FRANCESCO ALL'OPERA!

Bravo Francè! Complimenti!!!

wow! :)

Mi son gustato tutti gli 8 minuti e 25 secondi. YEEEAAAHHH

Penso che metterò qlc altra scena di quella Cenerentola....

Ce la cantiamo e suoniamo in famiglia!

Ecco mia moglie che dirige il suo gruppo (tutte femmine!) S. Antonio Gospel, alle prese con "I will follw him" nella versione tratta da "Sister Act" (in realtà è un brano famosissimo del 1963...)

Consiglio di ascoltarlo in cuffia e, dal sito di Youtube, anche la versione "alta qualità" con audio stereofonico

Premessa: molto brava anche la consorte del nostro Francesco, e brave le ragazze di Torre del Greco. Si vede che c'è impegno e passione!

Ma (da ex-cantore pentito), approfitto dell'occasione per manifestare tutte le mie perplessità (in generale, non mi riferisco allo spezzone di cui sopra, o meglio, non solo) sull'opportunità di trasformare i luoghi di culto in sale da concerto, e non mi riferisco unicamente alla musica contemporanea.

In chiesa, infatti, non riesco a vedere null'altro di appropriato che la messa cantata (magari in latino, con i suoi Te Deum, Laudate e Gloria), possibilmente senza bonghi e chitarre elettriche come si è dovuto subire negli eccessi degli scorsi anni, addirittura quando si propugnava la "messa beat". Tutte cose che mi pare abbiano contribuito a distrarre l'assemblea dei fedeli, invece di accompagnarne ed elevarne la spiritualità.

La cosa triste è che spesso, per manifestazioni come quella inserita da Francesco su YouTube, non ci sono spazi alternativi pubblici, teatrini, sale comunali, centri, associazioni, a causa dell'impoverimento materiale e morale del nostro Paese, e la navata finisce per supplire ad altre carenze.

Vabbè, opinione personale di uno un poco démodé (e forse in bioritmo basso da dopo feste )

...d' accordo per quanto riguarda la destinazione dei luoghi e
la musica sacra.
Ma per quel che concerne "l' elevazione della spiritualita'", di quella
e' gia' stato fatto strame da tempo, ad opera di prelati d' affari (vedi
Marcinkus), che fanno politica in casa altrui (e la lista sarebbe interminabile), o che offrono ospitalita' alle salme di noti gangster
in basiliche al centro di Roma.
Good night e scusa l' OT.

...ma se volessimo portare all' estremo la tensione verso il purismo ,allora l' unica ambientazione corretta per, ad esempio, un coro gospel, sarebbe una bella piantagione, con tanto di cantanti incatenati e il maestro che invece della bacchetta brandisce una frusta.

... e l'ambientazione del gospel non c'entra proprio nulla. Il paradosso formulato sopra mi pare, infatti, che non abbia alcuna connessione logica con quanto da me sostenuto.

Dico solo che - per me - in chiesa andrebbe eseguita musica sacra nel contesto di una celebrazione, non altro. La musica sacra, poi, puoi suonarla anche in altri luoghi, teatri, sale da concerto, case private, in mezzo alla strada, e così il gospel o quello che ti pare.

E per quanto riguarda la spiritualità, il fatto che ci sia chi ne ha fatto strame (e da ben prima di Marcinkus) non impedisce che la si continui a ricercare. Dare della chiesa un'immagine monoliticamente negativa mi pare un po' riduttivo, no?

