00 17/09/2006 03:13
ESTATE 2006
Anche quest'anno in Agosto, dalla vicina Senigallia, ho fatto un giretto ad Ancona. In realtà avrei voluto soprattutto potere incontrare, dopo diversi anni, l'ing. Talamonti ma al deposito di Vallemiano mi hanno che era giustamente a godersi le sue meritate ferie.






In giro per la città sono ancora presenti, sulle facciate dei palazzi più antichi, i rosoni della passata era tramviaria: dovrebbero avere circa un centinaio di anni ed alcuni di essi sono ancora oggi utilizzati per ancorare le traverse filoviarie in parafil.





La cosa più interessante, in assenza del servizio filoviario che riprenderà a Settembre con le scuole, è la presenza di alcune lunghe tratte dismesse da quasi 35 anni che sono ormai dei veri e propri reperti di ingegneria filoviaria. Qui sopra vediamo l'inizio del vecchio tratto comune alle linee 2,3,4,5 che da Piazza Ugo Bassi va in direzione del Pinocchio.











E' ancora tutto incredibilmente al suo posto e la presenza di alcune nuove traverse fa pensare che vi sia anche una certa manutenzione. Traverse, noci in ceramica, fili, scambi e incroci: tutto questo materiale è in opera da oltre 50 anni ma quello che stupisce è il fatto che sia servito ai transiti dei filobus per soli circa 25 anni mentre l'inutilizzo ne ha già passati oltre 30. Ancona ha tutti gli svantaggi derivanti dalla presenza aerea dei bifilari senza trarne quelli che comunque sarebbero i benefici, perlomeno in queste strade.







Questo è l'anello di ritorno al capolinea della linea 5 a Piazza D'Armi, gli scambi permettevano alla linea 2 di proseguire in direzione della lunga salita al Pinocchio.





Per concludere un'altro tratto di bifilare, questa volta nuovissimo, mai ancora utilizzato: la famosa linea 1/4, del tutto completa, per Tavernelle in attesa dal 1999 di essere inaugurata. Qui siamo all'angolo con Piazza Ugo Bassi e come vedete la linea è modernamente stata assemblata dalla K&M ma l'eterno cantiere stilistico della Piazza non ha ancora, scelleratamente, consentito l'aggancio dei bifilari a quelli della rete esistente.