Pochi giorni fà dicevo che ero abbastanza scettico sulla disponibilità del sindaco cagliaritano, ed oggi se ne è avuta conferma.
Si potevano trovare tante soluzioni per chiudere la linea tra Su Planu e Repubblica ma, dopo un inqualificabile teatrino, è tornata a galla la pessima considerazione per la città e i cittadini che (per fortuna in parte) amministra.
Ma sì, va bene così... che continuino a prendere in giro i loro adepti per altri vent'anni con la favola della metro sotterranea supereconomica, che poi non è nemmeno pesante, ma di gomma come le loro facce.
In tutto il mondo i sottopassi bastano, a loro no.
Viale Sant'Avendrace si poteva benissimo fare a senso unico od eventualmente binario unico con raddoppio alle fermate (tanto più di tre non ce ne son mai state).
Non avrebbe creato alcun disagio alla linea, e non dimentichiamoci che esiste anche la parallela via Santa Gilla, che con la nuova zona residenziale potrebbe diventare molto più larga.
Salvo non vi siano altri interessi per tale prelibata zona...
Viale Trieste e il primo tratto di via Roma non mi sembrano proprio così strette ed in attesa di un tunnel, il tram poteva benissimo condividere la sua vecchia corsia fronte portici con filobus ed autobus.
C'erano cento soluzioni ma i venditori di fumo erano già decisi, dopo la sceneggiata, a tornare sui loro passi: ovvero stare fermi senza far nulla.
Va bene così, resteranno a memoria i loro grandi proclami ed i mortificanti risultati... città spopolata, inquinata, incasinata, inaccogliente verso i turisti e sfregiata nelle sue bellezze.
Viva quindi la concretezza degli altri Sindaci (con la esse maiuscola) che, evidentemente, hanno un pochino più a cuore la salute ed il portafogli dei loro residenti.
E fra quattro-cinque anni (speriamo) in loro onore festeggerò con un bel tuffo nel Poetto quartese, il ritorno del tram sulla nostra amata spiaggia.
Mentre i cagliaritani lo faranno dal cofano delle loro amate inutilitarie da 30, 40, 60.000 euro.
Viva Metromare!