Mmmhh ... anch'io sono decisamente andato fuori tema, temo

Mi sembra una bella discussione... ma vorrei aggiungere qlcs da "addetto ai lavori"... l'evento concerto, in quanto tale, ai "puristi" del Canone Ecclesiastico certamente fa storcere il naso ma, ahimé (e lo dico autodanneggiandomi), l'infrangere della "regola" in chiesa è perpetrato quasi giornalmente... basta vedere un "normale" rito del matrimonio: in Italia (soprattutto) le musiche che si eseguono a tale scopo sarebbero quasi del tutto da abolire! A cominciare dalle due marce nuziali, ovvero quella di Mendelssohn (tratta dalle musiche di scena de "Il Sogno di mezza estate") e quella di Wagner (dal terzo atto de "Lohengrin"); la loro tradizione di "esecuzione rituale" affonda le radici nel secondo '800... Wagner fu eseguita in chiesa, per la prima volta, al matrimonio di una "rampolla" degli Asburgo-Lorena (se non sbaglio); in risposta, Mendelssohn, fu eseguita nel 1858 al matrimonio della primogenita della Regina Vittoria! In più sono due musiche malauguranti... "Il sogno", nella rappresentazione teatrale, si ascolta quando viene celebrato il matrimonio da burla fra Titania ed il Re degli Elfi (quindi, addirittura, andiamo nella tradizione celtica... non so se mi spiego! E per altro, nella prime due battute del tema, dopo i famosi squilli delle trombe, c'è un passaggio armonico, Si Maggiore-Mi minore, detto "tritus", che era tipicamente usato nell'antica Grecia durante le celebrazioni funebri!!), mentre Wagner ed il Coro "Treulich gefürt" (Lieti e fedeli...) si esegue al Terzo atto dell'Opera... ovvero durante il corteo di nozze fra Elsa e Lohengrin... col patto che il connubio sarà tale fin quando Elsa non chiederà chi sia, che faccia e dove venga Lohengrin stesso.... quindi un matrimonio certamente destinato a finire!!! Altra controversia è la questione dell' "Ave Maria" di Schubert... che in primis non è dell'Autore citato... ovvero il testo è stato "appiccicato" al posto di quello Tedesco originario; la composizione, per altro, è un "Lied" (una forma musicale Tedesca) tratto dalle musiche di scena de "La dama del Lago" di Scott che, solo per la forma con cui è stata composta (liederistica appunto, quindi profana), non ha niente a che vedere con la forma "mottetto" che è la tipica composizione musicale liturgica; guarda caso, il sostantivo, diminutivo, deriva dal Francese "mot", parola; il mottetto nacque, come uso "moderno" degli antichi testi gregoriani, intorno alla meta del '200 presso la "Ecole de Notre Dame" è fu la massima espressione della cosiddetta "ars antiqua", nella quale cominciarono a delinearsi (come prassi, tecnica e agogica) i primi "canoni" della musica moderna (occidentale... sottolineato!) che furono poi definitivamente codificati nel Rinascimento, con l'"ars nova" fino al barocco; da Bach (il padre della odierna musica occidentale) in poi, maccheronicamente parlando, siamo siamo, strutturalmente (escludendo alcune semplificazioni pratiche, adottate nel '900, del modo di rappresentare la musica scritta), nel modo moderno di scrivere, rappresentare, e addirittura percepire a livello sensoriale, la musica. Tornando a bomba (nemmeno l' Ave Maria di Gounod è del tutto vera essendo solo la melodia del compositore Francese, mentre l'accompagnamento altri non è che un preludio di Bach), mentre in alcune chiese non è permesso suonare alcunché al di fuori del "canone musicale" (in Santa Chiara ad esempio, dove pure per altro è tollerata l'Ave Maria di Gounod, c'è il rispetto della regola) in genere si è trovata "la via di fuga" facendo eseguire le "musiche non canoniche" fuori dal rito, ovvero prima che il celebrante dia l' incipit dell' introito e, alla fine, dopo la classica formula di congedo all'assemblea... per il resto (leggi: concerti), al di là di espliciti divieti della Curia (come è successo di recente per Riccardo Muti), l'importante è togliere il Santissimo dal Tabernacolo dell' Altare Maggiore!

Me ne compiaccio

Caro Antonio (noi siamo nati per non essere d'accordo... ).

Io, invece, ho suonato la batteria in chiesa... io stesso ho rifiutato di suonare nei momenti liturgici "di attesa" (es: la Quaresima e domenica delle Palme)... ma quando il Cristo risorge, ci sono canti davvero gaudiosi. La sola melodia ti porta a battere il piede a terra in chiesa... nessuno mai farebbe un solo di chitarra o di batteria; si segue solo ed esclusivamente lo spartito inerente alla liturgia in corso che la parocchia ti offre.
Posso garantire che l'assemblea non si distrae, ma canta con più enfasi tutto ciò che la liturgia suggerisce. Credetemi. Ho suonato d' innanzi al vescovo


forse è un OT.... chiedo venia

Benebravobis, Francesco !

Alessandroch, 1/8/2009 10:22 PM:

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noi siamo nati per non essere d'accordo...

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Si può essere amici lo stesso, anche senza andare d'accordo in tutto, no?

A me piace il rispetto della tradizione liturgica, senza escamotages. Ad altri piace essere più innovativi. Secondo me, così si perde in sacralità e misticismo. Ognuno, poi, fa (quasi) come gli pare.

Io, dove si fa la messa beat, ci sono le candele elettriche nei candelieri e certi orribili arredi moderni spersonalizzanti, non vado.

Segnalo in proposito gli articoli di Camillo Longone su Il Foglio. Davvero illuminanti.

Già, hai ragione...

Infatti, ringraziando in ogni caso Augusto, è stato un po' frettoloso....

cmq, se non vi da fastidio, mi autoinserisco in qlc di "nuovo"....

mannaccia, un bel primopiano ci sarebbe stato bene, però!