Mondo Tram Forum Discussioni sui trasporti tranviari in Italia e nel mondo

TORINO - Vecchi raccordi e rotaie dismesse

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    MauroP
    Post: 1.238
    Registrato il: 07/02/2004
    tranviere veterano
    00 23/01/2006 14:06
    Premettendo che qui si parla di raccordi ferroviari, e dunque Stefano ti consiglio di postare la domanda anche su "Binari e ricordi", dove il tema è tranviario, forse Simone7041 ti potrebbe aiutare, anche lui abita in zona...

    [Modificato da MauroP 23/01/2006 14.07]


    Mauro
    T.J. Team
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    piccolaintram
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    Registrato il: 07/10/2007
    apprendista tranviere
    00 09/10/2007 23:59
    trincerone di via sempione



    mi sembra che non abbiate ancora parlato dei binari del trincerone di via sempione in barriera di milano che io sbircio da 21 anni, ogni volta che vado da mia cugina, dal ponte vicino all'ospedale s.giovanni bosco...

    e da 21 anni ho sempre visto il solito scenario: erbacce,sporcizia,e un po' più in là sui binari una specie di carretto (?)abbandonato.

    e tutt'oggi non ho mai capito che cosa ci passasse su quei binari,fino a quando,e a che cosa servivano,dove andavano a finire...

    CHI MI RACCONTA?

    comunque,sono passata li di recente e ho notato che i binari sono stati rimossi,si vede il segno sulla ghiaia...


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    linea13
    Post: 641
    Registrato il: 05/02/2004
    tranviere senior
    00 10/10/2007 20:53
    Il raccordo Vanchiglia
    piccolaintram, 09/10/2007 23.59:

    tutt'oggi non ho mai capito che cosa ci passasse su quei binari,fino a quando,e a che cosa servivano,dove andavano a finire...

    CHI MI RACCONTA?



    Piccolaintram, se continuerai a mostrare questo interesse verso i binari torinesi come minimo riceverai proposte matrimoniali da qualche giovane frequentatore della room di Torino [SM=x346232]
    Va bene, ti racconto io qualcosa. Il binario che ti incuriosiva da bambina collegava lo scalo merci Vanchiglia e la Manifattura Tabacchi di corso Regio Parco alla ferrovia Torino-Milano, da dove si staccava più o meno all'altezza del ponte di via Breglio. Io non ho mai frequentato la Barriera di Milano ma un mio collega, più o meno sulla cinquantina, è cresciuto in zona e ricorda treni carichi di legna e carbone, presumo diretti alla Manifattura. A Vanchiglia, quando le Poste ancora viaggiavano in ferrovia, c'era anche una sezione di smistamento. Spero di essere stato esauriente e ti saluto! [SM=x346219]



    Paolo A.
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    piccolaintram
    Post: 61
    Registrato il: 07/10/2007
    apprendista tranviere
    00 10/10/2007 22:55
    Re: Il raccordo Vanchiglia
    linea13, 10/10/2007 20.53:


    Piccolaintram, se continuerai a mostrare questo interesse verso i binari torinesi come minimo riceverai proposte matrimoniali da qualche giovane frequentatore della room di Torino

    ot:
    proposte matrimoniali? muahaha!! [SM=x346231] mi spiace ma sono già felicemente fidanzata... [SM=x346227] [SM=x346229]
    fine ot

    tornando a noi...

    ti ringrazio molto delle informazioni! [SM=x346242]

    nel frattempo ho trovato questo articolo su un sito che parla dello stato di quei binari

    marmox.altervista.org/articolispine/070531_sotto_le_32...

    mamma che schifoooooo!!!non avrei mai immaginato...
    un conto sono i topastri, un conto le siringhe...brrrrr!! [SM=x346234] [SM=x346244]




    [Modificato da XJ6 13/10/2007 03:20]
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    ab81
    Post: 22
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    apprendista tranviere
    00 24/10/2007 00:26
    Raccordo Vanchiglia


    Ma è vero che almeno una volta lo scalo merci Vanchiglia, considerata la sua vicinanza al Cimitero Monumentale, è stato utilizzato per il trasporto passeggeri in occasione della ricorrenza del 2 novembre?
    Qualcuno ha per caso usufruito di quel servizio?

