FILOBUS DI TORINO

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Praticamente come i due Altrobus di Torino, sperimentati una dozzina di anni fa sulla linea 61

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No! Sulla linea 55. Il 55 è la linea prescelta per le sperimentazioni. Su di essa circolerà il nuovo bus ad Idrogeno quando finirà i 5000 Km di rodaggio.

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A leggere di quanto accade da voi, storia dei Cityway compresa, ho l'impressione che non venite trattati così bene dai costruttori...

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Non so se è più colpa del costruttore che ha fornito mezzi che necessitano di pezzi di ricambio già dopo 2 giorni di servizio o se della GTT che sconsideratamente non ne ha comprati (sperando che i Cityway durassero almeno 6 mesi)...

Per restare in argomento, personalmente trovo i Filobus caratteristici, migliori dei bus dal punto di vista dell'inquinamento ma ben lontani dalla longevità che può caratterizzare i tram. Hanno poi molti problemi tipici dei tram con una longevità di un bus (20 anni al massimo, se poi sono usati più a lungo si ottengono risultati tipo le linee 33,34 di Torino). Per certi versi sono la somma dei difetti degli altri due mezzi di trasporto. Di positivo hanno l'impatto ambientale nullo... purtroppo troppo poco per far sì che sostituiscano i bus o i tram. E non è un caso che siano poche le città che li usano (indipendentemente dal fatto che siano efficienti o meno).
Per questo non sono né a favore né contro i filobus. Se ci sono ben vengano, ma se bisogna investire, allora si punti ai tram.

Luca

[Modificato da Lucajuventino 24/05/2005 0.40]

La scelta tra filobus e tram dipende, come ho già detto qualche messaggio addietro, da diversi fattori: il primo è un ottimo surrogato del secondo, è sempre una questione di costi, di problematiche burocratiche e quant'altro. Se l'energia elettrica per trazione fosse defiscalizzata sono convinto che ci sarebbe un'esplosione di linee filoviarie (oltre che tranviarie) in tutt'Italia, molto più del metano, che pure è buono.

Grazie Luca, hai sintetizzato in modo chiaro il problema.
Il solo filobus stile anni 60 è tecnicamente e logisticamente superato per la serie di motivi già enunciati.
Entra in gioco l'ibrido tipo Roma ma sempre con scarsa autonomia o con motore a gasolio. A questo punto dove sta il vantaggio? La vita del mezzo sarà breve per la complessa tecnologia e di certo non lo vedremo scorazzare per 40 anni. A questo punto conviene il tram. Anche esteticamente la linea aerea, specie nei centri storici è quasi invisibile. Quel groviglio di scambi e incroci aerei di fili dei una linea bifilare non sono un bell'arredo!

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Scritto da: Lucajuventino 24/05/2005 0.38

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Praticamente come i due Altrobus di Torino, sperimentati una dozzina di anni fa sulla linea 61

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No! Sulla linea 55. Il 55 è la linea prescelta per le sperimentazioni. Su di essa circolerà il nuovo bus ad Idrogeno quando finirà i 5000 Km di rodaggio.

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E invece sì, me lo ricordo bene: inizialmente l'altrobus girava sulla linea 61. Che poi sia stato spostato sul 55 è un altro discorso...

