BOLOGNA

Inizio con via D'Azeglio:


Che bella via Ugo Bassi col defunto e splendido Hotel Brunn! Continuo con l'irriconoscibile via prima delle demolizioni occorse occorse ad inizio anno '20:

Grazie Roberto, siii è proprio come dici tu infatti io mi ricordavo che girassero sulla rete tramviaria ecco perchè pensavo fossero tram. Mi ricordo c'ernao pure quelli articolati, cioè che a metà avevano un soffietto ed erano tipo 2 vagoncini se non sbaglio. Grazie mille per le info!!
Alex :-)

giovedi scorso sono riemerse le rotaie anche all'inizio di v.A.Costa...sono poi state ricoperte con asfalto...

>nel frattempo il tram presente al parco Ansaloni si sta deteriorando ulteriormente...(non ricordo la matricola, chiedo aiuto a Roberto)

Un bel po' di bitume che fa tanto bene alla salute, specialmente a chi lo stende; vergogna, solo tram e pavè, come si conviene nelle città europee.

la motrice è la 228

Esadelta su Facebook ne abbiamo parlato con Roberto e sarebbe giusto che qualcuno venisse a prenderla per restaurarla "alla bolognese" Tra 5 anni potremmo trovarci di fronte ad un mezzo messo peggio della 201 torinese...quando si trovava a Roma naturalmente!

Ancora un brevissimo video del 13 in circolazione a Torino, durante la festa del ATTS tenutasi presso la stazione della cremagliera di Superga; la bella vettura sotto la Mole sembra davvero rinata a nuova vita!

fra le mani ho il libro dei trasporti provinciali bologesi,purtroppo sui rotabili non entra nello specifico per cui avrei dei dubbi?i tram sella casalecchio bologna(la belga)erano davvero a comando indiretto per la doppia trazione?e si sa di quale livrea erano?grazie

@ Censin. A Roma, in livrea blu e bianca, la Bolognese era veramente uno spettacolo, piu bella della Triestina. Aggiungendo poi, Mater, Mrs e Giostra Urbinati, devo dire che la Stefer aveva veramente un bel parco Tram.


Errare è umano, perseverare è diabolico.

Come ho fatto già per Carrara, vi posto una immagine da una cartolina dei primi del 900 (il timbro non è leggibile).
Il tram ripreso è il n°31, la pubblicità è dei Tortellini

CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE

C'è qualcuno che possegga qualche immagine del deposito dei tram davanti allo stadio comunale quando era attivo?
Attualmente il fabbricato è ancora esistente ed è sede di una bocciofila.
Fu chiuso nel 1958, all'entrata in funzione delle filovie 42 e 43.

...si trova nel libro 'storia dei trasporti urbani di bologna' a pag 139 , ma si tratta della sottostazione ' littorale' aperta nel 1928, si dice anche che era previsto un deposito che poi non fu mai realizzato...

X alessandro:
(fra parentesi le fonti)
le elettromotrici per la BO-casalecchio erano a comando multiplo ('in treno per vignola') con le composizioni M+R+M o M+R+R+M ('suburbana-storie di viaggi') ed erano savigliano-CGE n°281/290 ('fuori porta col vaporino' e ' bologna in tram') poi passate ad ATM Bologna e otto trasformate nel gruppo 33/41 , tranne 36 , simili a 42/65 , e due in 127/128 ('stroria dei trasorti urbani di BO')...

la Sottostazione è ancora esistente, ma dalle informazioni di Roberto Amori, pare che nessuno abbia mai fotografato il deposito in questione, benchè abbia salvato le carrelli dai bombardamenti che coinvolsero la 216, in quanto le avevano ricoverate in quel fabbricato, negli anni '50, ospitava un paio di Sibona articolate e alcune "pedana" per le linee 11, 17 e 18. Il gestore della bocciofila mi disse che i binari erano ancora sotto le piste.

E' questo: gli ingressi come si vedono erano tre di cui uno scomparso. La Sottostazione di cui avete accennato è la Tofane, una tra le più belle e antiche, poco distante che ha elettrificato l'era tramviaria e tuttora dopo oltre 80 anni è in servizio per le filovie 13 e 14.
Il Deposito nasce più tardi di quanto si pensi: ho trovato le carte per il via ai lavori e sono del Maggio 1943... si tratta di una rimessa, alla quale un anno dopo sarà affiancata anche una Officina, per il rimessaggio con fosse di visita per 50 vetture.
A guardare l'attuale bocciofila parrebbe che per prima nascessero i due ingressi principali del manufatto e che poi, l'anno successivo, fosse stata aggiunta l'Officina che è la parte in più a sinistra.
La volontà era, come infatti sarebbe accaduto, preservare parte dei tram dalle imminenti incursioni aeree in una zona lontana il più possibile da obiettivi militari sensibili. Qui vennero alloggiate le carrelli, le pedane e quanto di meglio ci fosse al momento. La scelta fu giusta in quanto il Deposito principale della Zucca, vicinissimo alla stazione ferroviaria, fu invece martoriato di bombe distruggendolo assieme a quanto c'era dentro. Come dicevo in privato con Flyer le carrelli, difatti, non vennero particolarmente danneggiate a parte la 216 che si trovava in Piazza Malpighi al capolinea del Casalecchio e che fu più volte fotografata dai Camera.
Da un'altra carta inviata al Podestà nel Marzo 1944 lo si informa che oltre ai rotabili sarebbero stati decentrati tra il Deposito e l'Officina "per preservarli dagli eventuali bombardamenti aerei nemici" anche "buona parte dei preziosi macchinari d'officina esistenti alla Zucca".
Dopo il conflitto il Deposito venne perlopiù utilizzato per il rimessaggio dei vagoni ma dato che i tre binari erano elettrificati venivano qui custoditi e riparati per i piccoli problemi anche le motrice in servizio sulle linee che vi transitavano di fronte: 11, 17 e 18.
Anche io ho sentito dire che sotto le piste ci siano tuttora i binari.
Debbo dire che alcuni anni fa c'era un po' di fermento attorno alla Bocciofila: si cercavano carte, dati e foto. Non ho idea perchè, a parte chè una zona molto appetibile e vicinissima al centro... comunque dentro a una destinazione sportiva: bocciofila, antistadio, Stadio e Piscina.

Io ricordo che campeggiava "Azienda tranviaria municipale" scritta a vernice nera su un rettangolo bianco lungo come le tre porte, per il resto, a parte la porta murata non è cambiato neanche il colore.

l'unica traccia del deposito l'ho trovata nel libro storia dei trasporti urbani di bologna di Formentin - Rossi, ed è disegnato con due soli binari, da notare tra la funivia e lo stadio quanti scambi erano presenti.

1)1954, porta Saragozza con i binari della linea 1 stazione - Saragozza
2)1959, Via Farini angolo via D'Azeglio, linee 11, 13, 17, 2
3)1953, Piazza dell'Unità, vettura pedana diretta all'ippodromo

ho letto con dispiacere delle carrelli mai arrivate per via della 2 guerra e dal modello costruito si nota la transizione tra le prime 30 e le genovesi ma volevo sapere qualcosa in più;cioè erano solo un idea o vi fu una commessa inevasa per tot vetture?e se fu così che caratteristiche tecniche avrebbero avuto?perchè sul libro in mio possesso (la prima edizione)non vengono menzionate!