    Ed è vero che è da escludere un riutilizzo di quella linea ferroviaria poichè - così mi pare di avere letto - alcune aree prima interessate dai binari sono già state vendute e destinate ad altri utilizzi?

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    davto
    Post: 990
    Registrato il: 20/01/2005
    tranviere senior
    00 24/10/2007 09:23
    Ho letto da qualche parte che negli anni Novanta si sperimentò una navetta da Torino Lingotto con una coppia di Aln 663.
    Sarebbe interessante sapere qualcosa in più.
    [SM=x346219]

    Davide.
    www.mobilitatorino.it
    www.atts.to.it
    membro T.J.Team
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    ZioJO73
    Post: 225
    Registrato il: 25/10/2007
    tranviere junior
    00 29/10/2007 22:50
    Raccordo Vanchiglia
    Il raccordo Vanchiglia era uno scalo di tipo merci nel quale venivano smistati, caricati e scaricati interi convogli merci.
    Portati i vagoni con la spinta di una D214, D145 e D245 ed in pochi casi D145, venivano smistati su camion che poi dal lato di corso novara partivano per le finali destinazioni.
    Il raccordo venne chiuso nella prima metà degli anni '90, (nell'89 funzionava ancora!) e l'armamento venne eliminato alla fine degli anni'90. Asfaltato il piazzale dal quale si diramavano i binari di servizio, parte di esso venne ceduto all'Amiat e all'ATM per il ricovero dei loro mezzi.
    Curioso il fatto che in prossimità della radice dal quale partivano le diramazioni sia stata creata una trincea di circa 10 metri e profonda 1, come "zona franca" onde impedire che le persone dal lato piazzale potessero raggiungere il retro dell'edificio postale e la radice scambi.
    Il Vanchiglia è anche uno dei più vecchi scali torinesi: se fate caso, proprio dietro il "marmista" Torchio si intravede l'antichissima torre d'acqua per il rifornimento delle locomotive.
    Sempre alle spalle del marmista c'è anche un fabbricato originariamente destinato al personale, oggi riparo per senzatetto.
    Fa sorridere la solerzia con cui sono state rimosse le rotaie in "Uso". Lascia invece perplessi la mancanza di tale solerzia nel rimuovere quelle "storiche" che ai tempi della rimozione erano invase dai rovi e coperti da anni di vegetazione.
    Ebbene, queste rotaie esisono ancora con tanto di scambi a macaco e qualche anzianissima rotaia datata fine ottocento....

    VA segnalato infine il raccordo in regresso per la Manifattura Tabacchi. In treno arrivava al Vanchiglia e sostava fintanto che il Badoni della manifattura partiva dall'industria e si appropriava del treno. La manovra era in regresso con macchina posteriore e ai tempi della tramvia per settimo vi era anche l'intersezione del binario tramviario di corso regio parco con quello della manifattura.

