00 15/01/2007 19:43
L'impresa di Strasburgo
Carissimo Antonio
Avrei voluto astenermi dall'inserirmi nella discussione ma purtroppo sono troppi i ricordi che mi ha evocato la vostra impresa per cui non ne posso proprio fare a meno.
Correva l'anno 1968 ed io ero sottufficiale al DM di Grosseto. Acquistai il numero di settembre di 4ruote (dice giusto Augusto)che dedicava la copertina alla 500 L (Lusso)color minio. Era ripresa di fronte per evidenziarne i tubi e correva verso il lettore sotto l'ombra di alberi. Me ne innamorai a prima vista. Congedatomi ed iniziando un'attività professionale, chiesi al mio caro papà di saldare il debito per il meritato diploma. Non la ricca 850 promessami ma una più modesta 500L. L'acquistammo da Grilli con una spesa di 525.000 (la normale costava 475.000). Il venditore che ce ne illustrò le caratteristiche, si soffermò con ammiccamento alla voce "sedili reclinabili". Ne fui il felice proprietario per circa 4 anni: mi condusse a fare i miei primi viaggi in Italia giungendo fino ai confini della Jugoslavia, fu il mio ufficio per la visita dei primi clienti e fu improbabile alcova per indimenticabili momenti di sentimento, fu testimone quando mi dichiarai alla madre delle mie figlie. Aveva colore ed aspetto proprio come quella tua e la targa era NA5791...La vendetti a malincuore per una ricca 127 a tre porte con la quale girai l'Europa ma che non mi fece dimenticare la MIA prima auto.
Quando ti ho telefonato per augurarti "buon viaggio", ho notato la tua voce con una inflessione particolare: eri emozionato sulla via di Bologna o stavi soffrendo le pene per la posizione precaria sul sedile? Tuttavia non mi hai voluto privare della sorpresa e ti ringrazio. Però non ti nascondo che ti ho invidiato per questo lungo transfert tra Italia, Svizzera e Francia. Ma soprattutto ti invidio oggi che nella nobile Strasburgo, sede del Parlamento europeo, abituata a vedere vetture blasonate quali Mercedes, Audi, SUV ecc., riuscirai a far girare la testa ai passanti con la piccola gloriosa 500.
Si chiederanno chi possa essere quell'elegante signore alla guida di una bizzarra vettura, non console ma ambasciatore della sensibilità e buon gusto italiani e meridionali.
Grazie per avermi suscitato ricordi ed emozioni. Lunga vita a te ed alla 500 di mammà.
Cordialmente Gennaro (per gli amici Filobustiere)