00 07/03/2005 00:51
A proposito della "dizione" napoletana "sfaccimma", vi faccio fare due risate: è storia che risale al lontano 27 ottobre 1990. Ero al teatro Sannazaro con la mia ex ragazza dove stavo assistendo alla presentazione del cofanetto del I e II volume "Alfabeto Napoletano" di mio zio Renato De Falco. Fra i relatori, vi era l'allora direttore dell'Istituto Grenoble, Jean Noel Schifano, praticamente un francese "trapiantato" a Napoli da oltre vent'anni. Orbene, nel suo intervento Schifano disse, naturalmente con l'immancabile erre moscia tipica dei francesi, che vivendo a Napoli aveva praticamente imparato quasi tutto il dialetto e le espressioni tipiche napoletane, fatta eccezione - fra le altre - per la dizione "figlio 'e sfaccimma" (vi lascio immaginare come era simpatico sentire una dizione del genere da un francese...).
Mio zio, con una vera e propria "faccia 'e corna vecchie", rispose, sia pur improvvisando uno scenico imbarazzo creato ad arte per essere ancor più credibile, se ne uscì con un'affermazione talmente originale, oltre che ovvia, che scatenò una interminabile risatona generale ed uno scroscio di applausi che pareva non finisse più. Infatti, rispondendo "per le rime" alla domanda formulata da Schifano, disse: "...in fondo, da lì veniamo tutti..."[SM=x346232] [SM=x346232] [SM=x346232]
Inutile dire che io ero letteralmente piegato in due dal ridere...