Mondo Tram Forum Discussioni sui trasporti tranviari in Italia e nel mondo

Tranvie interurbane, o quel che ne resta

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    Photorail
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    tranviere senior
    10 23/08/2011 10:32
    Desio
    Io ho cercato di sensibilizzare - come penso abbiano fatto altri di mia conoscenza - sulla questione dei mezzi di Desio. L'unica salvezza - almeno l'unica adesso, più plausibile come intenti - sarebbe Torino. Ma ATTS non ci sente, costa troppo e comunque GTT ha iniziato a fare qualche sgambetto di troppo pure a loro. A Milano è il nulla cosmico. O se ne compra qualcuno uno dei pochissimi privati che già hanno tram in giardino (...) o se li compra in blocco qualche rotamatt.....

    Pezzi pregiatissimi, unici nel genere a cui pare che freghi nulla a nessuno.....

    Salù a tùcc!
  • Omar76
    00 23/08/2011 12:12
    Scusa, ma magari forse ATM quei tram non li regala di certo...Lo hai detto tu stesso...quindi al momento o si commuovono ATM o enti locali oppure temo che quei tram andranno a fare compagnia al tonno...
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    Photorail
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    tranviere senior
    00 23/08/2011 15:59
    E quindi?
    Perchè? Gli altri tram acquisiti da ATTS sono stati tutti regalati?

    Salù a tùcc!
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    Augusto1
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    maestro tranviere
    00 23/08/2011 16:31
    No, qualcuno acquisito a prezzo simbolico, diciamo così...

    Io credo che volendo contattare ATM si potrebbe lavorare sulla cosa.

