00 13/04/2008 20:19
L'autore
Ho finito di leggere in questi giorni il libro "Pane cinema". E' l'autobiografia di Luciano Vincenzoni, uno dei massimi creatori di soggetti e sceneggiatori italiani. Il libro mi ha interessato e commosso. Le citazioni delle sue opere mi hanno fatto ripercorrere il cammino della mia vita, da quando, nel grembo materno, ho incominciato a frequentare i cinema. Un capitolo toccante è stato leggere della sua visita agli amici Mathau e Wilder, in una clinica per ammalati terminali. Le due stelle, ormai cadenti, si sfidavano a quotidiane gare in sedia a rotelle nelle corsie dell'ospedale.
Ma, bando alle chiacchiere, e parliamo di tram. Vincenzoni è stato l'autore del nostro amato "Hanno rubato un tram": nel libro ci rivela che buona parte della pellicola fu girata dal 25enne S. Leone in quanto il registra ufficiale Bonnard, fu colpito da malattia.
Il sito americano IMDB, in genere ben informato, conferma la notizia anche se lo definisce "uncredited". Ciò vuol dire si sa e non si sa.
Ma facciamo parlare il libro del Vincenzoni: "Il mio matrimonio con il cinema sembrava svanito. Invece scovai in una valigia la prima storia che avevo scritto anni prima Hanno rubato un tram. L'avevo scritta quando ancora vivevo a Treviso sognando un giorno di venire a Roma. La trama l'avevo scovata in un articolo del locale Gazzettino. Raccontava un fatto avvenuto a Vienna, dove un bigliettaio di tram, per non fare brutta figura con il figlio di 5 anni che a cui aveva sempre detto di essere conducente, e invece è bigliettaio, lo porta di notte al deposito dei tram e ruba una vettura per dimostrargli che la sa guidare.
Padre e figlio danno così inizio ad una straordinaria avventura notturna, lanciando il tram, sfolgorante di luci, per le nebbiose strade di Vienna. Alle fermate raccattano nottambuli, barboni e battone che trovano in quell'insolito veicolo riparo dal freddo. All'alba la polizia riesce a bloccare il tram ed arrestarne il guidatore. Tempo dopo un giudice comprensivo, ascoltate le patetiche motivazioni suffragate dalle testimonianze, non solo lo assolve ma impone all'azienda di promuoverlo conducente".
Tutto qui: se già lo sapevate, apprezzate la buona volontà nel riferirlo.
A me basta che lo leggano almeno due trammofili: uno in Italia ed uno, per esempio, in Francia.