    Salutoni. Zio JO [SM=x346232]
    [Modificato da ZioJO73 29/10/2007 22:52]
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    ZioJO73
    Post: 225
    Registrato il: 25/10/2007
    tranviere junior
    00 29/10/2007 23:21
    Raccordo gasdotto di lungo dora Siena
    Non tutti sanno che dalla ferrovia torino-ceres si diramava un binario che andava a finire proprio dietro il Deposito Tortona, al Centro di distrubuzione del "gas di città".
    Tale raccordo, partiva da Via Saint Bon, e proseguendo, dopo aver tagliato corso vercelli, per via Carmagnola scendeva lungo via Lodi.
    La sede ferroviaria era di tipo vincolato, in pratica vi era una sorta di costa di granito che delmitava la sede ferroviaria da quella stradale. La posizione del binario era a sinistra, mantenendo lo sguardo su via Lodi e lasciandosi il corso Palermo alle spalle.
    All'altezza dello spiazzale che c'è tra via Aosta, Via Chivasso e Via Lodi, il binario curvava dentro via Aosta e compiva una diramazione: una andava fino all'inzio di via Aosta in Lungo Dora Firenze, l'altro proseguiva in direzione opposta e dopo aver tagliato corso Palermo e Corso Novara, proseguiva sempre in via Aosta e si infilava nelle fabbriche demolite negli anni '90 per far posto a quel complesso di palazzi che si trova all'uscita di via Malone.
    Tornando al binario che va verso Lungo Dora Firenze, da via Aosta (era sulla sinistra guardando il fiume e con via Lodi alle spalle), attraversava la Dora passando sul ponte obliquo di colore verde ormai pedonale. Chissà quante vole vi siete chiesti come mai fu necessario creare un ponte "pedonale" tra Ponte Mosca e Ponte Bologna... (non bastavano gia quelli?)
    Era in origine un ponte ferroviario e la sua costituzione a travataure metalliche rivettate nel tradisce l'origine.
    Il binario ormai sfociato in Lungo Dora Savona, incrocia i binari del tram in corso 11 febbraio e via Priocca e successivammente quelli delle tramvie interurbane che partivano da Via Manin, proseguiva fino in lungo dora Siena e arrivava fin dietro il Deposito Tortona all'angolo con corso Novara.
    In quel caso il treno in regresso entrava in un cancello messo di sbieco (non so se esiste ancora), sul muraglione del Gas (credo oggi sede di alloggi universitari o olimpiadi) poco prima di Via Ricasoli, dove in questa stessa via pare vi fosse comunque un antenna del binario.
    Si dice che vi fosse un servizio di tradotte merci con carbone su quel binario. Fino a fine anni '80 vi era ancora eretto la struttura metallica cilindrica del serbatoio del Gas, e guardando sotto il cancello si potevano ancora notare le rotaie in ingresso.
    Stesso discorso per le rotaie di via Lodi e Aosta che credo fino agli inizi del '90 erano ancora al loro posto con sede destinata a parcheggio a pettine per le auto.

    Salutoni. Zio JO [SM=x346232]
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    linea13
    Post: 641
    Registrato il: 05/02/2004
    tranviere senior
    00 30/10/2007 20:52
    Lo zio dei miei sogni
    Caro Zio JO, prima di tutto benvenuto nel forum di mondotram, nella room di Torino serviva proprio gente nuova e -come nel tuo caso- con una grande cultura "ferrotranviaria". Che dire altro? Sei lo zio dei miei sogni, scrivi ancora, per favore, altre storie di binari [SM=x346250]

    Paolo A.
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    ZioJO73
    Post: 225
    Registrato il: 25/10/2007
    tranviere junior
    00 30/10/2007 21:37
    Ancora sui raccordi..
    Colgo l'occasione per ringraziare "Linea 13" per i suoi complimenti...