    1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
    P. Vittoria Mergellina Fuorigrotta Bagnoli
  • Omar76
    00 23/08/2011 16:45
    Stefano, capisco il tuo attaccamento ai tram interurbani,ma ogni tanto cerca magari di essere più realistico. Magari ATM spara prezzi troppo alti, magari ATTS al momento è già piena di tram....non alziamo inutili polveroni..cmq da quel che so, i tram romani son stati praticamente donati o quasi...Poi, scusami tanto su una cosa: non è che per forza ATTS deve essere l'associazione salvatrice dei tram milanesi...tu hai buone conoscenze nel campo degli apapssionati meneghini, potreste magari provare voi a fare un'associazione o ad appoggiarvi ad una esistente per vedere cosa si può salvare...alle brutte ci avrete provato [SM=x346242]
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    Settantaquarantuno
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    tranviere veterano
    00 23/08/2011 16:45
    Prezzi simbolici
    Non voglio parlare per conto di ATTS, di cui sono un semplice socio, per quanto abbia "donato" (volentieri) alla causa centinaia di ore di lavoro.
    Parlo quindi da privato appassionato: ritengo immorale che un'azienda di trasporto pubblico consideri i veicoli storici come rottami e poi chieda somme alte per darli ad appassionati che li vogliono conservare e/o restaurare.
    Fuori dai denti: chi vuole lucrare sulla vendita di un tram ormai inutilizzabile o inutilizzato, se lo può tenere.
    Non vedo perché privati o associazioni senza fini di lucro si debbano svenare per dare diecimila euro ad un'azienda che ha sette/ottomila dipendenti e finanziamenti miliardari.
    Peraltro ATTS, pur bella e generosa, non ha né lo spazio né il denaro per prendere, ricoverare, manutenere e financo restaurare tutto ciò che vorremmo.
    E oltretutto, pur essendo io un fanatico delle interurbane, capisco che, dovendo scegliere, si preferisca salvare materiale urbano rispetto a materiale che a Torino (o in qualunque città) sarebbe sostanzialmente inservibile.
    ***
    Piuttosto mi chiedo: ma voi sapete se ATM sarebbe disposta a vendere/affidare all'esterno il materiale più pregiato? Mi stupisce che a Milano, dove ci saranno millantamila appassionati, super-smanettoni da forum e trentennali associazioni, non si possa fare una "colletta" o che so io per salvare i veicoli: se il prezzo è sensato, però.
    Lasciando perdere ATTS, che è un'altra cosa, a Roma si è fatto così, il nostro bus Fiat 413 bipiano è stato salvato così, ecc. ecc.
    ***
    Comunque, mi spiego meglio: non parlavo di sensibilizzare la cittadinanza sul destino delle motrici (non frega niente di questa roba, alla cittadinanza medesima) ma parlavo della linea in sé.
    Ossia: va spiegato che se si mette un bus al posto del tram questo resta incolonnato, va spiegato che un tram può assorbire molta più domanda di trasporto, ecc. ecc. ecc.
    [Modificato da Settantaquarantuno 23/08/2011 16:56]
  • Omar76
    00 23/08/2011 16:54
    Settantaquarantuno, credo che le aziende ragionino,in genere, in termini di ferro...ovvero, un qualsiasi veicolo, se venduto ad un demolitore, genera cmq una sommetta. Credo che all'epoca la 907 il GRAF la comprò come "ferro vecchio" pagandone il valore del ferro. Però è anche vero che magari con le ziende ci voglia un lavoro sotteraneo e continuo, mettendo in conto rifiuti o prezzi stratosferici...ma credo che con una costante opera di sensibilizzazione qualcosa potrebbe saltar fuori, visto che cmq Milano ha diverse associazioni e che il guru degli appassionati risiede a Milano a dintorni...
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    Settantaquarantuno
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    tranviere veterano
    00 23/08/2011 16:59
    Pherrovekkio
    Certo, Omar. Hai perfettamente ragione: anche il ferrovecchio ha un valore, ci mancherebbe.
    Comunque, continuo a chiedermi come mai ATM (un esempio a caso) non possa regalare due rottami ad un'associazione ma debba per forza recuperare quei pochi soldi a spese di quattro sognatori.
    ***
    Ma noi (faccio il diavoletto...) l'abbiamo chiesto DAVVERO, all'ATM, se è disposta a vendere/cedere qualcosa? O SUPPONIAMO che non ce lo darebbe mai?
    Non avete idea di quante volte ci si senta rispondere di sì quando meno te lo aspetti.
    Ve ne racconto una: il sottoscritto è la persona che nel 2006 se ne andò a Roma, al deposito Grottarossa, per chiedere info sui tram laggiù accantonati. Senza raccomandazioni, senza soldi, senza conoscere assolutamente nessuno, in pieno mese di agosto. Ovviamente l'usciere mi rise in faccia e mi disse "Ahò, je posso dì d'anna a fa' ddomanda alla sede dell'Atacche", pensando di avermi liquidato per sempre. E invece tornai con l'autorizzazione il giorno dopo.
    Secondo voi, in quel momento pensavo che così facendo avrei aperto i contatti che poi hanno portato le romane a Torino? Potevo dire "Vabbé, il solito oscurantismo italiano", mollarli lì e andarmene al Colosseo. Non l'ho fatto. Menomale.
    [Modificato da Settantaquarantuno 23/08/2011 17:05]
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    Photorail
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    tranviere senior
    00 23/08/2011 18:23
    chiedere ad ATM
    Parliamo allora del fatto che a Torino non c'è una ventotto.

    La sai com'è la storia, no? ATTS ha chiesto ufficialmente ad ATM una ventotto per la linea 7, anche una di quelle non atte. Risposta ATM: volentieri, ve la diamo per millemila euro (non ricordo quanto, uno sproposito). ATTS declinò l'ingentile offerta che era improntata alla rinuncia, in tempi troppo vicini al bruiore della mancata fusione ATM-GTT.

    Tramite un paio di soci ATTS di cui non faccio nomi (ehm ehm) venne chiesto ad ARSMS di cui faccio parte (che però tratta treni, tram no di certo...) di provare canali alternativi. I tentativi ci furono: via mail senza nessuna risposta, via telefono con innumerevoli giri per poi arrivare a nulla. L'idea era quella di chiedere la vendita - o almeno saperne il prezzo - di una ventotto da usare come "sede per ARSMS". Che poi diventasse sede per davvero era tutto da vedere.....

