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Chiudiamo sul trasporto pubblico. Quali sono gli elementi necessari per renderlo preferibile al privato?
“Le faccio un esempio: io abito a Calderara e per venire al lavoro prendo sempre il treno, che mi garantisce un servizio migliore rispetto al mezzo privato. Se venissi in macchina, infatti, non riuscirei a sottrarmi ad alcuni problemi –traffico, parcheggio, inquinamento- che causano un netto peggioramento della qualità della vita. Per convincere il cittadino a prendere il treno dobbiamo istituire un servizio che abbia un cadenzamento maggiore e insistere su queste tematiche: il trasporto su gomma nelle ore di punta ha già raggiunto la sua saturazione. Per questo dobbiamo spostare le persone, in misura sempre maggiore, su un trasporto di massa. Questo comporta cambiare strategia anche per quanto concerne il centro città, dove la soluzione sarebbe il ritorno al tram. Mentre tutte le maggiori città italiane ed europee prevedono già questo tipo di trasporto, noi, molto onestamente, siamo indietro. Nel tempo, molte città che non avevano il tram l'hanno istituito, mentre noi non siamo andati in questa direzione. È stato un errore. Quelle relative alla mobilità e al trasporto pubblico sono scelte strategiche, che si definiscono tali perché vengono portate avanti a prescindere dal colore politico della giunta. Purtroppo, la politica italiana non ha sempre lavorato in termini di strategia, e quando sono cambiati i colori politici sono cambiate anche le scelte strategiche. E in alcuni casi, soprattutto sulle infrastrutture, questo ha significato far rimanere indietro una città. Bologna ora deve recuperare questo gap”.
[Modificato da laspadanellaroccia 16/03/2017 12:53]