Confermo che per la linea 1 è in programma l'uso di traverse biblocco: d'altra parte lungo la linea non c'è traccia di quelle monoblocco da me avvistate il 19, quindi...
Piuttosto, segnalo dalla stampa quotidiana l'ennesima tegola che si abbatte sui cantieri della linea 1: in soldoni ci si sarebbe accorti che, secondo calcoli non meglio chiarificati, il terreno su cui dovrebbero andare ad insistere i binari non reggerebbe, col rischio di sprofondamento del binario negli anni successivi l'inaugurazione. E' stata dunque proposta una variante per rinforzare preventivamente il terreno con uno "strato di sabbioni" su cui poi far insistere la soletta di cemento che sosterrà i binari. A casa mia la parola variante di solito fa rima con allungamento dei tempi e dei costi. Ovviamente Matulli è andato su tutte le furie e non intende sentir parlare di aumento di tempi e costi, ma tant'è.......
Ora, io non sono laureato in ingegneria civile, ma mi sembra davvero incredibile che un doppio strato di cemento prossimo al mezzo metro di spessore che si sta già stendendo lungo la linea(si vedano le recenti foto) non riesca a dare stabilità a un terreno che altrimenti regge benissimo (a parte le buche, che però sono essenzialmente un problema di mancata manutenzione) ogni giorno pesi ben maggiori costituiti da migliaia di auto, camion e bus, e che in passato ha sostenuto tranquillamente per decenni la vecchia rete tranviaria fiorentina, peraltro direttamente incassata nel lastrico senza altri particolari accorgimenti.
Insomma, o il problema è reale, e allora le responsabilità (tutte, dalla fase progettuale a quella di realizzazione e controllo) sono gravi, oppure i carichi ipotizzati per la tranvia sono stati più che sopravvalutati (la progettazione è stata condotta da Italferr, che normalmente si occupa di linee ferroviarie) oppure qualcuno sta cercando di prendere altro tempo con una scusa ben inventata...
Stefano
Mal voluto un'è mai troppo