00 13/03/2005 17:50
Isolamento

Grazie mille per le belle parole.
Dunque, a Bologna i legni erano proprio di legno ovviamente trattato per gli agenti atmosferici e le escursioni termiche cui ogni bolognese umano od oggetto che sia deve sopportare ( da noi il clima è equatoriale, si va tranquillamente in sei mesi dai -10 ai +40, d'inverno puoi scegliere fra la neve e la nebbia mentre d'estate c'è una umidità a prova di qualunque climatizzatore )



Nel rompicapo qui sopra sono indicati a)i punti di totale isolamento tra filo - e filo + b)i punti in cui filo - e filo + si toccano scambiandosi tensione c)le due aste che fanno da salto dell'isolamento. Notare che nella foto anni '60 il salto dell'isolamento era fatto con due eleganti astine curve di diversa semicirconferenza mentre negli anni '70 furono sostituite da più discrete barre parallele al bifilare isolato. Notare infine che i legni isolatori sono consumati nella parte superiore, questo perchè dopo anni di transiti di aste venivano rigirati così che per altri anni ancora il passaggio dei pattini avvenisse nella parte nuova. Della serie non si spreca niente.
Questo triangolo filoviario oggi non esiste più, installato dopo il 1963 per permettere ai filobus di raggiungere l'antico deposito della Zucca è stato eleminato nel 2002.



Ecco dei nuovissimi, e costosissimi, isolatori svizzeri della Kummler & Matter. In materiale plastico pressocchè eterno ha la caratteristica di isolare come un tempo ma qualora accadesse, come dicevamo giorni fa, che il filobus si fermasse proprio lì sotto la corrente arrivi ugualmente alle aste.
Nella foto la linea filoviaria delle circolari è isolata da una tratta all'altra perchè alimentata da due diverse sottostazioni.