    Per quanto riguarda il raccordo che da via Camogli e che si immeteva sul binario tramviario di corso unione...
    Era un raccordo di servizio, battuto da alcuni vagoni destinati alla fiat e mossi da locomotori a due assi o due carrelli a doppio asse.
    Questi locomotori costruiti poggiando una "originale" cassa molto simile al locomotore da manovra della Sassi-Superga) erano derivati e ricostruiti utilizzando componenti delle vetture della cessata ferrotramvia per Druento. Recuperati i carrelli ed i sistemi elettrici e salvata una sola cassa (usata come ufficio-spogliatoio) si approntarono dei locomotori bi-tensione 600-1500volt, che venivano utilizzati molto raramente nel tratto in uscita da via Camogli.
    In questo tratto si biforcava una diramazione a doppio binario con tanto di doppio inglese al centro che, elettrificata a tensione tramviaria scorreva in sede "protetta" e si ricongiungeva in unico binario prima di tagliare corso Turati. Va segnalato che il "taglio" del corso era effettuato con binario di tipo ferroviario (come tutto il raccordo) e con controrotaia interna.
    Inseritosi questo binario in sede tramviaria, pare (ma io mai vidi nulla di ciò) che alcuni vagoni leggeri percorressero la sede tramviaria fino alla fine di piazza Caio Mario, dove il binario piegando verso destra si infilava nell'ancora presente cancello fiat all'angolo con via Settembrini. Il tipo di palificazione che reggeva la catenaria era di tipo "promisquo" con archetto tipico della leggendaria elettrificazione trifase a corrente alternata delle FS e il classico isolatore filo-tramviario a scodella rovesciata.
    Uno di questi pali (ma non ricordo di preciso) esiste ancora a filo del cancello Fiat.
    Per farvi un idea del tipo di sospensione elettrica adottata è sufficiente che vi rechiate in Via Biuscaretti di Ruffia ad osservarne il tipo. Se siete sul 71 è meglio perchè si vede qualcosa di più dall'alto.
    Tornando al raccordo, sempre in via camogli la linea aerea era tenuta sù da alcuni ali simili a quelli filoviari, di colore insolito arancione antiruggine.
    Da qui si diramavano i trasversali che sostenevano i fili con isolatori tramviari, anche sulla croce dello scambio inglese.
    Va segnalato infine che detto raccordo si congiungeva all rete FS all'altezza di via Giordano Bruno proprio alle spalle del deposito AMRR in pratica dove adesso si trova quel grande complesso di palazzi nuovi e dopo aver costeggiato tutta la sede Fs ma su livello superiore..... Da lì proseguiva parallelo fino a via Pio VII e si infilava anche dietro i Mercati Generali e dentro la caserma (credo) dell'esercito (o GdF?). Di questi due ultimi raccordi esiste ancora un piccola traccia, che volendo potete andare a cercare guardando dal ponte con arco che sovrasta il lingotto e unisce gli ex mercati generali con la parte fiere e 8gallery.
    Ricordo ben chiaro che alcune 3100 e 3200 furono consegnate e messe in linea proprio sul binario di via camogli, e ricordo coem fosse stamattina dei quattro o cinque locomotori che sostavano nell'ormai abbattuta rimessa esistente nel gomito tra via fontanini e via camogli.
    Questi locomotori vennero demoliti a Pinerolo, dal "rottamaro" che tanti mezzi pubblici ha disintegrato (c'è ancora qualche vecchio T, usato come tradotta di fine turno.. andate a vederlo!).

