00 16/02/2013 19:55
Dal sito Corriere.it
Cari lettori,
tempo fa era arrivata una lettera: 'Vorrei portare alla Sua attenzione, nonché dei lettori, le date di apertura delle nuove tratte di metro, che cambiano misteriosamente ogni tot di tempo, talvolta nel silenzio generale.
Iniziamo con la "famosa" B1, aperta con 1 anno e mezzo di ritardo, nonostante non ci fossero stati ritrovamenti archeologici (in quanto la linea corre dove un tempo scorreva un fiume) né, pare, complicazioni di alcun tipo. La nuova stazione Jonio, che doveva aprire all'inizio dell'anno scorso, poi, era stato detto, inizio 2013, aprirà, stando a quanto riportato sulle nuove mappe ufficiali atac, nel 2014. ( www.atac.roma.it/files/doc.asp?r=4 ) Semplice errore? Piuttosto, dalle foto dei cantieri, sembra verosimile quest'ulteriore ritardo, comunque ingiustificato, senza che nessuno dal campidoglio o dalla società realizzatrice abbia annunciato nulla.
Per quanto riguarda la metro C: la prima tratta San Giovanni-Pantano inizialmente annunciata per il 2011, per motivi archeologici (e su questo non ci si può far nulla e va bene) aprirà a scaglioni. Tuttavia la prima parte Centocelle-Pantano, annunciata per il 2011, poi 2012, poi ottobre 2013 in seguito allo scandalo che ha interessato la società Roma Metropolitane, aprirà forse a maggio (e se così sarà, c'è chi sicuramente avrà la faccia di proferire la mitica frase "in anticipo sul cronoprogramma"), stando alle ultime dichiarazioni ufficiali, senza nessun motivo apparente, in quanto, sembra che i ritrovamenti archeologici abbiano interessato soltanto le tratte più centrali, e la maggior parte della tratta è all'aperto. In più i cantieri per la San Giovanni-Colosseo, "promessi" per gennaio, non sono ancora stati aperti, forse anche per l'infinita storia tra soprintendenza e campidoglio (nonostante siano anni che si è al corrente di questi lavori, non sono riusciti ancora a trovare una soluzione). Il resto della linea è in forse e pare che non ci siano né soldi né la volontà politica per realizzarla.
Non parliamo della metro D, per la quale addirittura, a causa dell'annullamento delle gara, si sono spesi parecchi milioni (non ricordo la cifra esatta) per risarcire i vincitori.
Oltre che celerità nei lavori, credo sarebbe giusto e corretto, da parte degli amministratori, fornire le esatte tempistiche e le reali motivazioni, piuttosto che sparare date a caso senza motivo.
Speriamo in una prossima amministrazione più lungimirante e attenta.
Grazie per l'attenzione


Risposta
Ecco la risposta di Roma Metropolitane srl:
Caro Conti, Per la tratta Bologna-Conca d?Oro della Linea B1 il ritardo effettivo sulle scadenze contrattuali di esecuzione dei lavori è stato di 104 giorni. Il contratto per la tratta successiva, Conca d?Oro-Jonio, prevedeva la fine dei lavori il 31.12.2012. Tuttavia si sono manifestati imprevisti, soprattutto per effetto del DPR 151/2011 che ha richiesto il rilascio di un nuovo nulla osta dei Vigili del Fuoco anche sulle opere già appaltate e realizzate, e l?esecuzione di interventi di adeguamento. Considerando lo stato di avanzamento dei lavori, nonché la prevista esecuzione di tutte le prove di competenza dei vari enti che concorrono al rilascio del nulla osta finale, si può prevedere che l?apertura della nuova tratta al pubblico avvenga nei primi mesi del 2014.
Sulla Linea C i problemi archeologici hanno riguardato l?intera tratta in costruzione, da Monte Compatri/Pantano a San Giovanni. Nella stazione San Giovanni i lavori si sono fermati per 5 mesi dalla fine dell?agosto 2012 e alcuni impedimenti si sono verificati per le stazioni Lodi, Parco di Centocelle e il capolinea di Pantano. Inoltre, nella prima tratta dal capolinea a Parco di Centocelle la nuova normativa sopra ricordata ha richiesto adeguamenti delle opere già realizzate. Questa attività, imprevista e imprevedibile, ha spostato il termine dei lavori al giugno 2013. Completate le prove di sistema, che nel caso di una metropolitana ad automazione integrale come la Linea C sono più complesse del solito, la tratta sarà consegnata all?Atac, che a sua volta dovrà ottenere dagli enti competenti l?autorizzazione all?esercizio e stabilirà la data di apertura al pubblico. Nel frattempo i treni stanno effettuando viaggi di prova anche notturni per la validazione del sistema automatico di marcia. La nuova normativa ha determinato ripercussioni anche sulla progettazione delle tratte più interne: sulle opere in cantiere da Centocelle a San Giovanni sono in corso di acquisizione i pareri dei VVF. Per la tratta da San Giovanni al Colosseo i pareri favorevoli, con prescrizioni, sono stati dati solo alla fine del dicembre 2012; il progetto è stato quindi integrato ed è stato validato il 5 febbraio scorso. Infine, per le tratte oltre il Colosseo i finanziamenti non sono attualmente disponibili, pertanto la progettazione è sospesa.
Per quanto attiene infine alla Linea D, la revoca del bando di gara riguarda unicamente la seconda fase della procedura. Non esiste alcuna richiesta di risarcimento da parte del soggetto Promotore del project financing, non avendo questo alcun titolo per esercitare diritti di rivalsa in quanto la revoca del bando di seconda fase rientra nelle prerogative della stazione appaltante.

Ing. Luigi Napoli Direttore Generale Roma Metropolitane Srl