Quanto all'opportunità di avere mezzi con diecimila sistemi di propulsione differenti (gasolio, elettrico, batteria, metano, eccetera) mi chiedo proprio se sia una scelta conveniente, soprattutto dal punto di vista della gestione; bisognerebbe anche vedere bilanci, contributi, eccetera; uno studio interessante che non ho gli elementi per fare.
Bastasse il coraggio per gestire un’azienda, caro Augusto, sarebbe tutto più facile. Invece i conti devono tornare; probabilmente in certe città, come la mia, si preferisce risparmiare su alcune cose, se ad esempio si ritiene che i bus a metano siano più convenienti dei filobus, e di spendere di più su altre, come ad esempio sull’allestimento delle fermate, che tra pensiline, marciapiedi a filo, display ed informazione sulle linee è, credo, all’avanguardia in Italia. Credo che ormai non ci sia più una sola fermata tranviaria, se non forse in via Monginevro, in cui scendi dal tram senza isola salvagente protetta; altrove, ad esempio a Milano, questo non capita. I soldi bisogna decidere dove spenderli.
Quanto alla defiscalizzazione dell’energia elettrica, parole sante, ma purtroppo inascoltate.
Riguardo ai pezzi di ricambio ed alla costruzione semiartigianale, non credo si possa dubitare. I filobus in Italia sono costruiti da una vita su ordinazione. Quanto ai Breda, mi risulta che in mezza Italia (mi riferisco ai 4001) siano fermi per problemi con i ricambi e per altre mille magagne. Se gli F19 sono migliori, mi fa piacere, e sono contento nel vedere un’industria italiana che produce buoni veicoli; mi chiedo allora perché siano diffusi soltanto a Napoli, in Italia, mentre nessun’altra azienda li ha acquistati. Penso che molti siano rimasti scottati dai 4001 stessi: la Liguria, tanto per dirne una, ne è piena ma credo che siano più quelli accantonati di quelli in servizio. Non è un problema “di quassù”, che coi filobus non c’entriamo nulla; basta guardare in giro per vedere questi innegabili problemi.
Per quanto riguarda la diffusione dei filobus, bisogna anche dire che, come spesso accade, riflette abbastanza chiaramente le zone di produzione: non a caso la Liguria e la Campania sono piene di veicoli AnsaldoBreda, come è ovvio che a Torino si prediligano i veicoli dell’Alstom di Savigliano. Personalmente la cosa non mi scandalizza eccessivamente: magari un veicolo di un’altra casa costerebbe un po’ di meno, può anche essere, ma un’azienda della regione o della città perderebbe commesse miliardarie, quindi credo che alla fine il gioco valga la candela. Non è bello, non è concorrenza vera, ma è comprensibile.
Quanto ai nostri Cityway, ricordo che ormai da moltissimo tempo i veicoli vengono acquistati con un contratto di manutenzione programmata, tanto i filobus quanto (soprattutto) i tram, che sono massimamente “artigianali”. La storia dei ricambi lascia il tempo che trova…

7041

Gli altrobus hanno circolato sul 61 e successivamente sul 55.

Torniamo a parlare del mitico filobus (o "filocorriera" che dir si voglia) per Chieri. Il giorno 13 agosto 1979 io ed il mio amico Mauro, in preda alla felicità "post-maturità" (a quei tempi ci accontentavamo di poco ), mentre passeggiavamo in centro guardando le ragazze, decidemmo di fare un viaggio sino a Chieri col filobus. Ecco a voi una chicca: il biglietto originale, che ho conservato. Spero sia di vostro interesse!

Interessantissimo! I biglietti sforacchiati mi sono sempre piaciuti. Ciao T.J.

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Scritto da: 1707 21/05/2005 22.03
Stendiamo un velo pietoso sugli autobus ibridi, almeno per quanto riguarda le 18 vetture presenti nella mia città, Genova.

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Dunque neanche a Genova stanno vivendo momenti di gloria...davvero tutto il mondo è paese...peccato.

Non sapevo che a Torino gli Altrobus avessero fatto servizio sul 55, ma sul 61 posso garantire di averli visti...e di esserci anche salito!

Beh, gli autobus ibridi non hanno mai fatto faville, tanto che praticamente nessuno li ha acquistati. Già la base, poi (il 490) non è proprio il più gradito tra gli autobus urbani... Piuttosto mi aveva stupito molto che Genova avesse addirittura acquistato i nostri due ibridi*. Sapevo che sarebbero durati poco a Torino e mi stupisce che li abbiano usati così tanto laggiù. Anche perché poi è arrivato il metano e ha risolto tutti i problemi che gli ibridi si prefiggevano di sconfiggere (smog, rumore) senza avere i loro problemi.

* Torna la solita questione dell'aiuto alle industrie locali. Gli ibridi erano realizzati dall'Altra, società dell'Iveco con sede a... Genova.
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Sicuramente hanno girato molto più sul 55 che sul 61. Io personalmente sul 61 non li ho mai visti, mentre sul 55 sono stati una presenza costante per un anno e mezzo o due e poi di nuovo dopo un periodo di fermo, credo per modifiche.
Ciao!
7041

[Modificato da Settantaquarantuno 27/05/2005 8.26]

Ma non sarebbe possibile a vostro giudizio trasformare un 490 ibrido in un diesel normale? In fondo sono veicoli pressoché nuovi, che hanno girato pochissimo. In fondo i 490 hanno ospitato il motore del Cityclass, quindi infilarci un Cursor non dovrebbe essere così traumatico!