    Zero risposte. Niente "si", niente "no", niente "costa 1 milione di euro". Silenzio totale.

    Nello stesso tempo ATTS battè la strada dell'acquisto di una ventotto da un privato appassionato il quale da gran appassionato chiese forse più soldi di ATM.....non so, questo m'han detto.

    Ora. Io personalmente non ci penso nemmeno a fondare una nuova associazione, ho già parecchio da fare coi treni. Però faccio notare che a Milano c'è ACT. Che fa ACT? I tram di Natale. I tram della salamella. La caccia fra i propri soci per epurazioni varie. Poi chi c'è? I furbi dell'"affaire 101", purgati da ATM dopo che l'azienda li ha sgamati a lavorare su un suo mezzo senza permessi.

    GTT conta nelle sue fila qualche apatras di rango, mentre nelle fila di ATTS si contano parecchi apatras ma anche tanti tranvieri ed ex tranvieri. ACT chi conta fra le sue fila? E ATM dovrebbe intavolare un discorso serio su storia, tram e restauri costosi con chi? Con ACT? Con quelli del 101? Con una nuova associazione che deve nascere da zero? E chi la mette in piedi?

    Ora Catania è stato silurato dal comune. Sarebbe bello vedere chi andrà al suo posto. Sarebbe bello capire se la linea dell'indifferenza fosse un parto di Catania e magari cessi col nuovo boss. E' da vedere.

    Quindi - almeno per ora - non suppongo niente.....

    Salù a tùcc!
  • Omar76
    00 23/08/2011 18:39
    Settantaquarantuno, il tuo discorso non fa una piega. Lasciamo che il tempo segua il suo corso, non sono dic erto io, ultimo arrivato, a dover dare lezioni!!
    PS
    trattateli bene i tram stefer!!! ^-^
  • Omar76
    00 23/08/2011 18:43
    Stefano, e allora vedi che il discorso è ben diverso!Che poi certi prezzi siano gonfiati ad hoc...è una tattica che dovresti ben conoscere utilzizata dalle aziende per togleirsi dalle balle i seccatori...non ti dicono no...ti saprano prezzi da capogiro affinchè loro ne escano puliti. Della serie "io ero disponibile, ma loro non han voluto cacciare i soldi..."
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    Photorail
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    tranviere senior
    00 23/08/2011 21:45
    e quindi?
    Ci mettiamo il cuore in pace e gli aiutiamo accendendo il gas del cannello?

