Mondo Tram Forum Discussioni sui trasporti tranviari in Italia e nel mondo

FILOBUS DI TORINO

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    Censin49
    Post: 2.734
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    tranviere veterano
    00 11/10/2011 21:06
    @ Corix. Le donne bigliettaie, in un'epoca in cui il lavoro femminile era ancora assai osteggiato e la donna era ancora vista come l'"angelo del focolare" secondo la definizione dei libri di scuola, sia nel primo che nel secondo conflitto mondiale, cessate le ostilità e tornata la pace, vennero licenziate, con tanti ringraziamenti per la preziosa attività svolta!
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    Censin49
    Post: 2.734
    Registrato il: 21/02/2010
    tranviere veterano
    00 13/10/2011 20:07
    Donne bigliettaie durante la Grande Guerra
    Due immagini riferentesi all'impiego di donne come bigliettaie sui tram torinesi durante la prima guerra mondiale (1915 - 18)



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    Censin49
    Post: 2.734
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    tranviere veterano
    00 15/10/2011 20:21
    Un commento all'ultima foto in basso, che mostra una donna bigliettaia in compagnia dei colleghi "maschietti"; la foto si riferisce alla tranvia intercomunale Torino - Gassino - Chivasso - Brusasco (nota ai torinesi come "'l treno d' Gasso", il treno di Gassino) presa all'allora capolinea torinese della linea in piena piazza Castello, davanti alla Piazzetta Reale; notare che, ricalcando l'uso ferroviario, la "Belga", che allora gestiva la linea, aveva diviso la motrice in due classi. Si presume la prima coi sedili imbottiti e la seconda con quelli di legno, solo presunti perchè purtroppo nessuna immagine degli interni dei convogli ci è pervenuta, meno che mai ci è giunto qualche esemplare intatto del materiale rotabile che circolava sulla linea!
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    trolleybus58
    Post: 1.524
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    tranviere veterano
    00 15/10/2011 21:49
    La divisione in classi dei vettori TPL non era solo tranviaria e ferroviaria: anche gli autobus tedeschi tre assi Bussing Mercedes O 10000 degli anni '30 erano divisi in 1° e 2° classe...
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    Censin49
    Post: 2.734
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    tranviere veterano
    00 10/11/2011 20:32
    Ancora sulla Torino - Rivoli
    Chiedo scusa se parte della discussione su questa filovia è finita sulle tranvie intercomunali di Torino; ma è la logica conseguenza del fatto che una è l'erede dell'altra!
    Ricapitolando: nei primi anni 50 si sentiva l'esigenza di allargare corso Francia nel tratto extraurbano, da piazza Massaua fino a Rivoli, cosa che comportava necessariamente lo smantellamento della tranvia elettrica che sin dal 1914 passava a fianco della sede stradale. Dopo attenti studi il consorzio CTREA, consorzio tra i comuni di Torino, Grugliasco, Collegno e Rivoli che dalla sua nascita gestiva la tranvia, optò per la trasformazione della tranvia in filovia stradale; cessato il servizio viaggiatori della tranvia nel novembre 1955, iniziò subito il servizio filoviario, provvisoriamente sulla vecchia sede stradale con unico bifilare banalizzato, con alcuni raddoppi d'incrocio, in attesa del raddoppio del corso in due carreggiate, raddoppio terminato nel 1958; da tale data, vi furono due bifilari per ogni senso di marcia, su ogni carreggiata