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Sicuramente hanno girato molto più sul 55 che sul 61. Io personalmente sul 61 non li ho mai visti, mentre sul 55 sono stati una presenza costante per un anno e mezzo o due e poi di nuovo dopo un periodo di fermo, credo per modifiche.

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Anche io non li avevo mai visti sul 61 (e non sapevo neppure che avessero girato su quella linea)! Inoltre tutte le foto che possiedo, li ritraggono sul 55. Chissà se qualcuno possiede una foto degli altrobus sul 61...

Scusate l'OT.

Saluti,
Luca

Qualche giorno fa hai scritto "Quanto ai Breda, mi risulta che in mezza Italia (mi riferisco ai 4001) siano fermi per problemi con i ricambi e per altre mille magagne. Se gli F19 sono migliori, mi fa piacere, e sono contento nel vedere un’industria italiana che produce buoni veicoli; mi chiedo allora perché siano diffusi soltanto a Napoli, in Italia, mentre nessun’altra azienda li ha acquistati. Penso che molti siano rimasti scottati dai 4001 stessi."
Tieni presente che i mezzi Breda (e Bredamenarini) erano una cosa, Ansaldobreda ne sono un'altra, mi riferisco alla qualità. Nella foto un F19 di Nancy.

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Scritto da: Lucajuventino 27/05/2005 9.25
Anche io non li avevo mai visti sul 61 (e non sapevo neppure che avessero girato su quella linea)! Inoltre tutte le foto che possiedo, li ritraggono sul 55. Chissà se qualcuno possiede una foto degli altrobus sul 61...

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"Torino in bus" pagg. 196-197. Che Luca non abbia visto il libro, o gli siano sfuggite le foto posso capirlo, ma tu Simone...!!!

A Nancy non viaggiano, perché le aste sono troppo...corte... A quanto ho capito. Mah!

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Scritto da: MauroP 28/05/2005 10.21
"Torino in bus" pagg. 196-197. Che Luca non abbia visto il libro, o gli siano sfuggite le foto posso capirlo

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Dicendo che non li ho mai visti intendevo "dal vivo". Secondo me sul 61 hanno girato pochissimo.

Ho trovato una seconda immagine dell'interno del filobus 20 articolato per Rivoli, questa è ripresa dalla coda verso la cabina di guida:

E' splendida! Finalmente anche l'interno di un filobus!
Ma direi che era già accantonato. Dove l'hai scattata?
Ricordando la foto della 27XX in via Nizza, direi che sei riuscito ad entrare nell'ex deposito per veicoli accantonati di via Nizza angolo via Valenza, vicino al Lingotto.
E' così?
Cosa c'era là dentro?
E' un posto che mi ha sempre incuriosito moltissimo e di cui non conoscevo l'esistenza fino a poco tempo fa. Adesso c'è al suo posto un campo di calcio. Evoluzione?

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Scritto da: Settantaquarantuno 30/05/2005 9.16
E' splendida! Finalmente anche l'interno di un filobus!
Ma direi che era già accantonato. Dove l'hai scattata?
Ricordando la foto della 27XX in via Nizza, direi che sei riuscito ad entrare nell'ex deposito per veicoli accantonati di via Nizza angolo via Valenza, vicino al Lingotto.
E' così?
Cosa c'era là dentro?
E' un posto che mi ha sempre incuriosito moltissimo e di cui non conoscevo l'esistenza fino a poco tempo fa. Adesso c'è al suo posto un campo di calcio. Evoluzione?

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Sempre in questa discussione, a pagina 14 ci sono altre foto dei filobus (interni ed esterni) riprese da Roberto proprio nell'area di via Nizza.

[Modificato da Paoloc 30/05/2005 9.42]

In via Genova, prima della realizzazione del deposito Gerbido venivano parcheggiati i bus del deposito Nizza. In prevalenza si trovava la serie 1350 che era la serie che gestiva le linee 67-67/ e 35. Il parcheggio non era collegato alla linea filoviaria. Nell'ultimo periodo venivano accantonati i filobus via via dismessi e inutilizzabili. Si potevanoi vedere sia i 1200 che i rossi F oltre alla serie 1100.