    Salutoni. Zio JO
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    Simone04
    Post: 983
    Registrato il: 05/02/2004
    tranviere senior
    00 30/10/2007 21:44
    Spettacolo.....
    Miiii ziojoe, che resoconto! [SM=x346232] Grazie per l'accuratissima descrizione...ignoravo che treni potessero aver percorso addirittura la sede tramviaria ATM in epoche lontane. Sapevo solo delle tradotte che uscivano dalla Fiat Mirafiori per percorrere Via Onorato Vigliani e ricongiungersi quindi alla rete FF.SS... [SM=x346239]
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    ZioJO73
    Post: 225
    Registrato il: 25/10/2007
    tranviere junior
    00 30/10/2007 22:10
    Raccordo Vigliani
    Il raccordo di via Onorato Vigliani aveva partenza dal parco scambi del Lingotto in corrispondenza dell'odierno parcheggio del Pala Oval...
    Vi era un intreccio impressionante di scambi e binari, dalla quale radice (esistente ancora: sempre dal ponte olimpionico si vede qualcosa) si originava il cambio di pendenza che da piano del ferro, saliva fino al piano stradale di corso traiano dopo essere passato sotto Via Passo Buole. Il treno sbucava proprio a fianco del ponte ferroviario con costone di cemento e terra. La pendenza era anche relativamente accentuata.
    Uscito il doppio binario dalla "sede ferrviaria" con tanto di controrotaia tagliava corso Maroncelli e in curva e pendenza (a scendere verso Fiat) correva in centro a Via Vigliani.
    Va segnalato che nel tratto su via vigliani ma delimitato tra strada delle cacce e via formiggini vi eran anche lì un doppio scambio che consentiva ai treni di cambiare binario in entrambe le direzioni. La curiosità fu, che da piccoli, (mio cugino abitava in via giovanni Bovetti al capolinea del 14) andavamo spesso a giocare con i macachi degli scambi. Ricordo perfettamente la presenza di una 636 castano isabella e anche di una 645 prima serie (scocca tipo 636 ma con fregio FS a forma di scudo sui frontali) rispettivamente al tiro di una carovana di bisarche piene di 127 e alla spinta di bisarche vuote.
    l'accesso al cancello a doppia anta che delimitava il tunnel fiat era regolamentato da due semafori a doppia luce: rossa e verde, uno per ciascun binario (che però in orario di non servizio erano spenti e cancello chiuso)
    I treni si muovevano con tanto di avvisatori sonori a campanella e doppia luce alternata e curiosamente "tenevano la destra" come la ciricolazione stradale. (in ferrovia viaggiano al contrario)
    Qualcuno sostiene che fossero elettrificati a 1500 volt, ma non si spiega la presenza di macchine FS.
    Il tipo di palificazione era in cemento (pali uguali alla filovia per rivoli) centrali alla sede binari con doppia mensola simmetrica e sospensione tipo "francese" con puntone obliquo in certi casi o semplice mensola a pendini nella maggioranza. Era a cavo unico (non doppio come la rete FS) e nel doppio scmbio vi era un palo para-centrale per parte (alquanto sovraccarico!) e alcuni pali esterni per reggere la "X" di cavi che si dirmavano da essi.
    Il treno spesso non era accompagnato da manovratori, la sola sagoma dei mastodontici locomotori "dava precedenza" al treno il quale però strombazzava all'impazzata in prossimità degli incroci.
    Ancora mi vien da ridere quando un pomeriggio, mentre un convoglio a passo d'uomo si accingeva a entrare in fiat, io e tutta la banda di delinquenti ci appendemmo alla bisarca fintanto che un omino (manovratore) a colpi di bandierina rossa ci fece staccare dai pedellini....

    In ultimo ricordo che anche se il treno era già dentro il tunnel fiat appena giunto dal lingotto tutti gli avvisatori semaforici e sonori cntinuavano a suonare per tutta la lunghezza del raccordo fino a corso maroncelli.

    Salutoni. Zio JO [SM=x346232]
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    ZioJO73
    Post: 225
    Registrato il: 25/10/2007
    tranviere junior
    00 31/10/2007 00:19
    Locomotore... via camoglio
    Scorrendo la discussione aperta sulla torino-ceres (e qui come socio del MFP nonchè volontario e conoscente della prima ora avremo da parlare....) appare una foto di uno strano locomotore...
    E guarda caso è proprio uno di quelli che era ricoverato in via camogli. COme vedete la forma è simile a quella del mezzo di servizio della sassi-superga, ma a giudicare dalla ridotta estensione del muso di questo locomotore direi che è un due assi su "truck"..
    Il quattro assi a carrelli aveva i musi meno inclinati e più lunghi...
    Chiedo perdono al proprietario della foto, che giustamente si è firmato sulla fotografia.

    Salutoni. Zio JO [SM=x346232]


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    ZioJO73
    Post: 225
    Registrato il: 25/10/2007
    tranviere junior
    00 31/10/2007 00:21
    Flash!
    Un flash istantaneo mi riporta i dati dei locomotori:
    Carminati&Toselli!

    Zio JO [SM=x346232]
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    Photorail
    Post: 340
    Registrato il: 19/07/2004
    tranviere senior
    00 31/10/2007 08:00
    Son questi?
    Ciao Zio.

