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FILOBUS DI BARI

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    Augusto1
    Post: 25.501
    Registrato il: 05/02/2004
    maestro tranviere
    00 18/02/2010 19:08
    Ciao Enrico, di bipiano mi risulta ce ne siano ancora, tanto è vero che stiamo valutando se possa essere possibile riportarne uno a Napoli.

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    Enrico N3C
    Post: 257
    Registrato il: 17/08/2009
    tranviere junior
    00 18/02/2010 19:26
    X Augusto
    Ciao Augusto e grazie per la tua pronta risposta; sono in un periodo particolarmente stressante [SM=x346226] , appena posso rispondo anche alla tua mail e a quella di XJ6!

    A presto! [SM=x346219]

    EN
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    TROLLINO59
    Post: 3.987
    Registrato il: 07/03/2007
    tranviere veterano
    00 26/02/2010 21:43
    BARI OGGI
    "Gita" lavorativa oggi a Bari ed immancabili foto filoviarie. Nuovo e vecchio a confronto.
    Dico subito che la ristrutturazione della Bari-Carbonara prosegue ma è ancora abbastanza indietro. sul tratto extraurbano nuovi pali e mensole sono state posate, mentre il bifilare (molto da rinnovare) è semplicemente appeso e quindi ancora da fermare. Idem per la penetrazione urbana sino al nuovo capolinea (provvisorio si spera) prima della "cinta" interna del centro città al di qua della ferrovia.
    Il vecchio bifilare "storico" è invece in tristi e penose condizioni che francamente, e lo dico da appassionato, non fanno onore all'arredo urbano di una città che sta assumendo una fisionomia ed una cura veramente da "nuovo secolo"!. Alcuni tratti sono molto pericolosi e sono lasciati alla mercè in maniera inqualificabile. Diciamola tutta: non ha alcun senso lasciare quei fili ! Sono un obrobrio.

    tratto in ricostruzione su corso de gasperi



    via della resistenza



    relitti vari.....





    ed infine il più indecente, prima del sottopasso...

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    trolleybus58
    Post: 1.524
    Registrato il: 01/09/2005
    tranviere veterano
    00 28/02/2010 13:58
    Vecchi bifilari
    Nemmeno per non perdere le servitù di elettrodotto e di ancoraggio? Come da noi in Via Colombo ed in Corso Carlo Alberto...
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    TROLLINO59
    Post: 3.987
    Registrato il: 07/03/2007
    tranviere veterano
    00 28/02/2010 15:17
    un conto è non perdere servitù, un altro è lasciare la linea in quella condizione INDECENTE. ci vuole poco ad ancorare i bifilari in modo civile e sicuro. Dopo il Petruzzelli una campata di linea è talmente bassa che viene sovente toccata da camion e pullman. Fortuna che non è in tensione.
    E' un fatto di civiltà ed arredo urbano....
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    trolleybus58
    Post: 1.524
    Registrato il: 01/09/2005
    tranviere veterano
    00 28/02/2010 15:49
    Capito, metterli in sicurezza con il parafil o altro...
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    trolleybus58
    Post: 1.524
    Registrato il: 01/09/2005
    tranviere veterano
    00 28/02/2010 15:51
    In effetti quella del sottopasso è proprio il massimo... [SM=x346223]
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    albatros28
    Post: 70
    Registrato il: 16/07/2008
    apprendista tranviere
    00 22/03/2010 21:51
    filobus Bari
    Riporto notizia da il Corriere del Mezzogiorno



    già acquistate sette vetture

    Filobus baresi, prima corsa entro l’estate
    La linea collegherà le ex frazioni Ceglie e Carbonara
    a via Capruzzi. Quasi conclusi i lavori sui fili elettrici




    BARI — I lavori per riattivare la linea dei filobus da Ceglie all’estramurale Capruzzi termineranno ad aprile. Entro l’estate ci sarà la prima corsa. Per il progetto sono stati stanziati con fondi Por circa tre milioni e 600mila: in questi giorni gli operai stanno terminando gli interventi sui fili elettrici mentre nella sede dell’Amtab sono già arrivati i primi due nuovi mezzi che si aggiungono ai 5 acquistati anni fa e che attualmente sono in manutenzione da parte della ditta produttrice proprio per metterli in regola con le attuali norme di sicurezza.

