00 04/11/2011 20:55
Una brutta fama di "tritatutto"
Va detto peraltro che, ad orientare l'opinione pubblica verso la soppressione della Torino - Rivoli, vi fu anche, all'inizio degli anni 50, una serie di incidenti che riguardarono pedoni, bici, moto e pure auto travolte dai convogli, specie nel tratto torinese di corso Francia da piazza Statuto a piazza Massaua; i due giornali cittadini, "La Stampa" e la "Gazzetta del Popolo", contribuirono da par loro ad alimentare l'avversione per la strada ferrata, coniandone epiteti di "tritatutto", "tritacarne", "tritapersone". Nessuno pensò di chiedere maggior protezione, con recinzioni lungo i binari e semafori agli attraversamenti: fu un coro di "via questi binari!".
Un po' quello che successe negli anni 80, con il progetto del 1982 della linea 1 di metropolitana leggera, dall'altra parte del corso, che prevedeva il passaggio in superficie sui binari dell'ex 6; alcuni incidenti di persone travolte dai tram "convinsero" ad abbandonare il progetto a favore di quello dell'attuale metro sotterraneo.