00 27/05/2009 14:32
102
Favolosa foto dell'interno del 102. Purtroppo il 101 di Desio è stato svuotato dell'interno già dalle prime foto che feci nel '90. Ragazzi, nonn siate così fatalisti e in fin pure esageratamente scorretti nel descrivere i mezzi demoliti senza un'accurata perlustrazione. Sono stati demoliti tutti i rimorchi presenti, eccetto i 2 verdi Breda. Nessuna motrice demolita, tranne la 128 venduta a Saronno. Tutto il restante materiale motore di prima esiste ed è stato spostato nel campo, che contrariamente alla leggerezza del tranviere è stato spostato nel "campo" con le manovre.

LEGGETE E PARTECIPATE CON VOSTRE INFORMAZIONI (TUTTO IN + è SEMPRE UTILE)E FANATICO ENTUSIASMO
Ciao Salvatore,
come va'? sempre a Messina? L'ultima volta che ci siamo visti è stato
con l'amico Vittorio un bel po' di tempo fà, cenando da Umberto e
famiglia insieme alla tua amica-socia. Si parlava di poter usufruire
di una sala abbastanza regolarmente: o per concessione ATM, o
Comune...comunque in qualche modo...dove svolgere convegni vari o
muovere, con un ritrovo un po' stabile, iniziative utili in fasi di
crisi; e nel contempo mettere insieme il vostro interesse per i mezzi
su ferro per l'utilità pratica, con la nostra per la salvaguardia
storica. Mi tenni "largo" nei successivi mesi per fatti lavorativi,
non certo pienamente risolti, ma d'altronde se si aspettasse di non
avere nessun pensiero per occuparsi anche di questo non arriverebbe
mai il periodo giusto...! Umberto mi ha passato il tuo indirizzo
dicendo che te ti occupi meglio nel seguire il comitato. Nel prendere
l'iniziativa attuale, che tra un po' a grandi linee ti spiego, prendo
il periodo concomitante del previsto riordinamento della rete di
superficie, che di logica è non solo di concezione riduttiva e
piuttosto statica, ma anche dannoso, in quanto più che aumento pare vi
sarà una diminuizione dei mezzi circolanti, avente varie amputazioni
di linee, che comportano una diminuizione d'offerta e aumento di
trasbordi...e conseguente, probabile, ricarico di passeggeri sulle già
sature linee metropolitane. Le amputazioni non sono affatto necessarie
per svariati motivi: perchè vi può essere asservimento semaforico
(cercando di demolire le ragioni comunali insistenti che ciò
intralcerebbe il traffico), maggiori corsie protette con preclusione
in alcuni brevi tratti del passaggio di auto; perchè alcuni tratti di
linea passanti per il centro possono avere una semplice deviazione;
perchè nel centro stesso vi potrebbe essere un terzo binario come in
P.ta Volta...questo raggio di curvatura permettendo! ma anche non
fosse le soluzioni precedentemente dette sarebbero già un tonico.
Parlando strettamente della questione centro anche la
ritemporizzazione dei semaforo sarebbe già una cosa semplice e di
beneficio, visto che dai lati dei passaggi veicolari passano a
malapena un "pugno d'auto" e i tram rimangono fermi per niente. Quello
che invece è buono è proseguire un aumento delle vetture, nello stesso
rilancio già fatto dalla giunta Formentini. Questo considerando
l'utilizzo di alcune delle "semi-autostrade" presenti in Milano con
assenza di mezzi, o con scarsa attuale presenza. Alcuni di questi
"super vialoni" sono stati ristrutturati di recente, alcuni altri sono
in costruzione. In pratica questa iniziativa sarebbe volta a svolgere
un convegno che vada dalla ripercorrenza storica passata, alla
condizione attuale, prevista e invece possibile, mettendone le
ragioni. Una relazione scritta si presenta spiegando il meglio
possibile ciò. Il convegno abbisogna di uno spazio e tornando alla
disponibilità di Umberto mi veniva in mente la sala comunale di
Cusano, quale sopratutto è gratuita. Chiaro che questa non sarebbe
l'unica presa in considerazione, l'importante è che vi sia uno spazio
pubblico. L'organizzazione dovrebbe prevedere una buona divulgazione
in modo da riuscire a far partecipare quanto possibile le persone o i
comitati voluti. Io, ad esempio, credo che riuscirei a far venire il
