00 16/05/2007 22:35
A Firenze mi è capitato di assistere ad una scena sul bus 30 che mi ha fatto riflettere: alla fermata di piazza Puccini salgono tre controllori in "divisa" borghese (sempre camicia a quadrettoni e gilè da pesca: sono riconoscibili lontano un miglio). Alla manifestazione del cartellino di riconoscimento inizia il fuggi fuggi generale da una porta rimasta aperta (così, tanto per scremare...). Si attardano due Rom ai quali non è passato neppure per l'anticamera del cervello di mettersi a correre di fronte all'anacoluto più palese della letteratura: l'autorità italiana. I tre controllori contestano la mancanza del biglietto ai due malcapitati e intimano di scendere, perchè "senza biglietto no bus!". I due si guardano un attimo fra di loro e decidono, per questa volta, di risparmiare una testata a chi pretende di insegnare loro le regole e accettano di buon grado di scendere, tanto un altro bus passerà poco dopo. I pochi passeggeri con biglietto superstiti lanciano in coro un osanna di approvazione: finalmente la legge è ripristinata a Fort Alamo.

Io non gioisco. Penso: e se senza biglietto fossi stato trovato io? Mi avrebbero fatto scendere? A voi la risposta, che credo sarà identica alla mia, con in più una considerazione: i consorzi umani si danno leggi e regolamenti che solitamente rispecchiano il comune senso del bene e del male, del giusto e dell'ingiusto in quella data società. Possono sussistere un certo numero di individui che contravvengono a tali regole, e per questo sono istituite le forze dell'ordine che detengono il monopolio della coercizione per reprimere i comportamenti "devianti". Ma cosa accade quando la percentuale di coloro che disattendono le leggi sale fino ad assumere dimensioni tali da risultare in certi contesti uguali o superiori a coloro che le seguono? Succede che quel dato consorzio umano si sfascia, perchè i residui cittadini onesti non riconoscono più all'autorità politica e alla forza pubblica la capacità e il diritto di imporre leggi che una quota eccessiva di persone è più o meno libera di disatendere con la certezza dell'impunità. Che dite, siamo sulla strada?

Stefano

Mal voluto un'è mai troppo