00 12/03/2005 11:30
Incroci filoviari


Eccoci a Porta S.Felice: un punto molto importante nel nostro Paese in quanto da qui è passato fino al 1960, anno di inaugurazione dell' Autostrada del Sole, l'intero traffico nazionale tra il Nord e il Sud dell'Italia. Infatti, incredibile ma vero, le prime proteste, petizioni e raccolte di firme contro il caos e l'inquinamento sono datate ai primi anni '50.
In alto vediamo, appunto, un cartello verde con l'indicazione per la A1, segno quindi che siamo oltre al 1960.
A suolo vediamo le rotaie della tramvia 3 Borgo Panigale soppressa nel 1955 mentre brillano in alto i bifilari nuovissimi delle circolari 32\33 che si intersecano col 41. Un incrocio molto artigianale ma efficentissimo è da poco installato, la disposizione dei legni isolatori ci mostrano come i filobus del 41 verso Borgo Panigale non sono isolati dalla tensione e passano senza problemi mentre i filobus della circolare diretta verso la Stazione FS devono fare attenzione perchè saranno per qualche metro senza corrente. Migliaia di volte l'inerzia del moto li ha fatti passare lì sotto fino al ripristino della tensione ma è raramente accaduto, per disattenzione del filoviere o per una brusca frenata improvvisa che le aste fossero, col filobus fermo, proprio sotto i legni: oggi coi trimodali non ci sarebbero problemi ma allora doveva essere che il bigliettaio e i passeggeri più volenterosi andassero a spingere per 4 o 5 metri...oggi in era di normative chissà come si esprimerebbero gli Enti.
Ho a casa dei miei uno di quei legni in questione che mi regalarono i dirigenti della linea aerea, non sembrerebbe ma è bello grosso e pesante, ultimamente fino al 1982 talvolta durante la manutenzione venivano sostituiti da più moderni e leggeri ma anche più costosi identici isolatori in plastica bianca. Ci sono foto per chi fosse interessato a queste tecnologie di un tempo.




Ed eccoci a Porta S.Felice ai giorni nostri, la A1 sono già 45 anni che solleva il traffico nazionale e qui probabilmente ora il caos e l'inquinamento sono il doppio di allora...
Un modernissimo incrocio ad alta velocità ha preso il posto dell'artigianale aggeggio, con i suoi legni o le plastiche, di un tempo per la modica cifra che credo si aggiri attorno ai 9.000 Euro ( circa 15.000 gli scambi )
Qui osserviamo come l'isolamento preveda la mancanza totale di congiunzioni tra le due linee in quanto, probabilmente, un giorno i filobus articolati del 13 potrebbero essere elevati alla tensione di 750 vv mentre i due assi delle circolari, che non sono predisposti, rimarrebbero sul 32 e 33 a 600 vv impedendogli di conseguenza di lavorare come capita talvolta in rinforzo sul 13.

[Modificato da Roberto Amori 12/03/2005 11.32]