    Sono queste le loco di cui parli. Qualcuna esiste ancora ricoverata nel cortile di una ditta di Germagnano (mi pare) in attesa di uno sperabile restauro.

    www.photorail.com/phr2-le%20concesse/societa%20anonima%20torinese%20tramvie%20intercomu...

    Salù a tùcc!
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    linea13
    Post: 641
    Registrato il: 05/02/2004
    tranviere senior
    00 01/11/2007 18:54
    Cartiera di Germagnano
    ZioJO73, 31/10/2007 0.19:


    Chiedo perdono al proprietario della foto, che giustamente si è firmato sulla fotografia.



    Non ti preoccupare, zio, conosco bene [SM=x346232] l'autore della foto, che è orgoglioso sia stata impiegata da te per una delle tue interessantissime lezioni sui raccordi di Torino. Rispondendo a Photorail, confermo che presso la Cartiera di Germagnano, unita alla omonima stazione da un raccordo, sono ricoverati alcuni rotabili tra cui un locomotore tranviario della ex tranvia To-Rivoli (oltre a quello della foto). Zio, sono curioso di avere notizie sui raccordi della zona di piazza Marmolada (ex Materferro), ci racconti qualcosa? Il binario che passava nel Parco Ruffini giungeva sino alla caserma di corso Brunelleschi, vero? Grazie in anticipo.



