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I tram di Sanremo
Tra le diverse migliaia di canzoni lanciate dal Festival di Sanremo nei suoi 55 anni di esistenza, soltanto in due occasioni il nostro veicolo preferito è citato nel titolo.
La prima volta fu nel 1952, quando il duo Fasano (duo composto dalle sorelle Dina e Delfina Fasano che proprio in quegli anni grazie al festival raggiunsero una certa nototietà) portò in gara "Vecchio tram", una canzone di Callegari che non raggiunse i voti necessari per arrivare alla finale. Venne poi incisa su un disco della Cetra.
La stessa sorte toccò a "L'ultimo tram (a mezzanotte)", autori Calabrese e Sciorilli, portata al Festival di Sanremo 1964 da Milva (seconda esecuzione Frida Boccara).
Un titolo particolarmente azzeccato per i tram genovesi, visto che proprio intorno alla mezzanotte, pochi mesi dopo il Festival, l'ultimo tram percorreva le strade del Ponente.
Ma torniamo al 1952, per molte città il tram già era visto come un mezzo antiquato, traballante, sferragliante, sentite infatti come lo vedeva l'autore della canzone!

VECCHIO TRAM
(di Callegari)

Vecchio tram che al giunger della sera
verso la periferia te ne vai
tu mi metti in cuore tanta poesia
quando arrivi con quel lento traballar.

Vecchio tram che sferragliando passi
quante cose ci potresti raccontar
d'ogni strada tu conosci ormai la storia
sei di tutti un po' l'amico vecchio tram.

Sei l'amico delle coppie innamorate
che a sognare vanno fuori di città
sei l'amico di chi stanco dal lavoro
se ne torna verso il proprio casolar

Vecchio tram che al giunger della sera
verso la periferia lento vai
tu mi metti in cuore tanta poesia
e perciò ti voglio bene vecchio tram.

Vecchio tram che lentamente va.

Ciao, Renzo.