00 27/06/2006 14:57
Ciao a tutti!
Veicoli del genere svolgerebbero un buon servizio sulla linea 2 di Torino.
Prevista come metropolitana leggera nella Rete'82, gli impianti non vennero mai realizzati e rimase gestita con autobus.
Da circa otto anni si usano su questa linea veicoli snodati da 18m (prima BredaMenariniBus 321, poi VanHool, infine i Cityclass a metano), ma l'affollamento in alcune ore del giorno é ancora notevole.
Il percorso si svolge su una serie lunghissima di ampi viali di circonvallazione, e costituisce una sorta di "semicircolare esterna"; non ci sarebbero davvero problemi per i megabus, a parte una adeguata istruzione del personale.

Ci sono problemi burocratici per l'immatricolazione in Italia?
Vediamo un precedente storico.

Nel 1970, l'ATM di Torino introdusse i nuovi autobus "Modello Torino", realizzati da Viberti-Seac su meccanica Lancia Esagamma 718; si trattava dei primi 12m italiani a tre assi, allora non ancora previsti dal Codice della Strada (erano ammessi i 12m solo con tre assi, come i bipiano "Monotral" Viberti-Fiat 413 della stessa ATM torinese, o i vari filobus Alfa Romeo e Fiat costruiti dagli Anni'40).
Ebbene, la loro circolazione era permessa solo sulle strade il cui proprietario avesse dato il benestare al transito; il Comune di Torino, che pilotava l'esperimento a livello nazionale, diede il benestare al transito sulle proprie strade cittadine di questi bus, che iniziarono il servizio sulle linee più trafficate della rete.

Questo bus "Modello Torino" ebbe poi un successo nazionale nella successiva versione su meccanica Fiat 421 AL, adottata anche a Roma e in altre città.

Anche stavolta, Torino potrebbe fare da battistrada!
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Daniele