00 17/07/2011 22:26
Il caso di Latina somiglia vagamente, anche se con implicazioni diverse, a quello di Bologna per il Civis e Firenze per le linee 2 - 3 del tram: c'è in comune un preciso contratto cui l'amministrazione è vincolata e al quale non può oramai rinunciare per evitare le penali; lì ci sono finanziamenti più o meno europei in atto, qui un contratto già stipulato con la casa costruttrice.
Pasticcio all'italiana sì, ma nessun paragone con quanto accade a Roma per quanto riguarda un ipotetico rilancio della rete tranviaria. C'è stato mai il più pallido odore di finanziamenti per la TVA? per l'8 a Termini? per la linea sulla Togliatti? Assolutamente no.
A Latina e nelle altre città che ho menzionato gli amministratori tergiversando o cambiando idea rischiano di fare pessima figura (se non l'hanno già fatta) di fronte ai cittadini.
A Roma no. Nessun finanziamento, solo chiacchiere, quindi (purtroppo) nessuna brutta figura. Quello che veramente vogliono lo fanno; il tram non lo vogliono, se non spostamenti di capolinea o pseudo-ampliamenti vari. Punto.
Scusate il vago OT.
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