00 16/09/2005 20:20
Langaroli e treno
Caro Mario, conosco bene (per motivi anagrafici, purtroppo) la Bra-Ceva, ogni tanto andavamo al mare in treno (mio padre non aveva la patente!) nei dintorni di Savona passando per Bra, con i famigerati "accelerati" degli anni '60 e '70. Ho seguito l'agonia e la chiusura di quella linea, dopo l'alluvione del 1994, fortemente voluta dai "barotti" locali, gente piena di soldi da fare veramente schifo (le Langhe sono di moda, come ben sappiamo) che non vede al di là del proprio naso. Così, invece di lottare con le unghie e con i denti per riaprire quella linea (che era sottoutilizzata di proposito, con orari assurdi) ai Langaroli non è sembrato vero poter spazzare via la Bra-Ceva, in modo da favorire ulteriormente i vari "amici" delle imprese di trasporto automobilistico. Ora, non paghi di aver dismesso la linea, vorrebbero anche sopprimere il servizio merci con le tradotte Bra-Cherasco, mettendo qualche ulteriore TIR in più sulle strade. Sappiamo tutti come finirà, le belle parole sul potenziamento del trasporto merci su rotaia sono quantomai effimere, due settimane dopo la fine della campagna elettorale hanno già perso ogni significato. Per quanto mi riguarda, scriverò al sindaco di Bra complimentandomi con lui per il suo "contributo" ai protocolli di Kyoto... che diamine, usare un antiquato treno elettrico al posto di una colonna di TIR fumiganti...
Chiedo scusa per l'enfasi, ma sono DISGUSTATO.

Paolo A.