00 26/10/2007 00:13
Sprechi per i Sirio, quindici consiglieri accusano l’Anm.
La maggioranza in Consiglio «Subito confronto in aula»


FABIO JOUAKIM Un caso politico scoppia intorno all’Anm, l’azienda di mobilità napoletana, dopo l’inchiesta della guardia di finanza che ha scoperto sprechi nella gestione dei nuovissimi Sirio e dei filobus per 22 milioni, con la consguente relazione alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica. Dopo l’affondo dell’opposizione, ieri è stata parte della maggioranza a chiedere di far uscire bus, tram e filobus dai depositi, nonché di «rimuovere in via cautelativa dirigenti e funzionari responsabili». A firmare una nota quindici consiglieri di maggioranza. «È sconcertante - si legge in una nota firmata da Verde, Anniciello, Di Marzio, Simeone, Galiero, Cilenti, Giudice, Benincasa, Montemarano, Palomba, Guerriero, Sannino, Minisci, Lupo, Migliaccio - apprendere dalla stampa notizie circostanziate su una vicenda riguardante il presunto spreco di danaro pubblico legato al mancato utilizzo di mezzi pubblici da parte dell’Anm, con ripercussioni sull’emergenza traffico». I consiglieri chiedono la convocazione ad horas delle commissioni consiliari interessate, «ascoltando i vertici Anm, al fine di utilizzare a pieno e subito tutti i mezzi fermi nei depositi. Nonché individuare e rimuovere immediatamente, in via cautelativa e con il criterio della rotazione, dirigenti, funzionari e burocrati responsabili di tale servizio». Anche i consiglieri del Pdci Sannino e Fellico chiedono un chiarimento: «È indispensabile - dicono - che l’Anm spieghi quali propositi hanno pilotato la richiesta d’acquisto di tram e filobus. Gli acquisti in eccedenza non sono stati nemmeno ritirati per penuria di spazio da parte dell’azienda». Di avviso opposto il consigliere dello Sdi Ciro Fiola: «Non si può addebitare una vicenda di circa dieci anni fa, i cui ambiti sono peraltro ancora da accertare, a un consiglio di amministrazione in carica da meno di due anni». In commissione Trasparenza, stamattina, ci sarà l’audizione del presidente dell’Anm Antonio Simeone e dell’assessore comunale alla Mobilità, Gennaro Mola. Il presidente dell’azienda di mobilità riferirà ai componenti della commissione anche sull’altro caso scoppiato due settimane fa, il sequestro di otto coppie di dischi frenanti, montate su «Pollicino» e «Alè», risultate contraffatte.

Articolo di oggi de "Il Mattino".

P.S. Questo è il continuo della storia. Ormai è evidente che è diventato soltanto un caso politico. Infatti i 15 consiglieri (che evidentemente non sanno nemmeno di cosa parlano) si ostinano a richiedere l'immediato utilizzo di tutti i mezzi, cosa che è tecnicamente impossibile. Sarebbe opportuno che qualcuno glie lo dicesse...
E' assurdo, inoltre, che ci sia chi sostiene che ci sono dei mezzi in eccedenza che non sarebbero stati ancora ritirati dai costruttori, quanto sappiamo che tutti i filobus e tram sono stati consegnati, ed anche l'ultimo Sirio è in servizio.
[Modificato da BiagPal 26/10/2007 00:15]