Chiude un altro pezzo di storia di Fuorigrotta!

Purtroppo il nome senza parentesi era gia' registrato :)
Grazie dell' accoglienza e a presto.

a (ginetto) da Lecce, anche se sono parte integrante del gruppo napoletano. Spero di conoscerci di persona al più presto!!!

Abitavo più vicino io ad Odorino, che aveva il salone in fondo straboccante di giocattoli. Un paio di anni fa incontrai il proprietario di Odorino in piazza Matteotti sul filobus 201, e chiacchierammo un pò sulla "necessità" di dover chiudere il suo negozio. Che amarezza...

Tiriamoci su, invece, ricordando qualcosa che non solo è ancora al suo posto, ma nel quale il tempo sembra essersi fermato: mi riferisco ai grandi magazzini Esposito, entrando nei quali sembra essere rimasti agli anni '50. Che bella atmosfera, ogni tanto ci vado apposta a comprare qualcosa per il gusto di passeggiarci dentro.
Non c'è più, invece, il negozio piccolo di "Esposito"

benvenuto a ginetto anche da parte mia. Leggendo la sua scheda, vedo che si trova a Roma. Immagino sia un figlio di Fuorigrotta adottato dalla città eterna! Ma rispettiamo la privacy e non siamo indiscreti.
Francesco E. mi ha fatto individuare il suo palazzo che (mi corregga se sbaglio) dovrebbe essere l'ultima realizzazione della Società Laziale che noi conosciamo per il tunnel. In quel palazzo abitano (credo ancora) diversi miei parenti e chissà che non si siano conosciuti con la sua famiglia.
Parlando della Fuorigrotta che non c'è più, credo che un posto di spicco lo dovremmo lasciare ai cinema che fino agli anni '70, rappresentavano lo spettacolo più popolare. In principio fu l'Esperia in Via Leopardi che sopravvisse allo sventramento. Dalla camera da pranzo dei miei genitori (il loro palazzo fu abbattuto dal re piccone) se ne vedeva la cabina di proiezione. Poi fu il Leopardi (di fronte al deposito dei tram) che morì come Azalea. Ma il vero locale che segnò l'arrivo del nuovo fu "Alle Ginestre" in omaggio a Leopardi adiacente alla chiesa di San Vitale. Aveva platea e galleria e fu il primo attrezzato con il cinemascope. Infine aprì l'Acanto (accanto alla UPIM) solo platea, il quale si permise di inaugurare con un posto unico a Lire 190. Il "Ginestre" costava solo 160 in platea.
Un posto a parte occupava il cinema Lauro, nato con il rione omonimo dove peraltro si trovava. Era una specie di pidocchetto anche se la struttura era discreta. Aveva una gestione dinamica in quanto Lunedi e martedi offriva 2 film al prezzo di uno, Mercoledi e Giovedì un film non tanto recente ma buono a 60 lire in platea. Venerdi, sabato e domenica, un film buono a prezzo pieno forse 120 lire.
Sulla piazzatta prospiciente il locale, vi faceva capolinea il 144 servito dai mille Alfa Aerfer. Mentre lungo la Via Leopardi, fu attrezzato un tronchino tranviario pro tifosi, mai utilizzato.
A Natale lo hanno riaperto per pochi giorni per una sceneggiata dandogli un neo-nome di Teatro Troisi. Ma forse la sceneggiata non era lo spettacolo bensì la effimera riapertura.

filobustiere, 17/02/2008 16.06:

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Francesco E. mi ha fatto individuare il suo palazzo che (mi corregga se sbaglio) dovrebbe essere l'ultima realizzazione della Società Laziale che noi conosciamo per il tunnel. In quel palazzo abitano (credo ancora) diversi miei parenti e chissà che non si siano conosciuti con la sua famiglia.

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Oddio.... vuoi vedere che siamo parenti?
E proprio quello il palazzo (anzi i palazzi, poiché trattasi di due condomini adiacenti!)
Sicuramente i tuoi parenti conoscevano noi... i miei genitori erano gli unici cantanti lirici del palazzo! In più mio padre aveva una macchina che non aveva nessuno: una Autobianchi A111 verde bottiglia!

filobustiere, 17/02/2008 16.06:

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Ma il vero locale che segnò l'arrivo del nuovo fu "Alle Ginestre" in omaggio a Leopardi adiacente alla chiesa di San Vitale. Aveva platea e galleria e fu il primo attrezzato con il cinemascope.

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Il cinema "Alle Ginestre", forse era uno dei fiori all'occhiello del quartiere... riuscì ad attrezzarsi con il Dolby Surround prima della sua chiusura; quanti ricordi.... i film di fantascienza visti con mio padre (in particolare i film di montaggio "UFO"!); poi il ricordo dolce di quando andai a vedere con Anna, l'amica del 6° piano della mia scala, il film "il tempo delle mele"... era il 1980 ed avevamo 15 anni (la stesa età della protagonista: Sophie Morceau).

filobustiere, 17/02/2008 16.06:

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Mentre lungo la Via Leopardi, fu attrezzato un tronchino tranviario pro tifosi, mai utilizzato.