    Salù a tùcc!
  • Omar76
    00 23/08/2011 21:58
    Stefano, ecchezzaz però, a volte davvero non riesco a seguire i tuoi ragionamenti. Tu ti occupi di treni e non hai tempo per i tram. ATTS sembra abbia fatto richiesta ma la somma richiesta era a dir poco esagerata. A Milano c'è questa associazione ACT ma da quel che tu dici non sembra affatto interessata. E allora, come pensi si possa risovlere la soluzione?Scusami, Stefano, non è una critica nei tuoi confronti, ma purtroppo io non vedo soluzioni. O il nuovo managment ATM è più illuminato, o ci vuoel qualcuno che continui a rompere le scatole per salvare qualcosa...Tu cosa proponi?Come si esce da questo stallo? Facciamo na colletta io&te e tiriamo a sorte su chi se deve prendere la motrice? Se è bidirezionale la possiamo rifilare ad ATAC, convincendo AUrigemma che è il prototipo di qualche nuovissimo tram da usare sulla Linea 8....Oppure convinci chi ha già tonnellate di mezzi a ROma, sparsi qua e là, a prendersi anche quella...
    Poi, Stefano, parlamose chiaro: l'ultima parola spetta sempre,purtroppo, alle aziende: se qualcuno in ATM simpunta e decide che quei tram devono andare a far compagnia al tonno, non ci son santi...salvo che scovi la persona, la aspetti sotto casa e la abbatti a colpi di ballast ^--^
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    costamasnaga
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    apprendista tranviere
    00 23/08/2011 22:40
    recuperi
    Bisognerebbe fare un po' di chiarezza,anche perché certe volontà noto che non sono del tutto assopite.
    Inesattezza completa è che quelli del 101 furono "sgamati".Attraverso contatti "minimi" avevano l'autorizzazione fino al capo deposito interurbani. Quando la voce è salita troppo "anticipatamente" i lavori furono sospesi ma non le proposte e i contatti.Infatti l'opera di convincimento iniziale è stata provvidenziali.Raggiungengo personalità minime si stava sbloccando qualcosa e se molti più appassionati avessero collaborato ci sarebbe stata la possibilità di tirare la corda qualche altro mese e portare avanti dei lavori incontestabili e giustificati dal proseguirli(forse?).Di certo il negtaivo è stato mettere il naso in dirigenz troppo presto.
    Ce stata poi ennesima perdita di tempo perché altri che volevano assorbire altri (non collaborare ma contare i propri tesserati)hanno detto che mettevano in chiaro con una lettera le intenzioni di restauro. Non hanno MAI AVUTO RISPOSTA da ATM; non hanno mai avvisati quelli del 101 (nel frattempo ridenominato STEL).
    Tuttavia le cose sono andate avanti con Teodosio, con alcuni piani di proposti, autorizzazioni di rilevamenti in archivio o sul posto; e per ultimo il trasferimento della 124.
    Altro arenamento. Dovremo riempirci di polemiche...ma sono stati gli appassionati incaricati a smorzare l'interesse, dop un po' di tempo declinante anche perché Bozzetti ormai andava in pensione.
    Quanto ad ACT parlò e convinse,direttamente col nuovo capo deposito, di non far demolire il materiale più vecchio e tutti i verdoni si salvarono...anche se a marcire.
    Si rifà da capo al diapason. La linea chiude; le possibilità rimaste ormai sono uniche. E proprio il "la va' o la spacca". Ma perché non provarci? I contatti prossimi sono con De Gennaro (ennesimo nuovo capo deposito); Catania (al momento è ancora lui il presidente); di nuovo contatti con Teodosio. Stesso copione: rimettere nel piatto i vecchi contatti e proposte, le non-effettuate demolizioni, il trasferimento del materiale per almeno conservarlo, far presente della 124 e i presupposti iniziali.
    Da un mese attendo di poter tornare a Desio e aspetto il permesso. Catania ha scritto di risentirsi dopo le ferie; l'incaricata delle visite ancora non ha dato risposta. Scopo della visita sono ulteriori rilevamenti aggiuntivi su alcuni rotabili per rifinire le proposte di restauro e una nuova stesura durante gli appuntamenti da richiedere. Riuscirà? ...Tentando si saprà.
    Dopo tanto disquisire chi vorrà venire a Desio sarà informato.
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    Settantaquarantuno
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    tranviere veterano
    00 24/08/2011 01:40
    Il valore del progetto
    Sono lietissimo di avervi fatti incatzare!
    Vuol dire che la Desio (e i suoi "rottami") interessano eccome, e magari abbiamo anche fatto chiarezza su un po' di cose che sono successe (es. la 101) e di cui si sentivano voci contrastanti.
    Domani (è l'una e mezza, e ho sveglia alle sette...) ne riparliamo.
    ***
    Solo una considerazione notturna: che le aziende ci vedano come dei rompiballe, è chiaro a tutti, da sempre; almeno oggi non ci fermano più i carabinieri per due foto, come capitava dieci anni fa.
    Però, credo di poter dire, la cosa più importante è sempre il PROGETTO: se si presenta un'idea seria di recupero, con gente che ha la testa sulle spalle, e si fa balenare un qualche vantaggio anche per l'azienda (es. di immagine), si hanno più probabilità. Magari continuano a dire di no, ma almeno te lo motiveranno, anche in via confidenziale.
    Lo sbaglio che è stato fatto in passato (non mi riferisco a qualcuno in particolare, parlo in generale, tanto per chiarire subito) è stato forse il chiedere "vetture da salvare" senza nessuna garanzia o altra idea in proposito.
    Penso al caso di ATTS, che conosco bene. Come mai ha portato a casa cospicui risultati? C'è fortuna, c'è ricettività dell'azienda, ci sono tranvieri appassionati, ecc. ecc., ma c'era soprattutto un PROGETTO: una linea tranviaria gestita con motrici storiche. Anzi: PRIMA si è pensato alla linea e POI ai tram che avrebbero potuto circolare, tanto che le romane (e moltissime altre vetture) sono arrivate molto tempo dopo la nascita dell'associazione.
    Anzi: il progetto chiaro ha senz'altro spinto altri soggetti (aziende ma anche alcuni privati!) a donare volentieri le vetture, preferendo magari darle ad ATTS piuttosto che ad altre realtà che pure erano altrettanto meritorie.
    A meno che non si pensi che qualcuno ha corrotto con fiumi di danaro i funzionari delle altre aziende per "fregare" i rottami ad altri...
    Se ATTS avesse "semplicemente" chiesto dei tram da restaurare, o dei soldi per restaurarli, non avrebbe avuto un fico secco. Questo è stato il vero valore aggiunto e forse questa è la prima cosa da tenere presente quando si vuole salvare qualcosa.
    Pensando anche alle altre iniziative di successo, seppure ben diverse da ATTS (penso a Ranco o a Colonna dei compianti Ogliari e Arena), si vede la stessa cosa: un PROGETTO complessivo, di cui i veicoli fanno parte.
    Se si tratta semplicemente di restaurare un qualcosa, oltretutto chiedendo soldi all'azienda, e di lasciarlo su un binario, è purtroppo molto più difficile che l'azienda ci dia retta.
    Se poi mi dite "ma ti sembra facile salvare un mezzo di una linea che sta per essere chiusa?" vi rispondo: no, avete perfettamente ragione.
    [Modificato da Settantaquarantuno 24/08/2011 01:46]
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    Photorail
    Post: 340
    Registrato il: 19/07/2004
    tranviere senior
    00 24/08/2011 07:53
    era ora....
    Ti quoto in tutto, settequarantuno!

