00 20/07/2004 23:47
TRAM-GENDER
Come letto su un sito, nel 1897 l'Accademia della Crusca preferiva (per questioni eufoniche, non essendo usata in italiano la V dopo la M , ma dopo la N) il termine TRANVIA, mantenendo valido (ma molto meno usato) il termine TRAMVIA.
Io preferisco TRAMVIA, un po' per attaccamento al nome originale ed al cognome di Benjamin Outram. Pur scrivendo con la M però, spesso la pronuncia cade sul suono "NV"
Comunque, in italiano vi sono termini (anche se raramente) in cui la pronuncia differisce dalla scrittura:
VIBO VALENTIA (pron : VIBO VALENZIA)
e nei termini inizianti con la S+Consonante, si aggiunge spesso una I fonetica
l'anno scorso sono stato in Spanga , diventa (in Ispagna)
chi vuol venire in Storia (ricordi lieceali), diventa (in Istoria)...
latinismi...
Cari colleghi TRAM-GENDER, ma che mi dite del verbo TRAMMIARE ideato dal compianto Nino Manfredi in Café-Express ?
Manfredi cita : prima c'é uno scambio titi-tità , poi uno scambio vecchio tatà-tutum , quindi viene la botta e si TRAMMEJA tutto . Per i non-campani, il verbo significa grossomodo sballottare :Sm13:
Per Nicola : Se tuo figlio di 8 anni ride di te che giochi coi trammini, non ti atterrire ! Dovresti vedere l'espressione di mia nonna alla mia idea di piazzare in campagna un maxiplastico tramviario piantato a terra, atto al trasporto "urbano" delle galline [SM=x346236]

AL PAÇIO - TRAM-GENDER che si TRAMMEJA , nonché CHICKEN-MOVER