    Le filovie sono comparse a Bari nel 1941 e hanno funzionato per 40 anni. L’assessore al Traffico Antonio Decaro ha quindi disposto la riattivazione del servizio che permetterà di rafforzare i collegamenti dalle periferie (Ceglie e Carbonara) con il centro. Collegamenti che attualmente sono assicurati dai bus anche se in molti casi i pullman presentano ritardi o sono stracolmi. «Il sistema - spiega Decaro - è stato progettato proprio per venire incontro alle esigenze dei baresi che si spostano dalle ex frazioni.

    Ed è una risposta importante anche per quanto riguarda l’impatto ambientale, dato che questi mezzi sono assolutamente ecologici». Il costo del biglietto sarà quello di un bus normale: 80 centesimi. «Il nostro obiettivo - aggiunge Decaro - è sempre stato quello di soddisfare la domanda di trasporto pubblico della cittadinanza e questo è un passo importante per rafforzare i collegamenti con le ex frazioni».

    Il finanziamento poteva essere utilizzato solo per le aree bersaglio e quindi l’amministrazione comunale ha optato per i quartieri di Carbonara e Ceglie, considerando che il San Paolo ha potuto usufruire dei vantaggi della metropolitana. La filovia di Ceglie e Carbonara è solo il punto di partenza di un progetto ben più ampio che mira alla riattivazione delle vecchie linee ormai in disuso come ad esempio la tratta che attraversa il centro, passando per via De Giosa, via Cognetti, corso Cavour e via Piccinni, fino a raggiungere via Crispi e piazza Garibaldi. «Chiederemo altri finanziamenti - conclude Decaro - e stiamo pensando non solo ai filobus ma anche ai tram». L’Amtab inoltre ha avviato dei corsi di formazione per il personale che dovrà guidare i nuovi mezzi e che dovrà quindi ottenere un patentino apposito. Il sistema sarà a regime entro l’estate. I lavori infatti termineranno ad aprile ma poi, come richiesto dal contratto, saranno necessari alcuni mesi per il collaudo ministeriale.

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    TROLLINO59
    Post: 3.987
    Registrato il: 07/03/2007
    tranviere veterano
    00 22/03/2010 23:15
    bè devono lavorare sodo in un mese, perchè come dimostrato dalle mie foto i lavori sono tutt'altro che completi.
    non vorrei che sia il solito annuncio politico di teatina memoria...
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    wasca
    Post: 21
    Registrato il: 26/10/2009
    apprendista tranviere
    00 23/03/2010 10:07
    Considera che le tue foto si riferiscono anche al tratto in centro. Quello non sarà riqualificato. La linea si fermerà all'extramurale, prima del sottopasso.
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    trolleybus58
    Post: 1.524
    Registrato il: 01/09/2005
    tranviere veterano
    00 23/03/2010 10:47
    Quindi i filobus non circoleranno più in Centro? Ma se per l'impatto ambientale minimo sarebbero proprio adatti lì... [SM=x346235]
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    andrea79.b
    Post: 956
    Registrato il: 22/04/2004
    tranviere senior
    00 23/03/2010 11:15
    Ma hanno detto che per ora si limiteranno a via Capruzzi, poi parlano di via De Giosa, via Cavour, via Piccinni e piazza Garibaldi quindi nn solo staranno pensando di ripristinare il 4 sino al Petruzzelli ma di istituire anche qualche altra linea urbana.
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    andrea79.b
    Post: 956
    Registrato il: 22/04/2004
    tranviere senior
    00 23/03/2010 11:26
    Considerando che si è parlato anche di via Crispi chissà se non si possa sognare un ripristino almeno parziale dell'8




    CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE
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    albatros28
    Post: 70
    Registrato il: 16/07/2008
    apprendista tranviere
    00 27/03/2010 20:08
    La mobilita' a Bari nei prossimi anni - pubblicato dal comune di Bari il 25.03.2010


    Riporto notizia dal sito comune di bari, riguardante i progetti e gli interventi che interesseranno la città di Bari nei prossimi anni in tema di mobilità e viabilità :


    Utilissimo sarà per i baresi infine il terminal bus di via Capruzzi: l'amministrazione sta pensando di far sì che gli autobus extraurbani parcheggino in uno spazio delle Ferrovie dello Stato, a cavallo della Stazione centrale, vicino al sottopassaggio di via Quintino Sella, da attrezzare a tal fine. Un'area strategica per alleggerire largo Ciaia e l'estramurale Capruzzi dal passaggio e dalla movimentazione dei bus.

    Sui trasporti pubblici, infine, la novità più eclatante è il progetto di tram-treno, ossia un sistema che consente ad un tram di usare nella tratta extraurbana un binario delle linee ferroviarie ordinarie ma che poi, entrando in città, abbandona la strada ferrata per marciare su rotaie più piccole per arrivare, addirittura in piazza Moro, corso Cavour, corso Vittorio Emanuele, Piazza Garibaldi, via Crispi, il Lungomare. Le ipotesi prevedono diversi percorsi, un po' come le circolari elettriche di una volta.

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    TROLLINO59
    Post: 3.987
    Registrato il: 07/03/2007
    tranviere veterano
    00 28/03/2010 00:15
    treno/tram
    interessante, ma per zona non centrali. meglio per quelle periferiche, anche se oggi come oggi mi sembra che il servizio metropolitano su ferro sia discreto e migliorabile con medio impegno economico.
    per Bari storica i tram non ce li vedo proprio.
    e poi è anche una questione di costi.
    riattivare un paio di linee filoviarie costerebbe meno e sarebbe meno invasivo.
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    TROLLINO59
    Post: 3.987
    Registrato il: 07/03/2007
    tranviere veterano
    00 22/06/2010 00:14
    ritardo
    sembrava che per questa estate a Bari si potesse effettuare il collaudo e le prime prove su strada dei mezzi.
    ed invece ci sono dei ritardi, anzi degli "intoppi" come li ha definiti l'assessore....

    morale della favola, forse a settembre il collaudo riguarderà la tratta ceglie-carbonara, mentre per la carbonara-bari si dovrà attendere fine anno....

    siamo sempre alle solite...
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    wasca
    Post: 21
    Registrato il: 26/10/2009
    apprendista tranviere
    00 29/07/2010 18:15

    LA LINEA BARI-CARBONARA
    E per la filovia se ne riparlerà l’anno prossimo
    n. p.]
    • Per vederle circolare bisognerà aspettare l’anno nuovo. I lavori procedono ma gli adempimenti amministrativi della nuova linea della filovia «Bari-Carbonara» richiedono più tempi del previsto.
    Le difficoltà derivano essenzialmente dall’au - tonomia amministrativa della due linee: la Bari (via Capruzzi) Carbonara e la Carbonara-Ceglie che sono finanziate in maniera distinta, quindi seguono iter separati. La linea Carbonara-Ceglie, finanziata dal ministero dell’Ambiente, si è già conclusa con il suo collaudo e di quello dei due mezzi nuovi. Quella più impegnativa è l’al - tra, la Bari-Carbonara, allo stato terminata nel primo tratto, e oggetto di un finanziamento Por agganciato a un contributo che risale a più di 15 anni fa. Per evitare la chiusura al traffico di corso Alcide de Gasperi, l’amministrazione comunale ha richiesto l’autorizzazione all’Arpa per operare di notte. Si tratta di smontare i fili, rimetterli a posto o sostituirli, quindi rimontarli. Le opere si concluderanno non prima di dicembre.
    Successivamente si passerà alla complessa fase del collaudo dei quattro mezzi (frutto di finanziamenti degli anni Novanta) che richiederanno più tempo del previsto perchè si tratta di adeguamento di «vecchie» vetture a tecnologie attuali. Tali procedure sono codificate da un organo verificatore e richiederanno almeno due-tre mesi di test. Insomma, per vedere in giro i filobus dovremo attendere il 2011. [



    Dalla Gazzetta del Mezzogiorno
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    Augusto1
    Post: 25.501
    Registrato il: 05/02/2004
    maestro tranviere
    00 29/07/2010 20:29
    Speriamo bene.