comitato ambientale di Lentate e forse qualche altro vicino (zone che
escluse le ferrovie non hanno quasi mezzi di superficie e le stazioni
sono quasi sempre raggiungibili solo in auto). Tale relazione si
chiuderebbe con la proposta che chiunque parte di un qualche comitato
presente apponga una firma di approvazione da inviare a Catania, col
richiesto proposto che ATM nelle decisioni in questione per il futuro
accolga rappresentanti che mettano una voce che conti sulle questioni
dei tracciati di linea. A visione pubblica del convegno possono
esservi varie piantine con tratti colorati che indicano le varie linee
e tipo di trasporto, foto di abbellimento; il progetto provinciale
risalente a metà anni '90 dove si individuavano un certo numero di
linee tranviarie interurbane tra cui una buona parte trasversali, che
rispecchiavano straordinariamente la reale mobilità di oggi e non solo
i tipici percorsi "da certa località verso centro Milano". Mi sono
informato alla Provincia per ottenerne una copia e mi sono parsi
disponibile nel ricercarla. Di questo argomento voglio osservarti come
questo progetto non pare aver superato le fasi iniziali di reali
valutazioni, mentre la Provincia ne ha licenziato uno ufficiale ai
primi del 2000, ben noto, tra cui figura una tangenziale esterna in
"ferro", come sorta di tipica circonvallazione. Questa è lunga oltre
100km, per un solo percorso circolare, perciò impiega risorse ingenti
e appare una solita megalomania, come altre in passato non si
realizzarono. In più una circonvallazione preclude che sia fatta per
smaltire linee radiali che la tagliano in vari punti, altrimenti
interesserebbe solo il tratto che essa percorre e poco più. Pensare
inoltre di accomodarla con grandi parcheggi ne possiamo solo
immaginare le altre ingenti risorse da impiegare e lo scempio
ambientale, oltre l'altissimo costo per gli utenti, che oltre il mezzo
pubblico devono ogni giorno avere comunque l'auto disponibile. L'uso
culturale dell'utilizzo dell'auto (che parlammo se ricordi mesi
addietro) non ne verrebbe certo intaccato. Dar un fievole respiro solo
a determinate zone della città, che per politica corrotta va' sempre
più spopolandosi di abitanti autoctoni e considerata un luogo
prettamente commerciale non è certo il massimo! E naturalmente questa
"circonvallazione" è accompagnata da ben poche linee che
l'attraversano e con direttrice limitata, fatta eccezione per le
storiche linee della Brianza, ma perchè costruite ai tempi con altri
specifici intendimenti. Si considereranno le metropolitane, il loro
costo e come pare che oguna di esse faccia almeno per 5 linee
tranviarie. I costi non li conosco se non molto approssimativi ed è
particolare credo incisivo non lasciarlo troppo blando. Un costo di
metropolitana penso sia meglio anche porlo in "conto morale" sulla
reale opportunità di non destinare stratosferiche cifre per un
itinerario singolo, collegando il fatto che parte delle risorse
possono essere destinate, piuttosto, per considerazioni sociali. Altri
innumerevoli fondi possono arrivare dall'abbandono delle nuove
costruzioni stradali, limitando la cura delle esistenti nei
miglioramenti. La "parentesi" sulle reti viarie consisterebbe di
chiarire il vitalizio perenne e lucroso che i caselli comportano alle
società di capitali interessate e come i capitali di investimenti per
la loro costruzione viene già recuperata in tempi brevissimi. Nella
partecipazione ad un altro convegno inerenti le speculazioni che
"viaggiano su un'autostrada" si notava come l'abolizione dei caselli
consentirebbe di costruire molte più rampe di inserimento ed uscita
che taglierebbe molti allunghi di percorsi, causati dall'impossibilità
in costi di gestione di avere un numero spropositato di caselli, per
il medesimo beneficio.
Più capillarizzazione c'è, migliore è il servizio pubblico, anche
senza mettere un veicolo dietro l'altro.
Tutti i particolari possiamo parlarne di persona, arricchendo anche il
tutto, compresa la rifinitura di ogni particolare.
Ciao!

Emanuele
[Modificato da Augusto1 27/05/2009 16:56]