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    Contemporaneamente, il CTREA realizzò anche due diramazioni, una da prima del cavalcavia ferroviario verso Collegno centro, l'altra da Regina Margherita per Grugliasco, che si spingeva fino in corso Allamano con un lungo giro circolare per servire i numerosi stabilimenti della zona industriale. Considerando la frequenza limitata delle corse (ogni mezz'ora, contro gli ogni 10 min della linea di Rivoli), le due diramazioni ebbero un solo bifilare banalizzato.
    Per ridurre le cadute di tensione in linea e la conseguente necessità di numerose sottostazioni di alimentazione, linea e vetture nacquero bitensione: 600 V, come le linee filotranviarie Atm, nel tratto fino a piazza Massaua, in modo da consentire facilmente le intersezioni con tali linee; 1200 V (la stessa della precedente tranvia) nel tratto successivo fino a Rivoli e diramazioni per Collegno e Grugliasco; la commutazione dei circuiti era automatica, grazie ad un tratto neutro, che "avvertiva" per così dire i circuiti del cambio di tensione.
    La rete filoviaria funzionò regolarmente per 24 anni, fino al 1979, anno in cui il consorzio CTREA venne sciolto e mezzi e personale passarono all'Atm, la quale già stava smantellando la propria rete filoviaria; inutile aggiungere che i filobus rosso-avorio della Torino - Rivoli subirono lo stesso triste destino!
    Al posto del filobus per Rivoli, l'Atm istituì l'autobus 36; al posto della diramazione per Collegno, venne prolungato il 33, contemporaneamente passato da filobus ad autobus; al posto della diramazione per Grugliasco, venne istituito il bus 38, e successivamente prolungato il 64.
    [Modificato da Censin49 10/11/2011 20:43]
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    Censin49
    Post: 2.734
    Registrato il: 21/02/2010
    tranviere veterano
    10 10/11/2011 20:53
    Considerazioni personali
    Avendo avuto occasione, nella primavera - estate del 1969, di viaggiare giornalmente, per motivi di lavoro, sulla linea per Grugliasco, posso aggiungere mie impressioni personali.
    Il servizio era buono, anzi ottimo, decisamente migliore dei contemporanei filobus Atm; in particolare, non "scappavano" mai le aste, cosa che ad es, sul 34 succedeva con irritante regolarità!
    Inoltre, tutti i mezzi erano collegati via radio con la centrale operativa di Regina Margherita: un pomeriggio, che il mezzo da Grugliasco verso Torino si guastò nel centro del paese per problemi al combinatore, non ripartendo dopo una fermata, il guidatore lanciò l'SOS, e nel giro di dieci minuti intervenne un carro-officina. Cose che allora in casa Atm erano fantascienza! (Erano i giorni dell'"allunaggio" dell'Apollo).
    Inoltre, il CTREA, concessionario esclusivo dei collegamenti tra i comuni facenti parte del consorzio, gestiva diverse altre linee di autobus complementari, specie al servizio degli stabilimenti della zona industriale di Grugliasco (Bertone, Rosso, SAFE, ecc.); ad es. una linea di bus con capolinea in Torino in piazza Robilant, un'altra in partenza da Regina Margherita, ecc.
    [Modificato da Censin49 10/11/2011 21:01]
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    '51 Montesacro
    Post: 90
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    apprendista tranviere
    00 30/08/2012 23:51
    Stagniweb
    Segnalo, che non mi sembra di averne viste fin'ora, queste due bellissime immagini contenute sullo Stagniweb (http://www.miol.it/stagniweb/foto6.asp?File=filovia&InizioI=1&RigheI=50&Col=5).

    Rivoli, piazza Stazione - 1956


    Torino, via Nizza - 1958
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    Censin49
    Post: 2.734
    Registrato il: 21/02/2010
    tranviere veterano
    00 07/11/2012 20:18
    "La Stampa" sull'entrata in servizio del filobus di Rivoli
    Dall'archivio storico de "La Stampa", ecco il ritaglio di un articoletto della "Cronaca Cittadina" del 12/11/1955, col quale si annunciava la sostituzione del servizio ferrotranviario viaggiatori col filobus tra Torino e Rivoli



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    Nell'articolo si esortavano le autorità a prendere provvedimenti per evitare l'intasamento dell'allora stretto corso Francia dovuto al passaggio dei grossi filobus snodati, visto che per il momento la ferrotranvia rimaneva per il traffico merci, e solo in seguito era prevista la rimozione dei binari e l'allargamento della sede stradale
    (l'ultimo "merci" circolò sui binari nel 1956); l'allargamento del corso a due carreggiate, così com'è ora, fu inaugurato nel 1959.
    Ricordo ancora, mentre erano in corso i lavori di allargamento, nella primavera del 1958, un gravissimo incidente: un'auto diretta, a forte velocità (120 km/h, venne poi accertato!) da Torino verso Rivoli, all'altezza del cotonificio Leumann sbandò, investendo in pieno un gruppo di ragazzi che giocavano sul ciglio della strada; un morto e alcuni feriti gravi tra i bimbi fu la tragica conseguenza.
    [Modificato da Censin49 07/11/2012 20:26]
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    Censin49
    Post: 2.734
    Registrato il: 21/02/2010
    tranviere veterano
    00 08/11/2012 17:26
    Il 12/11/1955, anche il Comune di Rivoli si fece interprete delle preoccupazioni per l'intasamento del corso in attesa dell'allargamento, come si deduce dal seguente manifesto affisso in città



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    Le condizioni in cui i filobus circolavano all'inizio sono ben sintetizzate da questa foto, scattata a inizio 1956