    1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
    P. Vittoria Mergellina Fuorigrotta Bagnoli
  • filobergamo
    00 29/07/2010 21:19
    ne dubito fortemente x vedere il servizio regolare con gli 8 filobus penso si dovra attendere fine 2011 se mai si avverera..
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    albatros28
    Post: 70
    Registrato il: 16/07/2008
    apprendista tranviere
    00 24/09/2010 10:05
    Vi riporto un interessante riepilogo della storia dei filobus di Bari, pubblicato da Il Pendolare Magazine :

    Negli ultimi anni, complice una maggiore attenzione verso le tematiche ambientali, molte città italiane hanno riscoperto il filobus come mezzo di trasporto rapido ed ecologico. Tra le città virtuose, che hanno investito sul ritorno del filobus, troviamo Bari e Lecce, con due storie però diametralmente opposte che meritano di essere approfondite.
    Nel capoluogo pugliese il filobus ha fatto la sua comparsa già nel 1939, con una linea realizzata dalla Compagnia Elettrotecnica Italiana e gestita dalla SAER. Nel dopoguerra, nonostante il boom crescente della motorizzazione di massa, il filobus vede una grande espansione, con l’attivazione di nuove linee tanto che, nel 1960, la rete raggiunge un’estensione di circa 36 Km con 8 linee ordinarie ed alcune linee periodiche a servizio dello Stadio e della Fiera del Levante. Nel 1965, con la municipalizzazione del trasporto pubblico barese l’esercizio viene assunto dall’AMTAB, che dopo aver soppresso alcune linee sul finire degli anni ‘60, nel 1975 è costretta a sospendere totalmente il servizio filoviario a causa di un grave guasto alla sottostazione elettrica di S. Anna. I mezzi vengono perciò ricoverati all’aperto, in un’area scarsamente sorvegliata, subendo gravi atti di vandalismo che li resero praticamente inutilizzabili. Per ovviare a questo problema venne deciso l’acquisto di 14 filobus provenienti da Verona, dove la rete era in corso di dismissione propria rete. Mentre le 8 vetture Fiat 2405 entrerono regolarmente in servizio, per motivi mai chiariti le 6 vetture Fiat 2411 non entrarono mai in servizio. Nel 1978, al termine di ingenti lavori di ammodernamento delle sottostazioni, l’AMTAB ripristinò il servizio filoviario, ristrutturando anche parte delle vecchie vetture Alfa Romeo 910 F/Pistoiesi degli anni ’50. A causa però della scarsità di vetture non venne ripristinata la rete così come era prima della chiusura ma vennero riattivate solamente la linea 4 Teatro Petruzzelli – Ceglie, seguita dalle linee 4/ Teatro Petruzzelli – Carbonara di Bari, 8/ Piazza Garibaldi – Rione Carrassi e 15 Fiera del Levante – Casermette (Via Alberotanza), con un’estensione della rete di circa 17 Km, scesi a 15 nel 1981 a causa della temporanea soppressione della linea 4, causata dall’inagibilità del capolinea di Ceglie del Campo. L’odissea per i filobus baresi non era però terminata in quanto alla fine del 1987 venne demolito lo storico deposito filoviario di Via Devito Francesco e tutti i mezzi vennero trasferiti nel nuovo deposito che AMATB aveva realizzato nella Zona Industriale. Peccato solo che “provvisoriamente” pur essendo stato realizzato nel 1983, non era stato collegato alla rete filoviaria. Di conseguenza nuova sospensione a tempo indeterminato del servizio non essendo i mezzi di allora predisposti per la marcia autonoma. A complicare ancora di più la situazione interviene un contenzioso giudiziario in quanto l’AMTAB all’epoca aveva acquistato, oltre ai filobus veronesi, un discreto numero di autobus, sempre usati, provenienti da altre città, tra cui Napoli, avvalendosi