Aerfer, grazie per il post di aldo piombino, le notizie sulla storia di Firenze sono molto interessanti. Per ritornare ai lavori tranvia, mi pare che per fare quei 2-300 metri di strada dopo via Gordigiani, in Comune, si siano infilati in un vero cul de sac. Sicuramente ci saranno state buone intenzioni nella stesura del progetto iniziale, ma tanto, quando c'è da fare con RFI, si va sempre nei casini. E in più gli sfratti di via Zeffirini, e ancora PEGGIO, di Palazzo Mazzoni, con la ridefinizione strutturale del palazzo stesso. Roba da urlo! E allora sarebbe meglio semplificare: tagliare fuori tutto il cantiere TAV/RFI, costruire un cavalcavia (cioè un ponte) sul Mugnone e scendere subito in viale Redi, c'è abbastanza posto per mantenere comunque anche la sede stradale. E così evitare anche palazzo Mazzoni, con tutti i relativi costi di restauro, con inutili gallerie, e con rischi di tempi lunghi per gli sfratti, che, si sa, come vanno queste cose in Italia... D'altronde, se non vado errato, un ponte simile verrà costruito già dall'altra parte di via Gordigiani, all'unione con viale Redi e aggancio alla rotonda di via di Novoli-via Forlanini. E qualcosa di simile, anzi, anche molto più grande, esiste già sulla linea 1 al passaggio sul fiume Greve e successiva rotonda via Rossi-via Don Giulio Facibeni, prima di entrare in Scandicci. Certo che si può obiettare che restringere ad una sola corsia l'inizio di viale Redi non è il massimo, ma d'altronde, già adesso, non è che le auto viaggino affiancate in doppia fila. Fra le soste selvagge in seconda corsia e quelli che camminano nel mezzo di strada come se in città esistessero solo loro, la viabilità è quella che è, e comunque si tratterebbe di un tratto di non più di 300 metri, a Firenze c'è di peggio...