    Paolo A.
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    ZioJO73
    Post: 225
    Registrato il: 25/10/2007
    tranviere junior
    00 03/11/2007 18:59
    Raccordo San Paolo.
    Il raccordo San Paolo aveva due origini. Una direttamente dallo scalo ferroviario San Paolo subito dopo il quadrivio Zappata, l'altro dalla parte di porta Susa sul rettilineo parallelo a Corso Inghilterra.
    Partendo da corso rosselli e quindi dallo scalo San Paolo si staccavano due binari che salivano in curva e modesta pendenza verso il corso Rosselli, infilandosi per traverso tra i capannoni della Zust Ambrosetti (oggi credo Aiazzone Mobili) e lo spiazzo dove oggi credo vi sia un concessionario di auto all'aperto (CEDA). I due binari uscivano paralleleli e si immetevano parallelamente sul corso rosselli, ma uno dei due dopo aver orginato il troncone che si infilava nei capannoni verso Via Tolmino finiva contro un fine binario di cemento armato e trave di legno che sorreggeva i respingenti.
    L'altro binario dava origine al lungo raccordo che attraversava mezzo quartiere e che serviva una lunga serie di industrie.
    Regredendo verso il parco ruffini vi era subito uno scambio poco dopo l'incrocio con via san Paolo: da qui si diramava un binario che tagliava corso rosselli e piegava lateralmente dentro la fabbrica Lancia attraverso un cancello grigio. Curiosamente fuori da questo cancello vi era un pulsante del campanello di marca "CEMA" che altro non era che uno di quei pulsanti a fungo rosso che tutti conosciamo come "pulsante emergenza". Il binario infilatosi in Lancia, proseguiva al suo interno fino all'intersezione con lo slargo tra via San Paolo e Via Renier. Tagliava lo slargo San Paolo in due, originando un ulteriore scambio che dava origine ad un tronchetto di binario che finiva contro il marciapiede (!) di via Renier a fianco a quella casupola stretta e di un piano (forse esiste ancora).
    Dallo scambio il "corretto tracciato" del binario proseguiva dentro l'enorme cancello della Lancia tra Via Isonzo e Via Caraglio, dalla quale vidi una sola volta uscire un vagone bisarca carico di Fulvia Coupè e Berlina 2C e GT oltretutto al traino di un camion fino in centro al piazzale asfaltato!
    Tornando a corso Rosselli e proseguendo sempre in direzione Parco ruffini si attraversava il corso Trapani e subito dentro il percorso del Parco dentro viale Burdin ed in prossimità del semaforo su corso trapani originava un alto scambio: questa volta il binario tornava alla fabbrica (Gardino legnami, ma forse era Mautino o Gaudino o qualcosa di simile) tagliando il corso trapani e rientrando nel fabbricato ad angolo in Corso Rosselli e origninando all'interno del lungo cortile anche la diramazione che serviva il Deposito del Gas alle spalle del rivenditore di mareriale ferroso dietro corso Rosselli. (chi si ricorda il cisternone del gas che si vedeva da via San paolo?).
    Regredendo dentro il parco ruffini e sempre su viale Burdin, il binario proseguiva fino sotto il cavalcaferrovia di via Guido Reni per infilarsi dentro la Caserma Montegrappa dalla quale una volta vidi uscire un locomotore con un carro sul quale era caricato un carro armato. Il cancello è ancora presente..
    Segnalo infine che nel 1982 i treni si muovevano ancora su questi binari, ricordo una nuova fiammante D145 Arancione che spingeva un paio di carri carichi di tronchi dentro il magazzino Legnami.
    Tornando a Corso Rosselli, il binario in direzione opposta costeggiava tutti capannoni (insieme al Gemello parallelo che era interno ai capannoni) e arrivava sul lato destro fino in piazza Marmolada. Qui faceva tre scambi: uno rientrava nel dopolavoro ferroviario, nel cancello che ancora esiste a fianco al trincerone del Quadrivio dove era ricoverata la 640 con due centoporte.(ma quel binario mai più lo vidi)
    Il secondo dava origine al troncone del Materfer, dalla quale vidi uscire credo le prime carrozze tipo X, mentre l'ultimo piegava in Via Spalato e serviva le fonderie Fiat SPA, la cui torre a ciminiera è rimasta in piedi in via Osasco credo fino alla seconda metà degli anni '80.
    Il binario "affettava" piazza Marmolada i due, e credo una prima riqualificazione della piazza portò a relegare il binario nella parte centrale della dentro un aiuola di forma più o meno circolare. (il filobus le girava intorno in direzione Piazza Bengasi). La riqualificazione del centro piazza fece sparire il raccordo di via Spalato, il cui scambio ed il troncone di binario si vedevano ancora partire ma sotto la terra dell'aiuola.
    Il binario sempre in curva percorreva tutto corso Lione su sede "protetta" dal classico muretto di granito da marciapiede.. Proseguendo per corso Castel Fidardo inroducendosi e costeggiando le Officine Grandi Riparazioni delle FS. All'angolo con corso Einaudi vi era una doppia intersezione a 90 gradi con le circolari destra e sinistra del 16, ed in questo punto, dal lato OGR vi era un cancello e da qui partiva uno spezzone elettrificato a 3000V su cui venivano provati i locomotori (io vidi un 626). il binario nel suo interno credo che facesse più di una derivazione ma per mia sfortuna non ebbi mai modo di entrarvici.
    Il binario dentro le OGR, passava dentro il portico che ancora esiste e che sporge (recintato da lamiere da cantiere) di fronte a Corso Stati Uniti. Se la memoria non mi inganna, ricordo che però i fabbricati sporgenti che sovrastavano il binario erano due, uno per ogni fabbricato parallelo dell' "H" delle OGR (se qualcuno si ricorda si faccia avanti).
    Il binario dopo essere uscito a mezzo di cancello dalle OGR, passava per un tratto di circa 40 metri a finco delle carceri "Nuove", e tagliava corso Vittorio con ulteriore intersezione con le rotaie del 15. Da qui, varcato l'ultimo cancello scendeva a piano ferro della To-Mi costegginado un muraglione di mattoni e lasciandosi a destra il capolinea della "Canavesana" con le 668 rosso e crema, si congiungeva con i binari di stazione tramite due o tre scambi.

    Ricordo come fosse stamane un locomotore da manovra diesel a bielle, spingere dei carri legname vuoti lungo corso Rosselli, e la cosa era molto laboriosa in quanto il treno tagliava dei corsi di non poco conto...