dell’intermediazione della società SIPUIA con la formula del noleggio-riscatto. Tra il 1983 ed il 1984, con molta superficialità, molte di queste vetture vennero radiate dal parco senza che fossero terminati i pagamenti delle stesse. Di conseguenza la SIPUIA chiese ed ottenne un sequestro giudiziario delle vetture. Tra cui, ovviamente anche i filobus ex veronesi che restarono in deposito in attesa di decisioni, finchè, fallita anche la SIPUIA, fu possibile demolire i mezzi. Nonostante queste vicissitudini, il Comune di Bari e l’AMATB non rinunciarono all’idea di ripristinare il servizio filoviario, tanto che nel 1990, grazie ad un finanziamento di circa 7 miliardi di lire, venne decisa la riattivazione del servizio della linea 4 per Carbonara, e la realizzazione di due sottostazioni di alimentazione, una in zona Sant'Anna e una in via Re David oltre all'intera linea aerea, dal teatro Petruzzelli a Carbonara. Vennero anche ordinati, allo scopo, 5 filobus bimodali alla AnsaldoBreda di Genova che si aggiudicò anche la gara per i lavori di ripristino della filovia. Quando tutto sembrava ormai pronto per il ritorno del filobus per le strade baresi, con la consegna delle 5 vetture, si aprì un lungo contenzioso giudiziario con AnsaldoBreda . Inoltre, a metà degli anni ’90, il cambio di normativa europea in materia di filovie ed il conseguente obbligo di innalzamento della tensione a 750 V CC rese necessaria la modifica del progetto e provocò un nuovo e definitivo stop ai lavori. Nonostante le promesse delle varie giunte comunali di giungere presto ad una risoluzione del problema, le vetture restano ferme in deposito per anni, anche se tenute sempre in condizione di marcia, mentre il bifilare, ormai quasi senza più manutenzione, inizia rapidamente a deteriorarsi, tanto da venire rimosso in molti punti della città. Nonostante i fondi del vecchio finanziamento non siano stati spesi, appare evidente che occorreranno ulteriori finanziamenti per i lavori di manutenzione della rete esistente e per l’acquisto di nuove vetture per integrare le 5 presenti. La situazione si sblocca nel 2009, quando il Comune, ricevuto un ulteriore finanziamento di 2.830.000 euro, risolve il lungo contenzioso con AnsaldoBreda che provvederà ad effettuare l’adeguamento delle vetture e i lavori per la rimessa in esercizio ed il ripristino del primo lotto della rete, di 10,537 km da:piazza Umberto I lungo via De Marinis, corso Alcide De Gasperi, viale Einaudi, viale della Resistenza, largo 2 Giugno, viale della Repubblica, viale Unità d’Italia, via Capruzzi, corso Benedetto Croce, corso Alcide De Gasperi, via De Marinis. Viene anche indetta la gara per il ripristino del secondo lotto della rete fino a Carbonara e per l’acquisto di 2-4 filobus da 12 metri. La gara viene vinta dalla ATI formata da VOSSLOH KIEPE + VAN HOOL + SIRTI per un importo netto di 2.774.000 euro. In previsione della riapertura della filovia, prevista salvo ritardi burocratici per l’autunno del 2010, sono iniziati i lavori di ripristino dei 5 filobus AnsaldoBreda che sono stati portati a Napoli per effettuare delle prove sotto rete. Parole di soddisfazione per il ripristino della rete filoviaria sono state espresse, in diverse interviste, dall’assessore alla mobilità del Comune di Bari, Antonio De Caro per il quale “dopo anni di oblio finalmente il filobus sta vivendo un momento di forte rivalutazione in Italia, ed anche Bari, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale vedrà ben presto circolare sulle proprie strade un mezzo veloce ed ecologico, ad emissioni zero”.


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