00 14/06/2005 08:53
Stare sul pezzo
Mi sembra una interpretazione un po' estensiva dell'espressione "stare sul pezzo", che invece farebbe riferimento all'esigenza di seguire con continuità ed attenzione un argomento di attualità nei suoi molteplici aspetti, per evitare che sfugga qualche notizia correlata, importante per mettere il problema nella giusta prospettiva ("follow the money" fu il consiglio dato a Woodward e Bernstein). I capolinea, invece, belli o brutti che siano, con qualche eccezione dovuta a lavori in corso o riorganizzazione di linee, là stanno e là rimangono. C'è poco da seguire o da stare sul pezzo, visto che "il pezzo" non si muove! [SM=x346225]

Dato al Cracco quel che è di Cracco (solo per amore di dialettica, ovviamente. Non me ne importa niente né dei capolinea belli, né di quelli brutti, ma mi divertiva proseguire in questa gratuita opera di provocazione di Augusto che vado conducendo da giorni. Affettuosamente, però [SM=x346236] ), commenterei soltanto un attimo su Piscinola e su Marechiaro. Non so come sia Via Dietro la Vigna (anche se temo che la vigna, ahimé, sia sparita da lunga pezza), ma se Augusto dice che è ordinata, ci credo. Il problema è che credo si tratti, in questo, come in altri casi, di una zona costruita solo per ammassarci persone, priva di anima (la zona, non le persone che la abitano) e senza nessuna concessione al bello. In aree, tra l'altro, dove il controllo dello Stato non sempre è esercitato con il necessario rigore. Mi fa un po' tristezza, quindi, vedere queste foto che mi appaiono fredde, di zone che potrebbero appartenere a qualsiasi periferia. Diciamo, poi, che Augusto non è un grandissimo fotografo (al contrario di Roberto, che ha una capacità di comporre le immagini veramente notevole), ed il quadro desolante è completo (Augù, non ti dispiacere. Sai fare altre cose. Tipo "Unire i Puntini" o annerire gli spazi [SM=x346239] ).

Il senso di questo lungo sproloquio? Nessuno. Forse solo un po' di uggia dovuta al tempo brutto.

Per quanto riguarda la chiesa evangelica (almeno le chiese, una volta, le costruivano con una certa cura architettonica. Ovviamente, ora non più), sono frequentate da italiani o da stranieri? E' interessante anche la composizione sociale di coloro che la frequentano (ceto medio/medio-basso). Evidentemente si tratta di un segmento al quale gli evangelici hanno saputo rivolgersi con efficacia. Con tutto il rispetto per tale confessione, comunque, mi pare che anche in Italia si stia assistendo ad un processo di parcellizzazione religiosa, con il proliferare di varie sette. Fenomeno che una volta era confinato soprattutto agli USA.

Certo che sono andato assai fuori tema, eh? [SM=x346234]