00 10/06/2005 00:39
324, The Doctor...

Ho letto attentamente la tua disquisizione tecnica, ed anche se non l'ho "digerita" completamente, mi sembra di capire che, sostanzialmente, il manovratore aveva a disposizione una serie di combinazioni di resistenze tra le quali poter scegliere a seconda della pendenza, del carico o della velocità desiderata. Nella mia quasi assoluta ignoranza in materia (...se tu sapessi che lavoro ho fatto, ti verrebbe da ridere!), so che ad esempio due motori (o due lampadine) in parallelo girano più velocemente (o fanno più luce) di quanto non succeda se collegati in serie, perché mi pare vi sia un calo o un dimezzamento d'impedenza.
So che queste due possibilità venivano (o vengono) usate per comandare gli scambi (anche filoviari), ma queste diverse combinazioni portavano quindi ad un diverso valore di "coppia", insomma erano le "marce" del tram, no?

Che figuraccia invece sul rotellone...e si che ora che ci ripenso lo vidi usare diverse volte, ovviamente al capolinea, no?

E' proprio vero, i ricordi che sembrano dimenticati, con un pò di concentrazione pian piano vengono a galla...
Comunque è stupefacente l'abbondanza di dettagli dei tuoi ricordi, credo varrebbe la pena di aprire una rubrichetta sul neo-nato "Tram della Sera"!

Ma secondo te, in CTM avrebbero del materiale in proposito per arricchire queste discussioni? Vedendo il sito (che delusione!) c'é da pensare proprio di no...

Cambiando discorso, forse ho trovato una piccola pecca nella tua memoria tranviaria cagliaritana: in un post dai la 319 accantonata già alla chiusura della linea M...e quindi mi domandavo...come potevo esserci salito nel '72, all'epoca del famoso disegnino?

P.S. Ma tutte queste divagazioni non dovevano essere fatte nella sezione "I vecchi tram di Cagliari"?
Magari ci sgridano,...e intanto non trovo i biglietti...mannaggia!