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PCC: un'icona americana
Sono passati esattamente 90 anni da quando, nel 1931, la "(Electric Railways) Presidents Conference Commission" definiva un nodello unificato di vettura tranviaria, da adottare in tutte le reti tranviarie USA; modello che venne poi denominato comunemente dall'acronimo PCC.
Da allora, le panciute vetture tranviarie sono diventate una presenza abituale nelle città degli States e, in parte, anche del confinante Canada; inoltre, sono servite da modello anche per molti tram europei e dei paesi dell'Est, con le dovute varianti (si pensi, da noi, alle 3000 -3100 torinesi, o alle Tatra di oltrecortina).
Purtroppo, la scure abbattutasi sulle reti tranviarie USA negli anni '50 e '60 ne ha molto ridotto la consistenza; rimangono comunque una vera e propria icona dell'America.
Proprio così si intitola il video su Youtube, messo in rete forse proprio in occasione dell'anniversario, che ne ricostruisce la genesi e la storia



La caratteristica più appariscente all'esterno è la doppia fila di finestrini laterali; quella superiore voluta espressamente per permettere la visuale all'esterno anche ai passeggeri che non potevano o volevano sedersi (in un'epoca in cui forse la tecnologia non permetteva finestrature ampie).
Ma il particolare più interessante è all'interno, al posto di guida: al posto dei normali comandi manuali (manovella e rubinetto del freno), una pedaliera, di chiara derivazione automobilistica, coi due pedali di acceleratore - freno di servizio; lasciando lbere le mani per i comandi di emergenza (freno di emergenza e campana o avvisatore acustico).
I comandi a pedale vennero ricopiati, tali e quali, nei "Tatra" dell'Est europeo; mentre altrove, come da noi (vedi le torinesi 3100), rimasero i tradizionali comandi manuali.
[Modificato da Censin49 07/08/2021 14:47]