FILOBUS DI ROMA

Per chi non le avesse ancora viste:

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Altre interessanti immagini digitando in Ricerca immagini di Google 1950 rome source:life (rispettando gli spazi, altrimenti risulta altro).

Anche in questo caso, non è meglio così?

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Si tratta in tutti i casi di foto davvero eccezionali .

ma si trattava della befana o delle riprese di un film... qualche faccia non mi è nuova!
nell'ultima foto si intravede uno scambio di "calcio" che all'epoca a roma erano di tipo molto spartano mentre a napoli erano più sofisticati, simili a quelli elettrici presi di punta.
ricordo che la cosa mi colpiva quando, piccolino, venivo in gita a roma.

Avevo visto anche io queste foto nei giorni scorsi, in compenso non ho mai rivisto le due Stanga sul 16, però sono scomparse le due Mrs a Piazza Fiume che avevo inserito io giorni fa... infine è arrivato il tram Imperiale della Stefer. Ormai è chiaro: le pagine sono sempre 10 ma all'interno di queste c'è un veloce ricambio... bisognerebbe avendo tempo andarci tutti i giorni e beccare al volo le novità.

Anche a Bologna gli scambi di calcio erano inizialmente del tutto simili a quelli di punta ma poi vennero gradualmente sostituiti con quelli più leggeri senza la cupola della bobina.

Qualcuno è iscritto al sito dell'Isituto LUCE? Lì digitando per la ricerca "Filobus Roma" compare lo storico filmato dell'inaugurazione della filovia romana nel 1937, curiosamente allora tra i vantaggi citati vi era la silenziosità (cosa tuttora valida ancora adesso, oltre all'inquinamento zero che è solo stato attibuito e riconosciuto in questi anni), peccato che la schermata sia poco più di un francobollo e nella modalità "tutto schermo" perda parecchio in definizione!

faccio ammenda di ignoranza: mi spiegate la differenza tecnica tra uno scambio di calcio ed uno di punta? (ma dov'è che si intravede???)
o forse intendete una "confluenza" ?

E' la stessa che esiste in gergo ferroviario: lo scambio di punta è detto così quando si percorre il corretto tracciato o la deviata, a seconda del percorso prescelto. Percorrerlo di calcio (in ferrovia si dice "di tallone") si intende che dal corretto tracciato o dalla deviata si procede verso l'origine dello scambio stesso.
Al contrario, insomma.

adesso sono più erudito !
magari se poi mi dici quali vantaggi/svantaggi hanno rispetto a quelli normali sarò quasi alla laurea....

ma tu da piccolo non hai mai giocato coi trenini?
se è così hai sicuramente bisogno di qualche seduta psicoanalitica!

Le foto che ho proposto sono del 1950 e, successivamente a quell'epoca, a Roma anche gli scambi di calcio ebbero la cupola, in controtendenza a quanto avvenuto a Napoli e Bologna. Così ricordo che si presentavano i lunghi tratti rimasti per tutti gli anni '70 dopo la soppressione della rete, c'erano solo scambi "completi".
Per Roberto: stai tranquillo, le foto sono rimaste tutte al loro posto . Quelle della Stanga e dell'imperiale sono invece del 1948, quindi si trovano in un'altra pagina di ricerca.

la mia collezione Rivarossi è bene in mostra nella mia vetrinetta. E con pezzi rari !
gli scambi tallonabili ferroviari li ho non lontano da casa in una ferrovia secondaria.

volevo capire a livello filoviario cosa implicano sotto il profilo squisitamente elettrico/tecnico...

scusa, scusa, sei dei nostri...
la differenza è semplice: gli scambi presi di punta devono essere azionati perchè possono instradare su l'una o l'altra via, e quindi sono dotati di elettromagneti di comando e sono preceduti dalla nota slitta (sempre che non siano radiocomandati)
quelli presi di calcio non hanno bisogno di alcun azionamento perchè comunque confluiscono in un unica via, e non hanno nemmeno gli aghi mobili.
però, per rendere meno traumatico il passaggio delle aste si è pensato di dotarli comunque di aghi che vengono azionati in qualche modo dalle aste stesse così da non presentare soluzioni di continuità della linea, ed ecco il motivo della scatoletta sovrastante.
adirittura ne ho visti alcuni dotati di cuore mobile, con relativa scatoletta: il massimo della dolcezza, alla faccia di ferradini!

ahhh ecco. noi anconetani dalla dizione imperfetta... li chiamiamo semplicemente Confluenze, proprio per distinguerli dallo scambio che devia la linea (retta e deviata).
Qui sono presenti in alcuni tratti dismessi dei vecchi Tibb, mentre un nuovo Galvani (confluenza in piazza dalla libertà) non ha alcun ago o calotta, ma semplicemente delle piccole guide che instradano la linea entrante in quella principale fino al cuore "libero" (un pò come i k+M)

e allora adesso levami tu una curiosità
qual'è questa ferrovia secondaria con scambi tallonabili a due passi da ancona?
che io sappia lì ci passa solo l'adriatica e la falconara-orte, nonchè i raccordi portuali.
mi sfugge qualcosa?

ti sfugge la pergola-fabriano :)

ok, però pensavo che tu abitassi ad ancona città, dove la pergola-fabriano non è proprio dietro casa.

sono di ancona, ma a fabriano ci vado spesso.
ottimo salame.....

Non so se è capitato a qualcun altro, ma da un po' di giorni non riesco più a visualizzare le fotografie di Life...

... quantunque di casa. Mio padre era di Sassoferrato, bel paesino in montagna, lungo la ferrovia Pergola-Fabriano. Nonostante papà sia seppellito a Senigallia andiamo quasi ogni anno a Sassoferrato a portare un fiore ai nonni: dopo la triste e mesta ricorrenza, come diceva Totò, andiamo a risollevarci in un ristorantino che ci piace molto in piazza dietro la Rocca. Tutta quella zona, fino a casa mia ad Ostra, è terra di salame Ciauscolo... è il prodotto tipico di quella zona: un salame tenero e assai grasso ma di poca consistenza quasi spalmabile. E' buonissimo ma introvabile altrove tranne che a Bologna a casa mia o di mia madre... I miei amici ne rimangono tutti stupefatti e quando torno dal paese ho sempre prenotazioni lunghissime.

Aho, ha ragione Augusto a dire che i post di Roberto Amori, oltre che acculturare filotranviariamente, mettono una gran fame.... e di cose molto buone! Sono stato recentemente in vacanza nell'Urbinate, in un agriturismo, e io e mia moglie siamo tornati a casa carichi di salami nel borsone (durati pochissimo) e con qualche chilo in più di nostro. Ma con tanta pace interiore.