00 09/12/2012 20:53
"Tritatutto" e "tritapersone".
Ma a favorire e accelerare la fine della ferrotranvia fu senz'altro la campagna di stampa orchestrata dai due quotidiani cittadini, in particolare "La Stampa", attuata ingigantendo e strumentalizzando, dal 1947 in poi, gli incidenti accaduti lungo la linea, con investimento di persone e mezzi. La linea era protetta lungo tutto il suo percorso da sieponi, dotata di passaggi a livello di tipo ferroviario, i più trafficati custoditi, anche con cancelletti manovrati dai custodi, gli altri segnalati con la classica croce di Sant'Andrea; mancavano le segnalazioni luminose e acustiche che conosciamo oggi, ma non erano ancora state introdotte, neanche sulla rete FS! Incidenti certo ve ne furono, così come ai passaggi a livello di tutte le ferrovie e tranvie del mondo ancora oggi; ma da qui a bollare la Torino - Rivoli come "tritatutto" e "tritapersone", come fece il giornale...
Guarda caso, il giornale portavoce di Fiat e dei suoi interessi passò sempre sotto silenzio, o ne dette notizia solo con succinti articoli, i tanti incidenti provocati dai treni merci del raccordo Fiat lungo via Onorato Vigliani tra la Mirafiori e lo scalo smistamento del Lingotto, gestito dalla Satti per conto della Fiat, con passaggi a livello tutti incustoditi segnalati solo dalla doppia croce di Sant'Andrea (il raccordo era a doppio binario); ancora nel 1974, l'investimento di un'auto da parte di un treno causò la morte di una donna e il ferimento grave del figlioletto, ne venne data notizia dal giornale facendo ricadere la colpa tutta sulla guidatrice; il raccordo restò in funzione fino all'inizio degli anni 80, quando venne sostituito dal raccordo sotterraneo con lo scalo merci di Orbassano; attualmente l'ex sede binari in parte è sistemata a verde, in parte ora ospita i banchi del mercato di piazza Bengasi, "sfrattati" per i lavori del metrò.
[Modificato da Censin49 10/12/2012 17:16]