    Il capodeposito di Desio? Catania che risponde: ci si risente? Mah.....per ottenere alla fine cosa? Il restauro a sè di un mezzo. Per farci cosa? Per tenerlo dove? A fare le manovre come con la 5137? Tutte domande che potrebbero farvi durante un improbabile riunione.

    Auguri.

    Salù a tùcc!
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    evviva il tram
    Post: 2.669
    Registrato il: 29/01/2011
    tranviere veterano
    00 24/08/2011 15:41
    Ma chi fa sbagli cominciasse a pagare! I soldi sono i nostri, cavolo (ce ne tolgono sempre di più). Se un cassiere sbaglia e manca denaro è lui il primo che deve provvedere ad eliminare l'ammanco; non sono certamente i clienti della banca.
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    costamasnaga
    Post: 70
    Registrato il: 25/03/2009
    apprendista tranviere
    00 24/08/2011 21:50
    recuperi2
    Le chiacchere da sole fanno sempre "paura": nel senso che scrivere o lanciarsi a vuoto può portare anche a un nulla e si rischia la "faccia": nel senso di concretezza, o almeno serietà di andare fino in fondo. Per fortuna ho notato che tanti appassionati non se ne accorgono...va' bene. Ma quanti sono! Piuttosto che parlare di ATTS bisognerebbe vedere che probabilmente gli appassionati milanesi si son resi -a differenza- molto stronzi! Ecco la risposta conclusiva. Possibile che quando ce un tram da restaurare -e vi fu la TIP 3- si doveva mettere 1 solo? +1+1 non-appassionato, su tutta Milano?E infine in quanto di meglio è stato potuto fare? Largo alla morale, quindi. Mai chiedere, o è il disastro! Vai da solo "e fai per 3 " dice il proverbio. Ciò s'é sperimentato. 10 curiosi insieme che nient'altro son poi venuti a far che perdere il poco tempo disponibile: e anche il 101 nelle sue numerose visite sarebbe stato molto probabilmetne in una condizione più presentabile...se non facevano perdere tempo inutilmente a chi ci lavorava sopra. La colpa poi è dell'altro...argomento molto noto.
    Speriamo, nel frattempo, che anche la 4041 reale avrà la stessa accortezza dell'alias dell'interlocutore [SM=x346239] [SM=x346219]. Consigli d'oro! Quelli che valgono da 1 a 100! Nulla da togliere che poi sono da sviluppare, ma rimangono comunque molto d'accortezza, piuttosto dei pessimismi inconcludenti che si trascinano da decenni, e che ci hanno anche regalato tante demolizioni. Il "non sono io tocca te" davvero molti ce ne ha regalate.
    Per quanto riguarda Torino l'argomento è molto più facilitato perché alla dirigenza dell'officina risiedono alcuni veri e propri appassionati e non esistono altri grandi segreti in proposito. Molte cose possono essere poste, a discrezione del direttore d'officina, a bilancio aziendale. Ce stato un "vento" migliore"fn dall'inizio e quando dai linfa iniziale a una cosa essa ha facilità di svilupparsi ed evolversi...certo più dello scetticismo scontato a priori(!). A Milano servono delle "elaborazioni migliori" che un semplice, seppur valido, conservazionismo storico probabilmente non attutirebbe; e "4041" ha tracciato un'alternativa non facile ma comunque di seria nota. GRAZIE!
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    Settantaquarantuno
    Post: 1.026
    Registrato il: 04/03/2004
    tranviere veterano
    00 24/08/2011 22:24
    Si prega di SPORGERSI il più possibile dal finestrino...
    Ciao a tutti e grazie per il vostro apprezzamento.
    Non sono affatto un luminare del trasporto pubblico; semplicemente ho provato, negli anni, tante esperienze e da tutte queste ho imparato qualcosa che prima non sapevo.
