00 03/01/2008 09:11
Idrogeno?! E come rifornirli?
Benvenuto anche da parte mia a 029! Ritornando alla natura dei nuovi vettori per la TEP, continuo a dare per buono l'articolo del Prof. Sasso (che non è certo un "carneade" in questo settore!) [SM=x346225] riguardo ai sei nuovi filosnodati (dal sito di Mobily Tech). Per quanto riguarda eventuali bus alimentati ad idrogeno, a parte sperimentazioni effettuate a Torino (e non so con quale esito), il pricipale problema di tali mezzi più che i loro attuali costi non proprio competitivi è la produzione del carburante per il loro rifornimento: l'idrogeno, appunto. Una produzione che richiede un grande dispendio di energia (anche solo per scindere l'acqua e ricavare da essa il gas, essendo uno dei suoi componenti base, l'altro è l'ossigeno), e con gli attuali chiari di luna intesi come produzione di energia elettrica in Italia [SM=x346223] , tale eventualità potrà essere fattibile solo tra 15-20 anni, ammesso si trovino fonti energetiche sicure o si risolva il problema più serio legato alla fissione nucleare, le scorie, chiaramente legato alla costruzione di centrali intrinsecamente sicure, tra un pò sembra che la stessa Libia costruirà una struttura del genere su aiuto francese, ed in caso di incidenti le radiazioni non conoscono confini visto che siamo praticamente circondati da tali strutture; al momento mi risulta che solo Reykiavik, in Islanda, abbia una discreta flotta di bus urbani alimentati ad idrogeno. Ma si sa, gli islandesi hanno una produzione di energia elettrica praticamente gratuita (la geotermica, su tutto il territorio dell'isola) e quindi in quel caso il problema dei costi per la produzione di idrogeno prataticamente non sussiste... [SM=x346232]