolone devo necessariamente smontarlo e riporlo in modo da essere protetto e robusto (e qui cercherò di stupirvi con un altro effetto speciale!). Logicamente essendo una cosa che si smonta e rimonta, anche tutta la struttura dagli edifici al bifilare deve essere modulare e sezionabile, il che comporta enormi compromessi con la realtà.
In ultimo va analizzato un aspetto fondamentale, che è quello riguardante le forze dinamiche e sollecitazioni che il mezzo trasmette alla linea aerea: non va pensato che se il vibertone è in scala 1/43 anche tutte le forze siano in scala. Ho provato a fare un bifilare con filo sottilissimo e dopo due secondi è strappato e le aste non stanno mai in presa. Questo significa che il filo non è sottoposto a sollecitazioni minime, ma a forze che sono dirette parenti di quelle che un filobus reale trasmette al suo bifilare. I pattini delle aste sono logicamente enormi rispetto alla realtà ma è l'unico sistema per ottenere un valido movimento senza costanti scarrucolamenti. I pali fissati al muro sono la soluzione migliore per ottenere un sistema RIGIDO e sospeso senza imbarcamenti, i quali provocando un innalzamento delle aste sotto la spinta delle molle variano l'inclinazione dei pattini riducendo la superficie di contatto tra la gola del pattino e il filo aereo.
La manovra in retromarcia, dimostra come il funzionamento dei trolley sia affidabile, calcolando che il mezzo strattonava e le manovre a marcia indietro tendono a creare forti impuntamenti delle aste sui fili.
Passando ad altro, il Trolley Festival si terrà domenica 6 dicembre 2009, ma per questo ti rimando al sito dell'Associazione Torinese Tram Storici: www.atts.to.it
Sinceramente non avevo pensato ai diodi per simulare gli isolatori, e trovo che sia una soluzione ottima! Grazie del consiglio!
Salutoni. Zio JO
[Modificato da ZioJO73 02/11/2009 19:12]