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    in cui si vede in primo piano un filobus, e sullo sfondo, sul binario della ferrotranvia, un "merci" (trainato per la verità da una superstite motrice ex viaggiatori); la strada, come si vede, era in effetti strettina.
    I lavori di rimozione dei binari e di allargamento della sede stradale di corso Francia furono ostacolati anche da una controversia legale, legata al servizio merci della ferrotranvia. Infatti, oltre al pur notevole servizio viaggiatori, questa svolgeva un ben più importante servizio merci; di fatto, la linea era un'enorme raccordo ferroviario, grazie all'interconnessione con le Fs tra Regina Margherita e la stazione di Collegno, al servizio delle numerose industrie site lungo il corso, industrie insediatesi fin da fine 800 proprio per la presenza prima della ferrovia a scartamento ridotto poi, dal 1914, della tranvia a scartamento normale (la conversione di scartamento era avvenuta proprio su pressione delle industrie, che volevano l'accesso diretto senza trasbordi alla rete ferroviaria nazionale); si può dire che corso Francia sia stato il primo esempio di "cintura industriale" extraurbana di Torino. Queste industrie, sentendosi private del raccordo ferroviario in un'epoca in cui il trasporto merci su rotaia era ancora importante (il boom del trasporto su strada sarebbe arrivato più tardi, con l'Autostrada del Sole e le altre arterie autostradali costruite negli anni 60), intentarono causa al consorzio CTREA, per rescissione unilaterale del contratto di collegamento ferroviario. Alla fine, esse persero la causa, di certo per pressione delle "lobby automobilistiche" che premevano per l'allargamento e raddoppio del corso, e i lavori poterono proseguire. Questo peraltro segnò l'inizio del declino per le industrie lungo il corso, industrie di cui oggi si può dire rimanga solo il ricordo.
    [Modificato da Censin49 09/11/2012 17:10]
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    Trillo90
    Post: 155
    Registrato il: 03/01/2005
    tranviere junior
    00 30/04/2014 18:35
    Info
    Ciao a tutti, forse arrivo in ritardo ma secondo voi, perchè l'Amministrazione Novelli eliminò i Filobus qui a Torino?

    Saluti
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    Censin49
    Post: 2.734
    Registrato il: 21/02/2010
    tranviere veterano
    00 16/07/2015 17:30
    @Trillo90 - Scusa se rispondo solo ora, ma non avevo più frequentato questa pagina!
    Negli anni 80 la rete filoviaria torinese iniziava ad essere obsoleta, necessitava di una riqualificazione e di immissione di nuovi mezzi più moderni; la giunta Novelli però in quegli anni preferì puntare tutti gli investimenti sulla nuova rete dei trasporti e in particolare sulle cinque linee di "metropolitana leggera", in sostanza un maxitram in sede protetta (di cui una linea, la 1, doveva ricalcare come percorso proprio quella della filovia di Rivoli, tornando così, dopo trent'anni, dalla "gomma" al "ferro"), dismettendo quindi gli impianti filoviari, sostituiti da tram o bus.
    Il seguito è noto: l'"aborto" del piano dei trasporti e in particolare della rete di metropolitana leggera (seguito anche allo "scandalo Zampini", antesignano della Tangentopoli di dieci anni dopo), il passaggio alla metropolitana sotterranea sistema VAL, ecc. ecc.. E nessuno ha più riproposto il ritorno del filobus...come ho già avuto occasione di dire, Torino è l'unica grande città italiana ad aver dismesso completamente questo mezzo, senza remissione!
    [Modificato da Censin49 31/03/2016 17:21]
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    G.ZAMPA
    Post: 33
    Registrato il: 31/03/2016
    apprendista tranviere
    00 31/03/2016 11:42
    Torino-Rivoli
    Chissà se qualcuno ricorda cosa avevo scritto alla fine di questo post?

    http://mondotram.freeforumzone.com/d/3689926/FILOBUS-DI-TORINO/discussione.aspx?idm1=44625812&pl=201

    Se vi interessa ancora, adesso il libro nel quale ho raccolto quanto ho trovato sull'argomento esiste. E' di 264 pagine con molte immagini e riproduzione di documenti e riguarda tutte le attività del CTREA, dalle linee filoviarie al trasporto dei carri ferroviari.
    Chi è interessato può scrivere a zampa.libro@libero.it