    Salutoni. Zio JO [SM=x346232]
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    Giampi5
    Post: 2.262
    Registrato il: 25/03/2007
    tranviere veterano
    00 03/11/2007 20:23
    locomotore
    Incredibile [SM=x346227]
    Quello che vedo nella foto è praticamente identico a quello romano dell'Atac in uso fino ai primi anni '80 - d'altronde il costruttore era lo stesso, Carminati & Toselli, ed era a 2 assi - di cui tra l'altro mi sto creando un modellino in cartone e materiali di recupero vari...
    [SM=x346228]
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    linea13
    Post: 641
    Registrato il: 05/02/2004
    tranviere senior
    00 03/11/2007 22:10
    Raccordologia
    Perbacco, ZioJO73, ma lo sai che mi sono centellinato i tuoi scritti parola per parola? Dovresti proprio scrivere un libro [SM=x346232] sulla storia dei raccordi urbani! Interessantissimo il quadro della zona di piazza Marmolada, a questo punto sfrutto ancora la tua cortesia, sperando di non abusare della tua disponibilità. Hai notizie sul raccordo del mattatoio di corso Ferrara? (nel 1982, quando fu inaugurata Città Mercato di Venaria, ci andavo spesso e notavo il binario in strada Altessano). Parlando invece di Collegno, ne conoscevo due, uno per l'Aeritalia e l'altro verso corso Francia, ma pare ne esistesse un altro, piuttosto misterioso, che collegava una fabbrica nei pressi della Dora. Hai notizie in proposito? Grazie ancora.

    Paolo A.
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    ZioJO73
    Post: 225
    Registrato il: 25/10/2007
    tranviere junior
    00 03/11/2007 23:21
    Raccordo mattatoio corso ferrara
    Caro Linea 13, mi cogli in fallo..
    Purtroppo le esperienze ferrotramviarie le ho fatte da piccolo a cavallo della mia biciclettina, quando mia mamma mi dava il permesso di uscire.. Le mie "uscite" si tramutavano in vere e proprie fughe, ma sempre in quartiere, o nei paraggi di borgo San Paolo, o successivamente Barriera di Milano, luoghi in cui ho abitato...
    Via Druento, corso Ferrara erano un po' fuori dalla mia ciclistica portata.
    Ma so per certo che sempre agli inizi degli anni '80 vi erano ancora le croci di Sant'Andrea all'incrocio con strada Altessano e Via Druento, e in quel punto vi erano due binari, uno era quello di "corsa", l'altro era un binario che entrava da qualche parte, nei fabbricati su via Druento tra strada Altessano e Via Venaria.
    In quel punto la liena girava per andare a confluire sulla torino-ceres e faceva lo scambio proprio tra via Druento e Via Sansovino.
    Tornando indietro, appena compiuto la curva che spostava la linea per druento di circa 90 gradi rispetto alla ceres, più o meno di fronte all' odierno concessionario Alfa Romeo Longo (ma dall'altra parte della strada) vi era uno scambio che generava un binario parallelo ma che non ricordo attraversasse Strada Altessano. Probabilmente si fermava nelle cascine (in parte esistenti ancora) prima dell'incrocio con Via Druento.
    Ricordo solo una volta che si accesero le luci lampeggianti doppie e suonarono le campane, ma noi stavamo andando all'allora appena aperta Città Mercato, quindi non ci fermammo a vedere il treno.
    Credo che i lavori del Delle Alpi sventrarono gli ultimi rimasugli della linea per Druento le sue derivazioni: guardando anche la sede stradale e facendo mente locale rispetto ad oggi, ho vaghi ricordi di un muraglione costeggiato dai binari in via druento all'angolo con strada Altessano, ma dal alto verso druento. Oggi il controviale di via Druento sempre dal medesimo lato (diciamo dietro il Delle Alpi) è al posto dei vecchi binari, però sono certo di aver ancora visto il binario con controrotaia in Via Traves in occasione di una visita allo spettacolo di Holer Togni che si piazzava proprio in questa via non iù di 14 o 15 anni fa..
    Altro non so..

    Salutoni. Zio JO [SM=x346232]
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