Circa la ventilata possibilità di inserire un modulo, fattibile tecnicamente, sorgono ancora dubbi con la sua convenianza.
Come citato nel prec. intervento, a Padova sono utilizzati dei Translohr STE 3 da 3 casse con allestimento per 164 passeggeri: diviso 3 fanno 55 passeggeri, ma il modulo centrale è un pò più corto degli altri due per cui può trasportare circa 50 passeggeri. Con il 4° modulo (sarebbe un STE 4 da 32 m) si arriverebbe ad una capacità totale di circa 215 passeggeri, solo il 10 % in più dei maxifilobus o di corrispondenti tram rtadizionali da 200 posti.
Ogni tram è costato, come preventivo , 1,8 mil.€, ma adesso penso che il costo sia di circa 2 mil.€, visto che è praticamente ancora in fase di sviluppo.
Il 4° modulo costerebbe grosso modo un quarto del valore del tram, compreso il lavoro di installazione. Andremo ad un costo del tram di circa 2,5 mil.€.
In sostanza altre spese con un incremento modesto di prestazioni, a cui corrispondono maggiori oneri di manutenzione, quindi rispetto ad un tram tradizionale non è che il Translohr sia stato un fulmine di guerra infatti i tram tradizionali da 200 posti costano circa 2 mil.€.
Il confronto con i maxifilobus è poi tutto a vantaggio di quest'ultimi.
Viene da pensare che Translohr abbia voluto partecipare alla gara di Padova con poco guadagno pur di avere altre realizzazioni, oltre all'unico impianto francese di Clermont-Ferrand (che quarda caso è la sede della Michelin
).
Con questo non è che si vuole screditare o peggio, far cessare il servizio a Padova, ma alla fine solo i costi diranno sulla sua reale convenienza (già ora i dubbi sono notevoli): saranno da verificare i costi chilometrici di L'Aquila e Mestre, inoltre è stata data notizia di un nuovo impianto a Latina, con un'importo di 121 mil.€, ma le linee quanto sono lunghe?
Cordiali saluti da Flavio Menolotto