    Soprattutto (non pensiate che sia retorico: lo penso davvero) in ATTS siamo, per prima cosa, un gruppo di amici, persone che generalmente si stimano e che stanno volentieri insieme, per chiacchierare e per fare qualcosa. Gli scazzi esistono (eccome...) ma nessuno, nell'associazione, si è mai minimamente sognato di epurare chi non la pensava allo stesso modo (al massimo ci si è "epurati" da soli).
    E giova ricordare che ci siamo conosciuti grazie a Mondotram, e che il primo nucleo di ATTS (dieci persone che NON si erano mai viste tra loro!) è nato proprio grazie a Mondotram. Sembra incredibile, no?
    Questo è forse uno degli altri "segreti", e qui concludo con questo OT.
    ***
    Ultima considerazione, corollario delle precedenti.
    Se si vuole (provare ad) avere successo, bisogna assolutamente pensare agli ESTERNI: noi siamo quattro gatti, non smuoviamo nessuno. Se però si crea un'operazione "simpatia", coinvolgendo: le scuole, le parrocchie, i bimbi, le famiglie, gli anziani, che so io, allora si crea la massa critica indispensabile, quelli che dicono "Ma dai, che roba! Ma davvero c'è gente che RESTAURA I TRAM??? Che bella iniziativa!"
    Pensate sempre a Colonna, Ranco o (esempio sublime) Crich, che in mezzo ai tram organizza il raduno delle Mini, quello dei mezzi militari, quello dedicato agli anni Cinquanta, e così via.
    Non conosco la realtà milanese e mi giungono solo alcune voci su epurazioni, gruppi di apatras che si dividono, altri che si creano con nomi simili e statuti identici e risultati uguali, ecc. (succede anche qua, eccome, soprattutto in ambito ferroviario).
    Faccio però un esempio, senza voler accusare nessuno: una meritoria associazione milanese ha organizzato, il 25 giugno, un giro sul Limbiate con motrice storica e tre rimorchi.
    Io l'ho saputo il 28. Mi sono mangiato le mani, perché è colpa mia, dovevo informarmi. Avrei dato qualunque cosa per partecipare.
    E poi mi sono chiesto: ma in tutte le gite che vengono organizzate, si è mai pensato di invitare la cittadinanza, e non solo gli apatras, o addirittura solo i soci dell'associazione?
    Affittare un convoglio storico sul Limbiate, comunicarlo sul giornale di quartiere o a qualche giornalista amico e dirgli: cento posti disponibili a chi vuole fare un viaggio "come una volta" e intanto scoprire queste linee interurbane che molti neanche conoscono. Anzi: invitare proprio il giornalista e fargli scrivere, se vuole, un reportage? Magari, proprio quel giornalista che scrisse un pezzo sugli appassionati dei tram, con la foto di un viaggio a Cinisello.
    Sicuramente ricco di imprecisioni, delle solite scemenze sulle "romantiche carrozze che caracollano" e robaccia del genere. Però a qualcosa serve, magari a smuovere un pochino le acque.
    Sennò ci troviamo sempre noi venti (se veniamo a sapere dell'evento...), diciamo che la linea è bella, ce la raccontiamo, ci mostriamo le foto a vicenda e torniamo a casa senza aver cavato un ragno dal buco! [SM=x346219]
    Ciao
    (adesso prometto che smetto di fare il Sapientino [SM=x346232] )
    7041
    [Modificato da Settantaquarantuno 24/08/2011 22:35]
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    '51 Montesacro
    Post: 90
    Registrato il: 10/08/2011
    apprendista tranviere
    00 24/08/2011 22:57
    ..una meritoria associazione milanese
    Se gli "standard" organizzativi fossero stati altri quel tram avrebbe visto almeno il doppio degli appassionati, senza andare a prendere esterni. E questa la dice tutto sulla frammentarizzazione della realtà degli "appassionati" milanesi (senza contare i fuoriusciti forzati che comunque non avrebbero potuto prendere parte).