    Spero di non aver violato nessuna regola del forum con questa segnalazione.
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    giovanni gino
    Post: 3
    Registrato il: 12/04/2021
    apprendista tranviere
    00 13/04/2021 08:47
    FILOVIA TORINO CHIERI
    Mi sono sempre chiesto perchè i filobus percorressero via Bava anzichè via Napione e via Vanchiglia, dove avrebbero potuto sfruttare le sospensioni aeree della linea tranviaria preesistente
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    G.ZAMPA
    Post: 33
    Registrato il: 31/03/2016
    apprendista tranviere
    10 13/04/2021 13:53
    Filovia Torino-Chieri
    Sto proprio preparando in queste settimane un libro sulla linea dopo aver fatto quello sulla linea di Rivoli.
    Non ho trovato notizie specifiche, ma viste le discussioni per il posizionamento del capolinea di Torino a causa di ostacoli posti da ATM e Comune che non lo volevano in p. Vittorio, penso che la scelta sia stata fatta per avere meno contatti possibili con linee ATM. Anche la scelta di v. Giulia di Barolo rientra in quest'ottica.
    Addirittura volevano che il capolinea fosse dietro alla Gran Madre arrivandoci per strade parallele a c. Casale.
    Motivo per cui venne anche fatta una deviazione in v. Boccaccio per non interferire con le linee ATM nella strettoia di c. Casale in corrispondenza della chiesa della Madonna del Pilone.
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    TROLLINO59
    Post: 3.987
    Registrato il: 07/03/2007
    tranviere veterano
    00 13/04/2021 19:55
    a cosa era dovuto questo "astio"?
    questioni tecniche (voltaggi diversi, anche se quella per rivoli utilizzava in ambito cittadino i 600v) o economico-politiche?
    in ogni caso Atm non vide l'ora nel 1979 di accorpare le due società private e rendere tutto automobilistico.
    hai per caso qualche immagine del Volvo Mauri provato nel 1979?
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    G.ZAMPA
    Post: 33
    Registrato il: 31/03/2016
    apprendista tranviere
    10 13/04/2021 20:47
    Filovia Torino-Chieri
    ma, non so, probabilmente vedere che un privato creava qualcosa di nuovo, oppure preoccupazioni tecniche perchè ovviamente ogni incrocio di cavi crea problemi e rischi di danni reciproci.
    La tensione era la stessa, ma anche fosse stata diversa comunque con un tratto isolato non ci sono problemi.
    Riflettendo e leggendo poteva anche essere che il comune e ATM volevano eliminare un problema "estetico" non legato alla Chieri, ma più generale. Cercavano di creare dei capilinea per le linee interurbane che non fossero proprio nel centro. Come eredità dei capilinea delle tramvie intercomunali c'erano in p. Castello, davanti a Palazzo Madama, soste prolungate di corriere magari anche con rimorchio e giustamente si cercava di non fare della piazza un deposito di autobus.
    La questione dell'accorpamento, per quanto ho letto era spinta dall'esterno perchè da un po' di anni il servizio era decaduto soprattutto perchè la società non aveva nessuna intenzione di fare lavori di ammodernamento sapendo che la convenzione andava alla fine.
    Utenti e amministrazioni pubbliche volevano cambiare per poter avere dei miglioramenti del servizio e prima tentarono un consorzio e poi la linea venne presa in carico da ATM.
    Il CTREA, che a Chieri era visto come un esempio, comunque non era privato ma un consorzio che si trovò come tutti davanti ad una crescita dei costi a causa sopratutto delle spese per il personale e quindi con i bilanci peggiorati. A quel punto Torino, Rivoli e la Provincia se ne liberarono.
    Per foto del Mauri, non so come allegarle qui. Comunque se va al link
    https://www.giornalidelpiemonte.it/dettaglio.php?globalId=giopiens;2318774;1
    dovresti trovare il notiziario della regione con una pagina dove se ne parla.
    Poi la pagina successiva ha un'altra foto.
    Spero di essere stato esauriente.
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    TROLLINO59
    Post: 3.987
    Registrato il: 07/03/2007
    tranviere veterano
    20 13/04/2021 23:24
    Grazie per l'indicazione della foto.
    Bhè vedere il Mauri a Torino, anche se solo in prova e con accanto i 668 Viberti, fa un pò effetto.
    Pensare che poi quei mezzi avrebbero svolto un onestissimo lavoro per oltre 25 anni a Rimini e all'epoca non costavano neppure tanto fa un pò incazzare perchè non si sfruttò l'occasione di rinnovo del parco, vista anche la concomitante produzione per la rete di Cremona.
    Senza dimenticare che quei mezzi montavano già all'epoca un piccolo motore termico ausiliario per manovre di emergenza e brevi tragitti di rientro in depositi senza bifilare.
    Si sarebbe lasciato in piedi un servizio che per sua natura era perfetto sulle ascese delle colline torinesi.
    [Modificato da TROLLINO59 13/04/2021 23:25]
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    G.ZAMPA
    Post: 33
    Registrato il: 31/03/2016
    apprendista tranviere
    00 07/12/2021 11:36
    Filovia Torino-Chieri
    E' disponibile il libro sulla filovia.
    https://www.facebook.com/giovanni.zampa.501/posts/1084210092399111

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