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Ritorna quel tronchino dei misteri!
Ma finiva li come adesso o proseguiva fin sopra la salita alla confluenza col prolungamento via Terracina?
Lo chiedo perché fino all'anno scorso c'erano ancora i pali, con residuo dei trasversali, sopra la salita e l'ultimo era praticamente davanti all'estrema propaggine del Rione Lauro difronte al cimitero (i pali sono stati eliminati, assieme a tutti gli altri di Fuorigrotta, all'indomani dei fatti tragici di via Caracciolo!); qualche trasversale è ancora visibile sui palazzi a sinistra di via Leopardi ben oltre la fine del tronchino...

Forse ricordi anche che per un certo periodo i magazzini Esposito (non sono miei parenti!) cambiarono ragione sociale in Ci.Ma.Ro.Sa. .
Chissà poi perché....
Ed a proposito di negozi in via Leopardi citerei anche il tuttora presente "Flor dò café"(a due passi dalla Cumana) dove io adoravo andare...

In effetti sono nato e risiedo a Roma ma ho dei parenti che
abitano a Fuorigrotta.
Ringrazio tutti nuovamente per il caloroso benvenuto.

Allora ci raggiungerai quando organizzeremo un bell' incontro tra noi, così come fece a tempi Rosmau di Roma, Simopa di Firenze e anche Paoloilfiorentino (che non vi dico da dove viene)
Ti garantisco che ci divertiamo molto!

Dimenticavo di R. Amori da Bologna.... ok ho finito

venia!!!

Dei miei parenti non ti posso fare i nomi in questa sede. Ma se un giorno ci rivedremo di persona, senz'altro.
Per essere precisi la sala Esperia, la prima di Fuorigrotta, fu preceduta (a memoria dei miei genitori peraltro scomparsi) da una baracca chiamata "ò cinema è don Achille". Forse l'arch. Lala ne può sapere di più.
Infine il tronchino terminava poco dopo il Rione Lauro "affogando" le rotaie nell'asfalto all'altezza di quell'edificio grigio dall'aspetto di opificio (c'è ancora?). Niente di più che questo.
Comunque per quanto ne so, tutti gli edifici dei cinema di Fuorigrotta esistono ancora anche se destinati ad uso diverso.

Certo la notizia, diversamente dal Bar Galano, non è di quelle che possono suscitare emozione. Però anch'essa rappresenta un cambiamento.
Ho appreso da un autista dell'azienda, non frequentando la zona da tanto tempo, che da un po' (forse un paio di anni), il Garage della SITA è stato lasciato dopo un esercizio di una 40ina di anni. Si vede anche dal satellite il senso di abbandono che oggi vi regna. Piuttosto, chiedo ai fuorigrottesi residenti, se si sa cosa ne faranno dell'area dismessa. Intanto mi diceva l'autista che i bus vengono ricoverati in zona Ponticelli.

Il tempestivo Trammué ha dato una risposta finalmente chiarificatrice sul quel misterioso tronchino ed anche quello che si dipartiva verso sinistra uscendo da via Pietro Jacopo De Gennaro foriera, spero, di ulteriori definitivi chiarienti (magari saltasse fuori qualche immagine!); invito peraltro a proseguire su questo specifico argomento nella sezione apposita così come giustamente fatto da Trammuè.

Per quento riguarda i cinema confermo che, almeno per "Alle Ginestre" ed "Acanto", oggi sono sedi di due istituti bancari.

E me n'ero dimenticato!!!
Il sito non è in abbandono.... al suo posto (e questa si che è una notizia) stanno costruendo DOPO 40 ANNI nuovi complessi di appartamenti! Dal Balcone all'ultimo piano della casa di mia sorella (Parco Càrola) si vede una parte dell'area dell'ex piazzale ora in gran parte occupato dal cantiere edilizio.

Se non erro sono 2 o più palazzi in costruzione e da quel che mi è sembrato di vedere sono anche a buon punto.

si... da quel che so verrà qualcosa di lussuoso; si è anche parlato, ma ci credo poco, che il condominio avrà la piscina!

Mi scuso in anticipo con tutti se in parte uscirò dall' argomento
qui trattato, ma proprio ieri, pochi minuti dopo aver risposto ai
vostri saluti sono stato informato della scomparsa della mia cara
nonna Signora Vera Agrelli vedova Giammanco, che pur non essendo nata
a Napoli abitava in Viale di Augusto da più di cinquant' anni.
Sicuramente Voi che abitate a Fuorigrotta l' avrete incrociata per
strada una volta o l' altra.
Mentre scrivo sono in corso i funerali nella Basilica di San Vitale.
Mi scuso ancora per essere uscito in parte fuori tema ma invece
di un freddo necrologio mi sono permesso di ricordarla qui in questo
ritrovo di buoni amici di Fuorigrotta.

Grazie

condoglianze per questo tuo momento di dolore.
Io ricordo di una famiglia Giammanco, in viale augusto 111/113/115, cioè il palazzo ex IACP con le colonnine, attaccato al politecnico.
Ma in questo momento non mi vengono in mente le fisionomie...

Sentite Condoglianze...
Sono addolorato, qui trovi gli amici che ti servono se vuoi

Mi associo

E' un mio personale pezzo di Fuorigrotta che entra nel mondo dei
ricordi. Si', il complesso e' quello al civico 113.
Adesso in quel quartiere mi rimangono gli zii, abitano nel palazzo
dell' ex Autoterminal e in precedenza risiedevano in via Caravaglios
con vista sul parcheggio Sita e (piu' in lontananza) sulle ciminiere
fiammeggianti dell' Italsider-Ilva, allora in piena attivita'.
Ma ora sto divagando.
Come ho detto, e' un mondo di ricordi...