ATTS - Associazione Torinese Tram Storici

Volevo fare una precisazione: Nel video che ho postato su Youtube, si sente l'accompagnatore dell'ATTS dire che è il primo tram blu circolante a Torino, dove vetture tranviarie di questo colore non sono, a suo dire, mai circolate. Devo smentirlo, almeno parzialmente: all'inizio degli anni 40, in pieno periodo bellico, Fiat Materferro fece circolare sui binari cittadini i primi esemplari delle 3000 destinati alla rete tranviaria di Madrid, appunto in livrea blu-avorio, uguale ai tram romani della Stefer. Anche se in prova, sono comunque circolati sulla rete torinese, prima dell'invio nella capitale spagnola.

L'osservazione di Censin è corretta. Si tratta del primo tram in livrea blu circolante a Torino ad esclusione delle PCC serie 1000 costruite dalla Fiat per la città di Madrid e che hanno circolato, ma solo in prova, nella nostra città nel 1942.
La precisione è sempre apprezzabile: in una spiegazione davanti al pubblico però è preferibile la sintesi che, se da una parte può determinare qualche approssimazione, dal'altra evita che le persone si annoino.
Ciao
Antonio

Eccolo:

A questo pagina del sito Atts trovi le informazioni sul restauro della 401 www.atts.to.it/public_tram_restauro_401.php
Come vedi i lavori sono solo allo stadio preliminare perchè subordinati al reperimento dei fondi necessari www.atts.to.it/documenti/raccoltafondi.php
Ciao!

Mi fa piacere vedere che qualche tram di Roma è a Totino, così avrò la speranza di poterli rivedere un giorno sferragliare sui binari a Torino, visto che da noi a Roma non hanno di queste accortezze.

@augusto1 - up - Grazie per le belle foto postate delle "spagnole" (la prima a Torino durante i collaudi, la seconda scattata in servizio a Madrid); va anche precisato, a quanto letto su altri siti, che solo la prima serie delle PCC venne realizzata a Torino, mentre successivamente la costruzione proseguì in Spagna a Saragozza, probabilmente per l'intensificarsi dei bombardamenti aerei su Torino (la Spagna, essendo neutrale, non aveva di questi problemi!).

@antonio63 - Puoi precisare, per favore, in quale giorno esattamente del 1942 iniziarono le prove delle PCC madrilene? Vorrei fare una ricerca nell'archivio storico de "La Stampa", per vedere se il giornale ne aveva parlato. Solo con le parole chiave "tram" "Fiat" e "Materferro" la ricerca purtroppo è stata infruttuosa.

Sabato 6 ottobre, dalle ore 15,30 alle 18,30 l'ultracentenario tram rosso 116 percorrerà le strade del centro con frequenti passaggi in p.Castello (fronte teatro Regio) per raccogliere fondi e fare pubblicità all'associazione. Soci Atts saranno a bordo per raccontare aneddoti e illustrare le attività dell'associazione. Partecipate numerosi.

@davto
Guardando la foto del tram rosso 116, ho notato un qualcosa che "stona", penso che sia il pantografo; scusami per la mia ignoranza, ma in origine non c'era l'asta con la rotella?

Sì, ma oggi l'asta con la rotella la potresti utilizzare solo se non avessi intersezioni.

Volendo essere precisi, in origine non c'era l'asta e la rotella, ma l'archetto; il passaggio all'asta avvenne solo dal 1923 in avanti.
Ciao
Antonio

Ah, non sapevo. Allora in teoria si potrebbe anche riproporre.

@Augusto1
@Antonio63

Vi ringrazio della risposta.
Però, non trovate che almeno l'archetto sta meglio del pantografo? Immagino che si possa mettere senza problemi di linea.


PS:L'asta con la rotella dovrebbe essere simile al quelle del filobus; quindi, come il filobus ha gli scambi, non è possibile per i tram?
Queste mie "riflessioni" sempre fatte da persona "ignorante" del campo!

Il pantografo richiede una linea aerea poligonata (per evitare l'usura dello strisciante) l'asta e rotella predilige la linea retta.
Quest'ultima richiede piastre scanalate in corrispondenza degli scambi, piastre che però interferiscono con i pantografi.
Far convivere i due sistemi è teoricamente possibile (lo si è fatto a Torino nel periodo di passaggio tra i due sistemi), ma genera molte complicazioni, ad esempio le piastre di scambio devono essere ingabbiate in strutture complesse che consentono allo strisciante di scavalcarle.
Per quanto riguarda l'archetto, se ne avessimo uno disponibile, penso che potrebbe essere utilizzato sulla 116 con la rete attuale.
Ciao
Antonio

@Antonio63

Ti ringrazio della tua esaustiva risposta, è molto interessante conoscere tutte queste belle cose.
Hai provato all'atac di roma se hanno un archetto? Chissà se gli è rimasto uno delle MRS?

Come già spiegato in passato, l'archetto Siemens venne usato sin dall'origine dalla SAEAI (Società Anonima Elettricità Alta Italia), che, pur con sede a Torino, era a maggioranza azionaria proprio della Siemens. Venne mantenuto, così come il color rosso-avorio, anche dopo il passaggio all'Atm, nel 1906. Solo dopo la "fusione" della rete Atm con quella della "Belga", che usava l'asta con rotella, si decise definitivamente per quest'ultima, per la sua sezione d'ingombro ridotta rispetto all'archetto, considerato che molte delle linee, in particolare proprio quelle "ereditate" dalla "Belga", correvano lungo i viali alberati, e l'asta poneva meno problemi di "convivenza" coi rami degli alberi.
Nella foto sotto, una vettura della stessa serie della 116 allo stato d'origine, con l'archetto



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@Censin49

2 carrelli identici a quelli della 1002 erano accantonati fin quasi al 2000 in un cortile interno dell'officina.Mi pare che furono tolti alla 3501 inrorno al 1980 nel corso di una lavorazione ef lunghisssssima.
I carrelli non avevano molle o balestre ,le sospensioni erano costituite da 4 grossi cilindri di gomma ,le ruote erano a sbalzo in quanto le boccole erano interne come in uno dei tram storici pcc ,il sistema di montaggio elastico dei cerchi era molto piu evidente di quello delle 3100,mentre la parte motore riduttore era identica ad una delle due serie successive di 3100.i motori e i riduttori furono recuperati come ricambio per le altre 3100 un po' di anni prima della rottamazione carrelli.
Sulla prima delle 3000 anteguerra il carrello era identico a quello delle 1000 madrid
La 3501 visto il poco utilizzo,di solito era di riserva o ferma per luuunnnggghhhiissimme lavorazioni ma dopo 40 anni la sostituzione dei carrelli forse fu necessaria per problemi di ricambi introvabili o troppo costosi da ricostruire .
BB