    Una cosa che ho notato a Milano - e che a mio dire è pazzesca - è che c'è un tutti contro tutti, a partire anche dall'ambito di autobus e filobus: chi sa tace, guai a ogni forma di collaborazione o di condivisione delle informazioni. E questo nasce già all'interno dell'azienda, a partire anche da quei pochi autisti o tramvieri appassionati e che va via via più in alto nei nomi fino a raggiungere i "mostri sacri", che se ne stanno sul proprio trono a pontificare col loro fare spocchioso. E' difficile trovare più di 2-3 appassionati che riescano a coalizzarsi fra di loro. Bah, davvero incredibile. Nel frattempo l'ACT continua con le sue purghe staliniane che colpiscono anche solo chi viene sospettato di "tradimento": l'Associazione ripiega ormai su quattro vecchi, qualche giovanotto non ancora epurato, il lecchino di turno e gli ormai immancabili du tosann che partecipano ad ogni noleggio o iniziativa (:):)). Il calendario scandisce severo le iniziative dell'Associazione: tram di primavera, tram (quello estivo, senza nome, come il "Gatto" di Colazione da Tiffany), tram del vino novello (già tram della birra), tram di Natale. Questo è l'impegno della meritoria associazione milanese.

    Ben più meritorio invece - a mio avviso - il noleggio di una 48xx prossima alla radiazione, lo scorso dicembre, da parte dell'Ambrogio Mortarino e del forum di Photorail.

    PS - Ma a Ranco non c'è la 1717? Torino non potrebbe mettere le mani su quella? In alternativa a Cologno M.se giace la 1999 (spero di non aver sbagliato la matricola) che doveva essere acquistata per un restauro storico da parte di un certo sig. Locatelli ma che dovrebbe essere ancora nelle mani del rivenditore d'auto per via del "naufragio" dell'iniziativa.
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