Translohr di Clermont Ferrand
Da "Le journal de dimanche" del 15 ottobre 2006.
A CLERMONT, UN TRAM NEI COLORI LOCALI
Dal nostro corrispondente
Fino all'ultimo momento, aveva incrociato le dita. Ma Serge Godard, il sindaco (PS) di Clermont Ferrand ha dovuto arrendersi venerdì pomeriggio. A poche ore soltanto dall'inaugurazione ufficiale del tram, il prefetto ha deciso di rimandare l'esercizio commerciale delle 20 vetture. Una decisione conseguente a un deragliamento, accaduto il 2 ottobre, presso il CHU. La causa: pezzi di coprimozzo finiti nella rotaia a seguito di un incidente stradale. "Noi non costruiamo carri armati. Il nostro prodotto è ottimo, ma è necessario offrirgli condizioni di circolazione decenti", esclama Philibert d'Hotelans, il direttore di Translohr, la società alsaziana incaricata della realizzazione del nuovo mezzo.
Se le vetture - colore "fior di lava", un elegante rosso granata - hanno potuto caricare dei passeggeri al momento dell'inaugurazione ieri (sabato 14, n.d.r.), la prefettura ha formulato due esigenze: da una parte, il rinforzo della separazione tra le rotaie e la sede stradale sul tratto incriminato, d'altra parte degli adattamenti sul sistema di guida "affinhè un incidente del genere non succeda più". Gli abitanti di Clermont dovranno dunque attendere ancora un mese, nel migliore dei casi, per poter ritrovare un modo di trasporto che i più anziani di essi hanno già conosciuto. Nel 1890, Clermont fu la prima città, in Francia, a dotarsi di un tram elettrico. Una linea smantellata negli anni Sessanta: una città moderna, si diceva allora, deve fare spazio all'automobile.
50 anni dopo, gli stessi argomenti sono usati in senso contrario. "Vogliamo dare l'immagine di una città allo stesso tempo giovane e dinamica, e il tram ci aiuta", assicura il sindaco... La maggioranza socialista ha dunque puntato su un concetto innovativo: un tram bidirezionale, appena più largo di un automobile, guidato da una rotaia centrale e montato su pneumatici. Della Michelin, per forza(la Michelin ha sede a Clermont F., n.d.r.): l'azienda era intervenuta 15 anni fa per contrastare un progetto unicamente su rotaie. E' stato un errore questa volta, far piacere al primo imprenditore della città? "Assolutamente no", taglia netto il direttore di Translohr. "Il pneumatico offre una migliore aderenza e permette di superare forti pendenze, fino al 9%. Permette inoltre di impegnare curve ad angolo retto, senza vibrazioni nè sferragliamenti (ho tradotto così crissements, n.d.r.)".
Dopo 3 anni di lavori e 290 milioni di euro di investimenti, il tram è atteso al varco. Sppecialmente dai commercianti posizionati lungo la linea, che emergono finalmente dalla polvere e dalle trincee. E, soprattutto, dai suoi futuri passeggeri. Secondo il Comune, il Translohr dovrebbe trasportarne 35.000 al giorno.
Stéphane Barnoin
(traduzione di 1707 con l'aiuto di un vocabolarietto Rizzoli-Larousse)