Ripristiniamo la funivia di Italia 61!

Ciao Mario, la tua proposta mi trova senz'altro d'accordo! Non ho esperienze in fatto di comitati ma se c'è bisogno di mettere una firma x ripristinarla ci sono senz'altro... e anche x qualcosa di +!
So che la proposta di ricostruire la funicolare dei Cappuccini è stata bocciata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali che l'ha giudicata non idonea ad inserirsi nel paesaggio della precollina, ma la funivia di Cavoretto sarebbe fuori dal centro quindi con un impatto senz'altro minore. Mi risulta comunque che ci sia ancora anche la stazione di arrivo nel parco, sebbene in condizioni che definire fatiscenti è poco...

Caro Alex, anche se non sei di Torino i tuoi interventi sono ben accetti, anzi. Lo stesso vale x tutti coloro che desiderano partecipare alle discussioni sui mezzi pubblici subalpini. La spiegazione del nome è molto semplice: Italia61 deriva dalle celebrazioni x il centenario dell'Unità d'Italia, di cui Torino è stata (ma spesso ci si dimentica) la PRIMA CAPITALE. In quell'occasione furono realizzate numerose opere, alcune ancora esistenti, di cui troverai un'accurata descrizione nel sito di cui si è parlato.

La pubblicazione che è stata citata (x me un cimelio dal valore inestimabile!) è un tomo di dimensioni considerevoli, e come ho già scritto nella discussione sulla monorotaia si trovava fino a poco tempo fa nelle bancarelle di corso Siccardi alla "modica" cifra di 90 Euro. Non ho idea se sia ancora lì, ma visto il prezzo potrebbe darsi.

Ciao a tutti.

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Scritto da: Alessandroch 09/03/2006 14.13
(...) Augusto e di Antonio (...) quando scrivono di me in quella maniera significa che mi vogliono bene (...)

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Chi di speranza vive, disperato muore

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Scritto da: MauroP 09/03/2006 18.56
(...) Torino è stata (ma spesso ci si dimentica) la PRIMA CAPITALE. (...)

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E spesso ci si dimentica pure che dal 1864 al 1870 anche Firenze fu Capitale d'Italia, e che per qualche tempo (nel convulso periodo finale della II Guerra Mondiale) il Governo si trasferì a Brindisi e poi a Salerno (c'è stata anche Salò, ma era in parte un'altra cosa).

Sono del tutto fuori tema qui, ma mi domando se la storia venga ancora studiata da qualche parte

Si direbbe di no, caro Antonio, soprattutto non viene studiata dai potenti della Terra, che se facessero + attenzione ai precedenti storici forse la smetterebbero di farsi la guerra e di ripetere gli stessi errori da secoli a questa parte...

Sapreste darmi informazioni su dove trovare materiale tecnico specialistico riguardo alla funivia di cui parlate? Sono una laureanda in architettura e la mia tesi mira al suo riprogetto!

Sono a venezia e non riesco a trovare materiale...ho provato nella biblioteca del politecnico...niente...

visto che siete così appassionati, magari sapete anche indicarmi una bibliografia...o altro...

Confido nel vostro aiuto!

Ciao

[Modificato da XJ6 29/03/2006 23.54]

In bocca al lupo alla laureanda, sperando che possa trovare qui qualcuna delle informazioni di cui necessita. Col patto che auspicabilmente, una volta discussa, tu possa mettere la tua tesi a disposizione degli amici di MondoTram.

[Modificato da XJ6 01/04/2006 13.44]

[Completo la censura effettuata dal moderatore: la studentella fuoricorso =gi= non merita risposte cortesi]

[Modificato da Lucajuventino 16/11/2006 13.09]

vi ringrazio per avermi risposto...
innanizi tutto la tesi non è triennale!!!!sono del vecchio ordinamento... (...) Comunque, la tesi riguarda i mezzi di trasporto a fune e tutto ciò che ci ruota attorno (impatto ambientale, inquinamento, deviazione dei flussi, rapporto col traffico su strada, rapporto coi pedoni, analizi costi benefici ecc...). Torino mi sevirebbe come "caso studio" per le mie analisi e proposte progettuali! (...) Se avete letto qualcosa, vi chiederei di comunicarmi le fonti per favore! (...)

[Modificato da XJ6 30/03/2006 23.08]

Saluto =gi= e dico subito che purtroppo, cara amica, è davvero difficile trovare documentazione sull'impianto a fune di Italia '61, persino la pubblicazione ufficiale della manifestazione che possiedo ne fa solo un cenno alquanto vago. (...) Ti auguro di cuore di riuscire a trovare la documentazione necessaria alla realizzazione delle tua tesi di laurea, magari qualcuno che scrive in questo forum sarà in grado di aiutarti; se così non fosse, spero non ce ne vorrai.
Un saluto cordiale e in bocca al lupo x la tua ricerca.
Mauro

[Modificato da XJ6 30/03/2006 23.11]

Torino con i suoi insediamenti collinari mi sembrerebbe una città molto adatta all'utilizzo di funivie; però forse oggi l'impatto ambientale è davvero troppo forte.

Iniziare una tesi senza avere molte informazioni di base, e senza che il prof ne abbia una minima idea, è una situazione tutt'altro che strana. Anche perché spesso qualche professore ne approfitta proprio per farsi fare i lavori di ricerca che non ha voglia di compiere di persona... La mia tesi ne era proprio un lampante esempio.
Tesi che, come quasi tutte, adesso sarebbe utile per appianare le gambe di un tavolo.

[Modificato da XJ6 01/04/2006 13.47]

Temo che occorra tenere ben presente il contesto temporale: negli anni '60 dell'allegra gestione DC ci si poteva permettere di spendere miliardi per costruire giganteschi giocattoli come la monorotaia o l'ovovia, al giorno d'oggi purtroppo (o per fortuna) si è perso quello spirito e, soprattutto, prima di iniziare qualsivoglia progetto si valuta il ritorno economico. Io non credo, pur amando la mia città, che un'opera come l'ovovia avrebbe senso, a meno che fosse costruita e donata alla città da qualche romantico magnate. Goodnight.

[Modificato da XJ6 01/04/2006 13.48]

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Scritto da: =gi= 30/03/2006 9.29
vi ringrazio per avermi risposto...
innanizi tutto la tesi non è triennale!!!!sono del vecchio ordinamento... (...) Comunque, la tesi riguarda i mezzi di trasporto a fune e tutto ciò che ci ruota attorno (impatto ambientale, inquinamento, deviazione dei flussi, rapporto col traffico su strada, rapporto coi pedoni, analizi costi benefici ecc...). Torino mi sevirebbe come "caso studio" per le mie analisi e proposte progettuali! (...) Se avete letto qualcosa, vi chiederei di comunicarmi le fonti per favore! (...)

[Modificato da XJ6 30/03/2006 23.08]

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Se non ricordo male, la funivia in questione fu progettata dal padre di un mio caro amico, che si è occupato nella sua vita professionale di trasporto su fune. Da molto tempo si è ritirato dalla professione. Se interessa, potrei tentare di fare qualche verifica, e se la persona fosse disponibile a mettere a disposizione eventuale materiale ancora in suo possesso, potrei mettervi in contatto. E' solo un'ipotesi da verificare, ma si potrebbe tentare ...che ne dici ?
Franco

sarebbe un'occasione unica! Qualsiasi cosa sarebbe utilissima, da dichiarazioni personali, indicazioni bibliografiche, incontro di persona. La ringrazio sinceramente, anche solo per il tentativo!
Saluti

Solo ora sono riuscito a ristabilire un contatto con la persona in questione.
Se ancora di interesse, scrivimi per favore a questo indirizzo
franco.posta2@hotmail.it
darò le informazioni del caso per l'eventuale contatto.
franco

CARISSIMI AMICI,
RINGRAZIO DI CUORE, CHI HA INSERITO L'ITALIA 61. MI AVETE FATTO FARE UN TONFO DI 45 ANNI INDIETRO.E' UN MOMENTO INDIMENTICABILE PER ME.
Benchè sono di Casale Monferrato, mi ricordo benissimo, di tutto ciò, ma soprattutto gli autobus a due piani sulla linea A, la monorotaia, che con i colori delle motirci et rimorchi, hanno anticipato i colori dell'ETR 450.
Oltre con la scuola, sono stato sul treno, altre ben tre volte, godendomi un panorama magnifico, su tutta l'esposizione.
Io mando a Voi, il voto per la rinascita della funivia dall'Italia 61 ai Capuccini.
Ciao
Angelo

Alla fine degli anni 70, l'allora giunta comunale di sinistra guidata da Novelli lanciò la proposta di una funivia o cabinovia per collegare il parco del Valentino, sulle rive del Po, col colle della Maddalena, a oltre 700 mt di altitudine, importante "polmone verde" della città col suo parco della Rimembranza, oasi di frescura quasi montana nei mesi dell'afa cittadina, nonchè punto panoramico senza uguali sulla città e le Alpi, il cui accesso con auto o bus sulle strette strade collinari non è sempre agevole. Contro il progetto di massima, vi fu però una levata di scudi da parte di alcuni Vip,residenti lungo l'ipotetico tracciato, che paventavano già l'idea di un mezzo che, dall'alto, violasse la loro privacy con occhi indiscreti! E non se ne fece nulla.
Fin dal 1600, la collina torinese è la dimora preferita dai Vip subalpini di turno, con le loro splendide ville, alla ricerca della privacy che per un torinese Doc è sacra più che per un britannico; fino a non molti decenni fa, le proprietà dal lato delle strade collinari erano cintate con muraglioni altissimi, ora appena sostituiti con recinzioni più "soft". La cabinovia di Italia 61 venne autorizzata esclusivamente per la durata dell'esposizione, e smantellata subito l'indomani della chiusura. I beati possidenti delle ville sottostanti non volevano più occhi indiscreti dall'alto!